ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04846

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 481 del 06/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 06/06/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 06/06/2011


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 06/06/2011
Stato iter:
29/06/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/06/2011
Resoconto MANTICA ALFREDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 29/06/2011
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/06/2011

DISCUSSIONE IL 29/06/2011

SVOLTO IL 29/06/2011

CONCLUSO IL 29/06/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-04846
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
lunedì 6 giugno 2011, seduta n.481

DI PIETRO e EVANGELISTI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

l'8 febbraio 2011 la petroliera italiana Savina Caylyn - 226 metri di lunghezza e 103mila tonnellate di stazza - con a bordo 5 italiani e 17 indiani, proveniente dal porto di Bashayer in Sudan e diretta a Pasir Gudang in Malaysia, è stata assaltata e sequestrata da 5 pirati a bordo di una piccola imbarcazione;

i ripetuti tentativi di respingimento messi in atto dall'equipaggio (manovre diversive, utilizzo di idranti di bordo) non sono risultati sufficienti a contrastare le raffiche di kalashnikov e i razzi RPG impiegati dagli assalitori;

pochi giorni fa, a distanza di quasi quattro mesi dal sequestro della Savina Caylyn, è stato rivolto alle autorità italiane, da parte del comandante della nave, un ulteriore e disperato appello telefonico nel quale lo stesso comandante, Giuseppe Lubrano Lavadera, ha denunciato le condizioni di precarietà ed estremo disagio in cui sono costretti a vivere: «ci danno un pugno di riso al giorno, un po' d'acqua [...], non ci sono medicine, alcuni hanno la febbre, altri malattie della pelle»;

il comandante ha tenuto a precisare che, a seguito delle interruzioni delle trattative, l'azione dei rapitori è divenuta sempre più violenta, come del resto si desume dal fatto che tre uomini dell'equipaggio, il primo ufficiale Bon, il terzo ufficiale Guardascione e l'allievo di coperta Cesaro, sono stati trasferiti a terra e condotti nel deserto dove per sopravvivere sono costretti, prosegue il comandante, «a scavare buche nella sabbia per recuperare un po' di acqua»;

dall'ultimo rapporto dell'Imb (International Maritime Bureau), il centro che monitora giornalmente il fenomeno della pirateria, è emerso che da gennaio ad aprile 2011 ci sono stati 156 atti di pirateria, di cui 107 proprio al largo delle coste somale;

al solo fine di evitare gli abbordaggi, diversi armatori hanno autorizzato gli equipaggi a seguire rotte più lunghe, a scapito ovviamente dei tempi di percorrenza e dei costi di trasporto;

il premio assicurativo di chi naviga nelle acque del golfo di Aden e nel tratto di mare a largo delle coste della Somalia è aumentato di circa 300 volte;

il costo per l'economia mondiale provocato dalla pirateria, secondo quanto stimato dalla fondazione statunitense One Earth Future, è di oltre 7 miliardi di dollari;

le diverse ed importanti iniziative adottate a livello internazionale per fronteggiare il pericolo di attacchi da parte di pirati non risultano ancora del tutto sufficienti, ci si riferisce, in particolare, alle risoluzioni delle Nazioni Unite 1846 e 1851 del 2008 che riconoscono la possibilità di intervenire nelle acque territoriali della Somalia e di operare nello spazio aereo del medesimo Paese, o, ancora, all'azione comune 2008/851/PESC del Consiglio dell'Unione europea relativa all'operazione militare dell'Unione europea volta a contribuire alla dissuasione, alla prevenzione e alla repressione degli atti di pirateria e delle rapine a mano armata al largo della Somalia;

a tali misure molti altri Paesi - tra cui la Francia, la Spagna, l'Inghilterra, gli USA ed il Sudafrica - hanno affiancato ulteriori interventi finalizzati, nell'immediato, a proteggere ed a garantire la sicurezza delle loro flotte commerciali -:

se esistano e siano in corso trattative con i sequestratori della petroliera italiana Savina Caylyn, e quali siano le iniziative e le misure adottate, o che il Governo intende adottare, per ottenere, nel minor tempo possibile, il rilascio di tutti i passeggeri della petroliera italiana;

se il Governo intenda dotare, anche mediante iniziative normative urgenti, gli armatori italiani, le cui navi operano nel golfo di Aden e a largo delle coste della Somalia, di ulteriori strumenti e mezzi di difesa. (5-04846)