ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 139 del 24/02/2009
Abbinamenti
Atto 1/00110 abbinato in data 24/02/2009
Atto 1/00117 abbinato in data 24/02/2009
Atto 1/00118 abbinato in data 24/02/2009
Atto 1/00119 abbinato in data 24/02/2009
Atto 1/00122 abbinato in data 24/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/02/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2009
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2009
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2009
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2009
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2009


Stato iter:
24/02/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/02/2009
Resoconto MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/02/2009
Resoconto ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/02/2009

INVITO AL RITIRO IL 24/02/2009

PARERE GOVERNO IL 24/02/2009

DISCUSSIONE IL 24/02/2009

RITIRATO IL 24/02/2009

CONCLUSO IL 24/02/2009

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00016
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
testo di
martedì 24 febbraio 2009, seduta n.139

La Camera,
premesso che:
la crisi economica, la crisi energetica, l'emergenza clima impongono l'adozione di misure che si rivelino efficaci in tempi stretti e lungimiranti a lungo termine, sia per l'Italia che nel contesto europeo e globale;
al di là di ogni scelta di carattere tecnologico e industriale, solo l'efficienza energetica è in grado di ridurre in tempi utili i consumi di energia primaria, migliorando in modo consistente la sicurezza dell'offerta energetica, attenuando gli effetti negativi dell'instabilità dei prezzi dei combustibili fossili, riducendo le bollette per i consumatori, promuovendo l'innovazione tecnologica in ogni settore e aumentando la competitività dei prodotti e dei servizi europei. In questo campo, il nostro Paese può vantare ancora alcuni primati dovuti alla propria cultura, alle proprie tradizioni, alle scelte imprenditoriali fatte in occasione delle prime crisi energetiche mondiali;
nei trasporti, negli usi civili, nell'edilizia residenziale, nel terziario e nell'industria manifatturiera l'efficienza di impiego può essere nettamente migliorata. Occorre puntare ad una riduzione dei consumi del 20 per cento rispetto al tendenziale 2020, ottenendo in pochi anni benefici netti per i cittadini e le imprese e un risparmio di importazioni di combustibili fossili. Inoltre, il sostegno a questo settore, caratterizzato da piccole e medie imprese, sempre più attente alle prospettive di internazionalizzazione sui mercati esteri, in particolare su quel grande mercato di prossimità che è il Mediterraneo, costituisce un volano essenziale per superare la crisi;
occorre un'inversione di rotta che renda prioritario un consistente obiettivo di efficienza energetica, in Italia, in Europa e nel contesto globale, iniziando dalla cooperazione con i Paesi a noi più vicini. L'Italia è in grado di fare una scelta finalmente condivisa per affermare una propria leadership politica e tecnologica e per dare un contributo alla soluzione della crisi globale,
impegna il Governo:
a porre al centro della strategia energetica nazionale misure strutturali di efficienza energetica con un orizzonte temporale di medio periodo, per garantire la necessaria continuità sia ai soggetti che investono, sia all'industria fornitrice di prodotti ad alta efficienza;
ad incentivare l'audit energetico, strumento basilare con il quale i consumatori industriali possono rendersi conto dei costi/benefici di interventi di efficientamento per i loro casi specifici;
a promuovere attività informative/formative, volte a diffondere la cultura dell'efficienza energetica presso tutti gli stakeholder coinvolti: settore industriale, terziario, domestico e pubblica amministrazione, emanando a tal fine i decreti di cui alla legge finanziaria per il 2008, articolo 2, comma 162, che fissino i principi e i criteri a cui si devono ispirare le campagne informative e di cui al comma 322, per individuare le modalità di utilizzazione del fondo per la promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica;
ad estendere l'ambito di applicazione dell'etichetta di efficienza energetica e di anidride carbonica ai prodotti energivori diversi dagli elettrodomestici con il controllo delle autorità competenti, al fine di garantire una qualità reale dei prodotti immessi sul mercato nazionale nel rispetto delle normative comunitarie;
a rafforzare le regole di pubblicità dei prodotti con riferimento ai consumi energetici e organizzare i relativi controlli;
ad applicare strumenti economici bonus malus basati sull'indicatore di efficienza del prodotto (agevolare con minori tasse i più efficienti e tassare di più quelli inefficienti);
a farsi promotore presso l'Unione europea dell'integrazione del pacchetto energia per conseguire effettivamente l'obiettivo del 20 per cento di maggiore efficienza al 2020, tenendo conto del potenziale dei diversi Paesi nella ripartizione degli impegni, in modo che la strategia europea su energia e clima possa portare ad un saldo costi-benefici positivo per l'Europa intera e più equo per l'Italia;
a proporre, dando impulso al rafforzamento della nostra capacità imprenditoriale anche sui mercati esteri e, in particolare, accogliendo le richieste della associazioni industriali, nuove iniziative per incentivare l'efficienza in ogni settore d'uso dell'energia, al fine di:
a) favorire la diffusione della piccola cogenerazione, anche con l'inserimento del recupero termico da micro-cogenerazione tra le tecnologie per l'ottenimento dello sgravio irpef del 55 per cento;
b) valutare, per quanto riguarda motori elettrici ed inverter, l'estensione degli incentivi già attualmente previsti per i motori elettrici compresi tra 5 e 90 kilowattora, anche a quelli con potenza da 1 a 5 kilowattora e da 90 kilowattora e 375 kilowattora, e l'estensione degli incentivi, già attualmente previsti per gli inverter da 7,5 a 90 kilowattora, anche agli inverter da 0,75 a 7,5 kilowattora e da 90 a 900 kilowattora;
c) estendere gli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici anche ad edifici di nuova costruzione ed a tutte le tecnologie ad alta efficienza e definire una normativa omogenea per tutto il territorio nazionale dei limiti cogenti sui rendimenti degli impianti di climatizzazione;
d) concedere una cubatura aggiuntiva, con relativa riduzione parziale o totale degli oneri concessori, per chi effettua interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti;
e) concedere la detrazione delle spese sostenute per una quota pari al 55 per cento degli importi rimasti a carico del contribuente per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti antecedenti la legge n. 373 del 1976, che conseguono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale, funzione della differenza tra il fabbisogno di energia primaria prima dell'intervento e il fabbisogno limite imposto dal decreto legislativo n. 311 del 2006, e successive modificazioni ed integrazioni;
f) ridurre il carico fiscale per i proprietari di immobili, i cui contratti di affitto rientrino nella categoria di edilizia popolare, che effettuano interventi di riqualificazione energetica, pari all'equivalente economico dei certificati bianchi ottenibili dal risparmio energetico conseguito con l'intervento;
g) completare la rete ferroviaria ordinaria, le ferrovie metropolitane e le metropolitane sotterranee nelle principali città italiane e raddoppiare il trasporto pubblico automobilistico a bassa emissione (autobus e mini-bus elettrici, ibridi e a metano), con misure volte a favorire il decollo delle auto elettriche.
(6-00016) «Zamparutti, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

applicazione del diritto comunitario

fabbisogno energetico

innovazione

investimento industriale

norma europea

normativa energetica

offerta d'energia

politica energetica

qualita' del prodotto

rendimento energetico

trasporto pubblico

utilizzazione degli aiuti

utilizzazione dell'energia