ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00021

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 178 del 18/05/2009
Abbinamenti
Atto 6/00022 abbinato in data 20/05/2009
Firmatari
Primo firmatario: CENTEMERO ELENA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 18/05/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PESCANTE MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/05/2009
BUTTIGLIONE ROCCO UNIONE DI CENTRO 18/05/2009
FORMICHELLA NICOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 18/05/2009
GOZI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 18/05/2009
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 18/05/2009
RAZZI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 18/05/2009
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 20/05/2009


Stato iter:
20/05/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 20/05/2009
Resoconto RONCHI ANDREA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (POLITICHE EUROPEE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 20/05/2009
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA
Resoconto GOZI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CENTEMERO ELENA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/05/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/05/2009

ACCOLTO IL 20/05/2009

PARERE GOVERNO IL 20/05/2009

DISCUSSIONE IL 20/05/2009

APPROVATO IL 20/05/2009

CONCLUSO IL 20/05/2009

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00021
presentata da
ELENA CENTEMERO
testo di
lunedì 18 maggio 2009, seduta n.178

La Camera,
esaminata la relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2007;
considerato che:
a) l'esame della Relazione per il 2007, in ragione dell'avvio della nuova legislatura e della procedura prevista dal regolamento della Camera dei deputati, che ne prescrive l'esame congiunto con il disegno di legge comunitaria, è stato avviato alla Camera dei deputati a lunga distanza dalla sua predisposizione e ben oltre l'anno di riferimento;
b) il documento, pertanto, non fornisce elementi utili né in merito all'azione svolta dall'Italia nelle sedi decisionali comunitarie né in merito agli orientamenti che il Governo intende tenere sulle questioni di maggiore rilievo e non sembra pertanto prestarsi ad un esame sul merito delle indicazioni in essa contenute;
c) è imminente la presentazione della relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2008, che conterrà elementi aggiornati con riferimento agli aspetti richiamati;
d) il 22 aprile 2009 la Camera ha già approvato, in esito all'esame del Programma legislativo e di lavoro per il 2009 della Commissione europea e del Programma dei diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze francese, ceca e svedese, due risoluzioni (Gottardo ed altri n. 6-00017 e Gozi ed altri n. 6-00019) che definiscono indirizzi per l'azione del Governo sui più importanti temi e proposte all'attenzione delle istituzioni europee;
sottolineato che:
a) occorre promuovere una partecipazione più attiva del Parlamento italiano al processo di formazione delle politiche e della normativa europee, avvalendosi sia degli strumenti previsti dai trattati e dalla normativa nazionale vigente che delle nuove procedure prospettate dal Trattato di Lisbona;
b) la relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea assume in questo contesto una particolare importanza in quanto consente di realizzare un più stretto raccordo tra Parlamento e Governo nella definizione degli orientamenti e delle posizioni che il nostro Paese dovrà assumere, per partecipare in modo efficace e coerente alle varie fasi di elaborazione delle decisioni comunitarie e per acquisire a consuntivo elementi di informazione e valutazione sulle posizioni assunte e gli obiettivi conseguiti dal Governo nelle competenti sedi europee;
c) è opportuno avviare un'attenta riflessione su una possibile revisione delle attuali procedure regolamentari, in maniera da rendere più tempestivo l'esame della Relazione annuale, eventualmente anche in vista di un abbinamento dell'esame della Relazione annuale e di quello degli strumenti di programmazione politica e legislativa della Commissione europea e del Consiglio dell'UE, in modo da concentrare in un'unica sessione comunitaria, collocata ad inizio d'anno, la definizione degli indirizzi di carattere generale da perseguire nella formazione delle politiche dell'Unione europea;
d) la Camera ha notevolmente incrementato nella legislatura in corso l'esame di progetti di atti comunitari e dell'Unione europea, ai sensi dell'articolo 127 del proprio regolamento;
