ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00068

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 442 del 01/03/2011
Abbinamenti
Atto 6/00060 abbinato in data 01/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: PEPE MARIO (MISTO)
Gruppo: INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Data firma: 01/03/2011


Stato iter:
02/03/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 01/03/2011
Resoconto CALDEROLI ROBERTO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 01/03/2011

NON ACCOLTO IL 01/03/2011

PARERE GOVERNO IL 01/03/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 01/03/2011

DICHIARATO PRECLUSO IL 02/03/2011

CONCLUSO IL 02/03/2011

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00068
presentata da
PEPE
testo di
martedì 1 marzo 2011, seduta n.442

La Camera,
udite le comunicazioni del Governo ed esaminato il testo, con modificazioni, dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale e relative osservazioni del Governo,
considerato che:
l'articolo 47, secondo comma, della Costituzione recita: «[La Repubblica] favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione»; in conseguenza di questo, oltre a negarsi quanto da più parti erroneamente sostenuto, che allo Stato spetti il compito di realizzare e cedere gratuitamente gli immobili abitativi, si esprime chiaramente la preferenza dei costituenti per un regime di proprietà diffusa tra i cittadini degli immobili abitativi;
se gli oneri per acquistare o locare un'abitazione o un'immobile commerciale o produttivo sono relativamente bassi in proporzione al reddito, ciò contribuisce in misura rilevante a mantenere basse le spese per la produzione del reddito, requisito primario per il calmieramento generale dei prezzi al consumo; la casa di proprietà costituisce inoltre un eccellente deposito di valore, in forza della graduale rivalutazione nel tempo del patrimonio immobiliare;
i risultati delle attività finanziarie che hanno considerato gli immobili a meri fini speculativi, (il cosiddetto «mattone di carta») sono sotto gli occhi di tutti: la bolla immobiliare ha dapprima innalzato a dismisura i prezzi degli immobili; la crisi «subprime» li ha successivamente abbattuti ben al di sotto del valore reale; in entrambe i casi si è registrato un danno alle famiglie ed alle attività produttive;
lo schema di decreto legislativo in esame costituisce l'occasione per riaffermare il valore del dettato costituzionale in materia di accesso diffuso alla proprietà dell'abitazione,
impegna il Governo
a provvedere alla progressiva equiparazione tra persone fisiche e persone giuridiche del livello di tassazione dei redditi immobiliari, comunque definiti, sia per civile abitazione che commerciali e produttivi, individuando peraltro i casi in cui una società immobiliare costituisce uno schermo fittizio, costituito per la gestione di un patrimonio immobiliare familiare;
ad impedire che quote, anche ampie, del patrimonio immobiliare possano rimanere inutilizzate, a prevedere che i comuni ad alta densità abitativa siano messi in grado di applicare una forte tassazione progressiva in base al tempo di mancato uso, per gli immobili civili e commerciali lasciati sfitti;
a favorire la certezza del diritto dei proprietari degli immobili e la conseguente messa sul mercato degli stessi con evidente calmieramento dei prezzi, a garantire adeguata rapidità e certezza di conclusione ai procedimenti di recupero degli immobili per finita locazione o per morosità;
a favorire la mobilità sul territorio dei cittadini mediante la rapida circolazione degli immobili, a semplificare quanto più possibile i passaggi di proprietà, eventualmente favorendo la costituzione nei comuni più grandi di appositi uffici casa in grado di svolgere gli adempimenti burocratici relativi ai passaggi di proprietà;
per i medesimi fini di cui al punto precedente, a favorire quanto più possibile la trasparenza sui gravami a carico degli immobili ad esempio prevedendo che sia ipoteche che servitù non possano essere opposti se non iscritti nella Conservatoria dei registri immobiliari.
(6-00068) «Mario Pepe (IR)».