ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06447

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 606 del 19/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIANFRANCO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 19/03/2012


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 19/03/2012
Stato iter:
28/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/03/2012
Resoconto PAGLIA GIANFRANCO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 28/03/2012
Resoconto MILONE FILIPPO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 28/03/2012
Resoconto PAGLIA GIANFRANCO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/03/2012

SVOLTO IL 28/03/2012

CONCLUSO IL 28/03/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-06447
presentata da
GIANFRANCO PAGLIA
lunedì 19 marzo 2012, seduta n.606

PAGLIA. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

il decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2010, n. 270, recante modifiche al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, ha previsto la soppressione della Direzione generale della sanità militare (DIFESAN) con conseguente ridistribuzione delle sue competenze;

in particolare, le competenze tecnico-contrattuali, amministrative-gestionali in tema di materiali sanitari e farmaceutici vengono assegnate all'area del Segretariato generale e delle direzioni generali, (COMMISERVIZI, PREVIMIL, PERSOCIV, e altri) mentre quelle addestrative o di formazione, anche ai fini dell'apprestamento dei servizi della sanità militare negli scenari internazionali, alle strutture dipendenti dallo Stato maggiore della difesa;

con l'entrata in vigore del decreto ministeriale 22 giugno 2011, attuativo del citato decreto del Presidente della Repubblica, dal 31 dicembre 2011 presso il Ministero della difesa è stata resa operativa la soppressione della direzione generale della sanità militare (DIFESAN) - con conseguente soppressione di tutte le posizioni dirigenziali civili attestate presso la citata direzione generale - senza però aver prima costituito il nuovo organismo che ne avrebbe assorbito le funzioni;

la soppressione di un unico centro di responsabilità in materia di sanità militare sta comportando una serie di rischi e difficoltà per l'efficace svolgimento dei servizi, ivi compresi quelli relativi allo svolgimento delle missioni fuori area;

al momento nel settore regna una situazione di grave incertezza e confusione ove «non si sa chi deve fare cosa»;

ad aggravare la già complicata situazione vi è un ulteriore aspetto: diverse ed importanti competenze della disciolta direzione generale (come ad esempio le attività connesse con i rimborsi delle spese di degenza, di cura di militari all'estero, per concessione di protesi al personale militare ferito o infermo per causa di servizio) sono state completamente ignorate sia dal decreto del Presidente della Repubblica, n. 270 del 2010 che dal decreto ministeriale 22 giugno 2011 e non è dato sapere a quale struttura amministrativa le stesse dovranno essere attribuite;

anche il piano per il reimpiego del personale civile in forza al disciolto ente è ancora da avviare da parte del competente segretariato generale della difesa che, finora, si è limitato ad emanare sterili quanto inutili note con cui si esortano Commiservizi e Previmil ad avvalersi - per le rispettive esigenze funzionali - delle professionalità della soppressa Difesan;

la riorganizzazione della sanità militare, quindi, per effetto dei tagli e trasferimenti di funzioni a diverse strutture, effettuato finora in maniera secondo l'interrogante approssimativa e lacunosa, non sembra che al momento stia conseguendo l'ottimale e ordinato svolgersi delle attività amministrative e sanitarie attribuite storicamente alla ex direzione generale, ora soppressa;

in tal modo risulta disatteso anche il parere sullo schema del citato decreto, approvato da questa commissione, la quale, nel valutarlo favorevolmente, aveva, comunque, esplicitamente indicato tra i rilievi l'esigenza che «sia mantenuta l'unitarietà di ciascuna funzione attualmente svolta dalla Direzione generale della sanità militare, in modo che sia assicurata - anche dopo la riorganizzazione che sarà disposta dal presente schema di regolamento - la continuità dei servizi» (recependo, così, un'osservazione della I Commissione (Affari costituzionali);

è evidente che con la soppressione di Difesan viene fortemente indebolito un delicato ed insostituibile servizio, quello sanitario militare, a favore delle forze armate che operano sia in patria che all'estero;

alla luce di tali considerazioni risulta quanto mai opportuno intervenire tempestivamente al fine di non compromettere ulteriormente, nell'ambito della sanità militare, la funzionalità generale dei servizi e di ripristinare, invece, le condizioni di assoluta regolarità ed efficacia dell'azione amministrativa e medico-sanitaria -:

quali urgenti iniziative intenda assumere onde conseguire un efficiente e razionale assetto organizzativo del servizio sanitario militare e se non ritenga opportuno ripristinare le funzionalità della disciolta DIFESAN, in attesa della completa e definitiva organizzazione della nuova struttura destinata alla sua sostituzione, al fine di assicurare livelli adeguati di correttezza e di efficienza amministrativa nel delicato settore della sanità militare.
(5-06447)