ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15589

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 616 del 03/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: DE POLI ANTONIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 03/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT delegato in data 03/04/2012
Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2012
GNUDI PIERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI REGIONALI, TURISMO E SPORT)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15589
presentata da
ANTONIO DE POLI
martedì 3 aprile 2012, seduta n.616

DE POLI. -
Al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.
- Per sapere - premesso che:

l'autoriforma del CONI cancella i comitati provinciali CONI e le federazioni, con conseguenze pesanti per il futuro dello sport di base. In considerazione del fatto che queste strutture locali rivestono sul territorio un valore sociale ed educativo irrinunciabile;

la presenza dei CONI provinciali e delle federazioni è vista come fondamentale, tra le altre cose, come supporto all'attività sportiva scolastica (giochi sportivi studenteschi, giochi della gioventù, alfabetizzazione motoria, giocosport) oltre alle numerose iniziative locali come organizzazione dei corsi di formazione, sportello per consulenza gratuita alle società sportive, feste provinciali dello sport, valorizzazione delle eccellenze del territorio;

una delegazione dei presidenti dei comitati provinciali CONI che contestano l'autoriforma è stata in questi giorni, ascoltata in audizione dalla VII Commissione della Camera dei deputati Cultura, Scienza e Istruzione. In questa occasione hanno potuto ribadire la loro posizione sulla questione e avanzare le ragioni che motivano le iniziative critiche che stanno portando avanti. Infatti, i comitati provinciali del Coni sono sul territorio il presidio di riferimento per tutto il movimento sportivo: la capillarità delle sedi, la diffusa esperienza dei servizi e delle persone del Coni che operano gratuitamente, garantiscono il fondamentale valore educativo e sociale dello sport;

a tutti appare evidente che se c'è lo sport nelle scuole lo si deve anche ai comitati provinciali del Coni, che sono interlocutori diretti e continui con tutti i comuni e le direzioni scolastiche. I presidenti dei comitati provinciali hanno presentato un documento «Dalla protesta alla proposta per una nuova riforma del Coni» dei Comitati - per correggere una visione centralista che mette in crisi l'organizzazione e la promozione sportiva sul territorio, l'attività delle Federazioni e delle associazioni, che hanno tutte base provinciale, disperdendo le importanti energie del volontariato che animano dal basso la pratica sportiva e la crescita sociale. Al termine dell'incontro in Commissione è stato dichiarato che «Il confronto con tutti i Parlamentari della Commissione è stato molto positivo, la loro ampia disponibilità lascia sperare che possa presto tradursi in un indirizzo di correzione di quanto c'è di sbagliato nell'autoriforma Coni, mantenendo il ruolo e le funzioni dei Comitati territoriali e delle Federazioni Provinciali come primo passo per la rivisitazione delle organizzazioni a sostegno della funzione sociale e formativa dello sport -:

se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative normative in merito alla riforma del CONI anche alla luce del documento presentato dai presidenti dei Comitati provinciali CONI.(4-15589)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 7 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 678
All'Interrogazione 4-15589 presentata da
ANTONIO DE POLI

Risposta. - Con riferimento all'interrogazione in esame, a seguito delle informazioni assunte dal CONI, si rappresenta quanto segue.
Ai sensi dell'articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, «l'organizzazione periferica del CONI è disciplinata dallo Statuto dell'ente». Ciò a conferma dell'autonomia organizzativa riconosciuta al CONI dal legislatore con la legge 31 gennaio 1992, n. 138, le cui disposizioni sono espressamente richiamate dallo stesso decreto legislativo n. 242 del 1999 all'articolo 13, comma 3.
Il riordino dell'organizzazione territoriale del CONI rappresenta una delle principali aree di intervento del documento programmatico di autoriforma «Lo sport verso il 2020» approvato dal consiglio nazionale il 30 settembre 2011. In detto documento, si legge che «la struttura territoriale del CONI, con il volontariato che lo anima, rappresenta un asse portante dell'organizzazione sportiva italiana e in quanto tale deve essere al passo con i tempi e rispondere con prontezza ed efficacia alle istanze del territorio. Un riordino che ne valorizzi il ruolo e le funzioni appare pertanto indispensabile anche anticipando l'attuazione dei disegni di legge costituzionali all'esame del Parlamento, che prevedono la «soppressione del livello territoriale del governo provinciale».
Al fine di dare attuazione alle indicazioni contenute nel citato documento programmatico, il consiglio nazionale, nella riunione del 30 novembre 2011, con la deliberazione n. 1451, approvata all'unanimità, compreso quindi il voto favorevole dei 6 rappresentanti delle strutture territoriali del CONI, ha approvato il testo di alcune modifiche allo Statuto del CONI, in particolare agli articoli 6, 7, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 34-bis e 35, che si sostanziano essenzialmente nell'istituzione, in ogni provincia, della figura del delegato provinciale, in luogo dei comitati provinciali, e della sostituzione dei rappresentanti dei delegati provinciali ai rappresentanti, dei comitati provinciali in seno al consiglio nazionale e nella giunta nazionale del CONI, in un contesto complessivo di ottimizzazione ma non di riduzione di competenze.
Il previsto riordino dell'organizzazione territoriale non comporta il venir meno delle funzioni attualmente svolte dai comitati provinciali, ma una razionalizzazione delle stesse, che verranno demandate in parte al comitato regionale e in parte ai delegati provinciali che rappresentano il presidio di livello provinciale dell'ente, attraverso un'adeguata rete comunicazionale informatica che valorizzerà ulteriormente l'apporto del volontariato. Ciò comporterà nel tempo una razionalizzazione degli spazi e degli assetti lavorativi, con evidenti ricavi, nell'ottica della modernizzazione e non della smobilitazione.
Con riferimento alla predetta deliberazione n. 1451, si rappresenta, più in particolare, che, nel corso dell'attività di vigilanza per l'approvazione di competenza, l'ufficio per lo sport ha richiesto ulteriori elementi informativi circa i criteri e le modalità di designazione dei delegati provinciali che sostituiranno i soppressi comitati provinciali e sugli eventuali effetti della riforma nei confronti dell'associazionismo sportivo. Il CONI ha fornito con due note, rispettivamente del 29 febbraio 2012 e del 15 marzo 2012, i chiarimenti richiesti. Nello specifico, l'ente ha precisato che la nomina del delegato provinciale sarà disciplinata in un apposito regolamento delle strutture territoriali del CONI e che la modifica organizzativa non sarà produttiva di effetti pregiudizievoli nei confronti dell'associazionismo sportivo a livello territoriale periferico, in quanto il nuovo assetto sarà modulato in armonia con il sistema delle associazioni e istituzioni interessate.
Le modifiche allo statuto del CONI sono state approvate con decreto interministeriale 10 maggio 2012.
Con il decreto di approvazione le amministrazioni vigilanti hanno espresso la necessità che il delegato provinciale sia designato sulla base delle indicazioni delle strutture periferiche provinciali delle federazioni sportive e che sia mantenuto un minimo di organizzazione per ogni delegato provinciale.
Con nota del 24 maggio 2012 il CONI ha trasmesso al dipartimento per gli affari regionali, il turismo e lo sport la deliberazione n. 1465 concernente il «Regolamento delle strutture territoriali del CONI». Al riguardo, in esito all'istruttoria effettuata, è emersa la necessità di acquisire ulteriori elementi da parte dell'ente che hanno, pertanto, comportato l'interruzione dei termini previsti per l'approvazione.

Il Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport: Piero Gnudi.