e) occorre rendere ancora più sistematico e tempestivo l'esame di progetti di atti comunitari e di questioni prioritarie all'attenzione delle Istituzioni europee, anche valutando la possibilità di rivedere i meccanismi previsti dal regolamento della Camera, con particolare riferimento al ruolo della Commissione politiche dell'UE;
f) la Camera ha altresì consolidato il dialogo politico con la Commissione europea, mediante la trasmissione diretta dei propri atti di indirizzo in materia europea e la ricezione delle relative osservazioni della medesima Commissione;
g) il dialogo politico con la Commissione europea potrebbe essere ulteriormente rafforzato con l'introduzione nel regolamento di procedure che consentano agli organi parlamentari di adottare atti o osservazioni specificamente e direttamente indirizzati alla Commissione stessa;
h) in questo contesto l'attuazione delle disposizioni relative al ruolo dei Parlamenti nazionali previste dal Trattato di Lisbona deve costituire una priorità assoluta per la Camera dei deputati;
rilevata la necessità che la presente risoluzione sia trasmessa alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico,
impegna il Governo:
ad assicurare che le prossime Relazioni annuali sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea:
siano presentate entro il termine del 31 gennaio di ogni anno, termine previsto dall'articolo 15 della legge n. 11 del 2005 e siano redatte secondo criteri più omogenei ed in forma più sintetica;
rechino specifica indicazione, in conformità al dettato dell'articolo 15 della legge n. 11 del 2005, degli orientamenti che il Governo intende assumere con riferimento agli specifici settori di attività dell'Unione europea nell'anno in corso;
diano adeguatamente e specificamente conto del seguito dato dal Governo agli atti di indirizzo approvati dalle Camere in merito alla formazione delle politiche e della normativa dell'Unione europea nonché dei casi di apposizione della riserva di esame parlamentare ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 11 del 2005;
a garantire la costante e tempestiva informazione del Parlamento sulle iniziative adottate dal Governo nella cosiddetta fase ascendente del processo decisionale europeo, con particolare riferimento ai temi segnalati nelle risoluzioni approvate annualmente dal Parlamento in merito alla Relazione nonché al Programma legislativo della Commissione europea e agli altri strumenti di programmazione delle istituzioni europee;
ad individuare modalità idonee affinché la trasmissione alle Camere dei progetti di atti comunitari risulti effettivamente qualificata, oltre che tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 3 della legge n. 11 del 2005, anche mediante la trasmissione di schede o relazioni tecniche sui progetti di atti di maggiore rilevanza;
a dare maggiore ed autonomo rilievo all'informazione alle Camere concernente le proposte e le materie che risultano inserite all'ordine del giorno delle riunioni del Consiglio dei ministri dell'Unione europea, secondo quanto previsto dall'articolo 3, comma 4, della legge n. 11 del 2005;
ad incrementare le risorse a disposizione del Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei (CIACE), al fine di rafforzare il ruolo nella fase ascendente del nostro Paese, in maniera coordinata con i diversi livelli di governo;
ad istituire presso tutti i ministeri, senza oneri aggiuntivi, un servizio competente per i rapporti con l'Unione europea che segua in modo coerente sia la fase ascendente sia quella discendente del processo decisionale europeo;
ad accrescere la presenza dei funzionari dei ministeri e delle altre amministrazioni presso la rappresentanza italiana all'Unione europea, in maniera da consentire un più efficace lavoro ai vari tavoli in cui si svolgono i negoziati nella fase di predisposizione della normativa europea;
ad assicurare un'adeguata presenza presso le istituzioni dell'Unione europea di funzionari delle amministrazioni italiane, in qualità di esperti nazionali distaccati (END), secondo la normativa vigente e senza oneri aggiuntivi;
ad avviare specifiche iniziative di formazione e comunicazione volte a promuovere la conoscenza dell'ordinamento e delle politiche europee e del loro impatto sull'Italia;
ad adoperarsi per assicurare un'adeguata informazione sulle attività e il funzionamento dell'Unione europea, anche promuovendo la trasmissione da parte della RAI, in fasce orarie di ascolto medio-alto, di contenuti europei appropriati sia nei tele e radiogiornali, sia nelle trasmissioni di approfondimento o divulgative.
(6-00021) «Centemero, Pescante, Buttiglione, Formichella, Gozi, Pini, Razzi».