ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16258

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 638 del 24/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: MARMO ROBERTO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Data firma: 24/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT delegato in data 24/05/2012
Stato iter:
03/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/12/2012
GNUDI PIERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI REGIONALI,TURISMO E SPORT)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/12/2012

CONCLUSO IL 03/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16258
presentata da
ROBERTO MARMO
giovedì 24 maggio 2012, seduta n.638

MARMO. -
Al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.
- Per sapere - premesso che:

è universalmente riconosciuto il valore sociale, educativo e formativo alla persona dello sport, nonché il suo contributo al benessere psichico e fisico;

i comitati provinciali del CONI, per la loro collocazione territoriale sono da sempre organismi fondamentali per l'attuazione della premessa, per la loro vicinanza a chi pratica lo sport, per la loro funzione di supporto alla sportività scolastica (vedasi giochi della gioventù, alfabetizzazione motoria ed altro), per la promozione di feste dello sport e sono rappresentati da persone che svolgono la loro attività senza compensi, assumendo cariche onorifiche;

il CONI il 29 settembre 2011 e nella seduta del 30 novembre 2011 del suo Consiglio nazionale ha deciso un piano di risparmi che prevede la chiusura dei comitati provinciali, ottenendo un risparmio di alcuni milioni di euro;

dal bilancio 2010 del CONI si evince che il costo dei comitati provinciali è di circa 6,5 milioni di euro;

il bilancio 2010 del CONI ha un valore della produzione di 477 milioni di euro e tra le sue entrate si trova la voce «ricavi da strutture territoriali» per circa 10 milioni di euro;

tale taglio alle strutture provinciali del CONI inciderebbe nella misura dell'1,36 per cento circa, tra l'altro su un capitolo ampiamente coperto da entrate superiori alle uscite;

da notizie giornalistiche (l'Eco di Bergamo del 30 marzo 2012 a firma Belingheri) si evince che dai bilanci di CONI 2010 e di CONI servizi spa 2010 le spese di rappresentanza e di consulenza sono di decine di milioni di euro e dove sicuramente si possono fare ampi risparmi salvaguardando la dignità della rappresentanza dei nostri sport nel mondo;

un'eventuale taglio ai comitati provinciali rappresenterebbe un fatto anacronistico, in quanto salverebbe una visione centralista dell'organizzazione sportiva in contro tendenza con quanto postulato dal Piano nazionale dello sport che prevede un'organizzazione federale che valorizzi il territorio in una sussidiarietà verticale ed orizzontale;

il peso del volontariato in Italia rappresentato il 53 per cento degli attivisti, e che nel solo Piemonte sono oltre 4.800 le società operative -:

se il CONI abbia avuto dal Governo un indirizzo per effettuare i tagli ai comitati provinciali o se tale proposta scaturisca da un confronto con le strutture periferiche considerato che i tagli non si ottengono centralizzando i servizi e spogliando il territorio. (4-16258)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 3 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 727
All'Interrogazione 4-16258 presentata da
ROBERTO MARMO

Risposta. - In merito all'atto parlamentare in oggetto, si rappresenta quanto segue.
L'articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, prevede che «l'organizzazione periferica del Coni è disciplinata dallo Statuto dell'ente», in armonia con l'autonomia organizzativa riconosciuta dal legislatore, ai sensi della legge 31 gennaio 1992, n. 138, le cui disposizioni sono espressamente richiamate dal citato testo normativo.
Il riordino dell'organizzazione territoriale del Coni rappresenta una delle principali aree di intervento del documento programmatico di autoriforma «Lo sport verso il 2020» approvato dal Consiglio nazionale il 30 settembre 2011.

Nel predetto documento, si legge che «la struttura territoriale del Coni, con il volontariato che lo anima, rappresenta un asse portante dell'organizzazione sportiva italiana e in quanto tale deve essere al passo con i tempi e rispondere con prontezza ed efficacia alle istanze del territorio. Un riordino che ne valorizzi il ruolo e le funzioni appare pertanto indispensabile anche anticipando l'attuazione dei disegni di legge costituzionali all'esame del Parlamento, che prevedono la «soppressione del livello territoriale del governo provinciale».
Al fine di dare attuazione alle indicazioni contenute nel citato documento programmatico, il Consiglio nazionale nella riunione del 30 novembre 2011, con la deliberazione n. 1451, approvata all'unanimità, compreso il voto favorevole dei 6 rappresentanti delle strutture territoriali del Coni, ha approvato il testo di alcune modifiche allo Statuto, in particolare agli articoli 6, 7, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 34-bis e 35.

Nelle predette disposizioni sono previste, in particolare, l'istituzione del delegato provinciale, in luogo dei Comitati provinciali, e la sostituzione dei rappresentanti dei comitati provinciali con i rappresentanti dei delegati provinciali nel Consiglio nazionale e nella Giunta nazionale del Coni.

In data 16 gennaio 2012 il Ministero dell'economia e delle finanze ha comunicato di non avere osservazioni rispetto ai contenuti della deliberazione citata.

Nell'esercizio dell'attività di vigilanza di propria competenza, l'ufficio per lo sport ha richiesto al Coni specifici elementi sia circa i criteri e le modalità di designazione dei delegati provinciali che sostituiranno i soppressi comitati provinciali che sugli eventuali effetti della riforma nei confronti dell'associazionismo sportivo.

Al riguardo, l'ente ha comunicato che:


il riordino non comporta il venir meno delle funzioni svolte dai comitati provinciali, ma solo una razionalizzazione delle medesime che saranno esercitate dal comitato regionale e dai delegati provinciali;


il presidio di livello provinciale dell'Ente sarà supportato da un'apposita rete informatica di comunicazione volta, tra l'altro, alla valorizzazione dell'apporto del volontariato nel mondo dello sport;



la nomina del delegato provinciale sarà disciplinata in un apposito «Regolamento delle Strutture territoriali del Coni» e che la modifica organizzativa non sarà produttiva di effetti pregiudizievoli nei confronti dell'associazionismo sportivo a livello territoriale periferico, in quanto il nuovo assetto sarà modulato in armonia con il sistema delle associazioni e istituzioni interessate;


il riassetto tende ad ottenere risparmi di spesa attraverso la razionalizzazione degli spazi e la riorganizzazione del lavoro.

In data 10 maggio 2012, sulla base degli elementi forniti dal Coni e del parere espresso dal Ministero dell'economia e delle finanze, le modifiche statutarie proposte sono state approvate. Nel decreto di approvazione del Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, al fine di garantire la possibilità di un'istanza periferica rappresentativa del movimento sportivo e la sua connessione con le iniziative per la promozione dell'attività sportiva previste a livello nazionale, segnatamente in sinergia con il mondo della scuola, sono state espresse le seguenti raccomandazioni:


che il delegato provinciale sia designato sulla base delle indicazioni delle strutture periferiche provinciali delle federazioni sportive;

che sia mantenuto, per ogni delegato provinciale, un minimo di organizzazione.

Nel provvedimento, è stato altresì previsto che, a decorrere dal primo rinnovo successivo all'entrata in vigore del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, la composizione dell'organo di controllo sia ridotta, a norma dell'articolo 6, comma 5, dello stesso decreto.
A seguito del decreto di approvazione, il Coni, con deliberazione n. 1465 del 22 maggio 2012, ha adottato il previsto «Regolamento delle strutture territoriali».

Al riguardo, in esito alle attività istruttorie condotte ed in considerazione dei principi e degli obiettivi di revisione della spesa pubblica stabiliti dal Governo, sono stati richiesti al Coni chiarimenti in merito ai contenuti dell'articolo 16, comma 1, della deliberazione avente per oggetto l'aumento del numero dei revisori dei conti dei comitati regionali, interrompendo i previsti termini per l'approvazione della suddetta deliberazione.

Si precisa, inoltre, che la formulazione di indirizzi da parte del Governo nei confronti del Coni ha carattere generale e non incide sulla determinazione delle relative modalità di attuazione.


Il Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport: Piero Gnudi.