ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15448

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 609 del 22/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: ROSATO ETTORE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 22/03/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15448
presentata da
ETTORE ROSATO
giovedì 22 marzo 2012, seduta n.609

ROSATO. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

sono molte le criticità nell'ambito della scuola a seguito del taglio del personale docente di 20.000 unità, del personale non docente di 14.000 e l'aumento del numero di alunni per classe, disposti con circolare ministeriale 21 del 14 marzo 2011;

le difficoltà sono molteplici perché il taglio disposto per l'anno scolastico in corso è seguito a due precedenti degli anni scorsi di 67.000 e 43.000 posti;

nella provincia di Pordenone si è costituito un comitato spontaneo di genitori che segue e segnala le problematiche che emergono nelle scuole del territorio;

le carenze segnalate in un incontro presso la prefettura di Pordenone nel mese di luglio 2011, riguardavano per le sole scuole primarie e secondarie di primo grado: il taglio di 104 posti docenza, l'aumento delle classi fino a 31 unità, la riduzione di 16 amministrativi, 4 tecnici e 56 bidelli, la riduzione del tempo scuola caro soprattutto alle famiglie dei comuni minori della provincia;

nelle scuole dell'infanzia si evidenziavano 290 bambini in lista d'attesa, molti dei quali anticipatari, e alcune sezioni nelle quali era presente una sola maestra anziché due;

sono molti gli atti di protesta e dimostrativi portati avanti dai genitori del comitato spontaneo, tra i quali: una raccolta firme sottoscritta da oltre 3.000 famiglie, il ricorso presentato al TAR del Lazio avverso la circolare ministeriale 21 che ha visto l'adesione di 2.049 genitori e uno sciopero della fame di tre giorni, nel giugno 2012 effettuato all'ingresso dell'ufficio scolastico provinciale di Pordenone;

il comitato è stato accolto e ascoltato da molte istituzioni o non del pordenonese primi fra tutti i sindacati della scuola e il prefetto, ma non sono mai stati ricevuti dal direttore dell'ufficio scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia nemmeno su loro esplicita richiesta;

dopo l'incontro svolto in prefettura, durante il quale le famiglie hanno potuto depositare le firme raccolte tra i genitori, è stato lo stesso prefetto a scrivere una lettera con un elenco di doglianze, la lista dei problemi raccolti al tavolo di confronto con sindacati e comitato spontaneo, al direttore dell'ufficio scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia;

il comitato spontaneo ha portato avanti delle proteste anche contro il direttore dell'ufficio scolastico regionale che non aveva ascoltato e non aveva ricevuto una rappresentanza di questi genitori che chiedevano un tavolo di confronto e delle risposte alle criticità sollevate;

durante l'evento di «Pordenone legge 2011», il 18 settembre 2011, due mamme del comitato hanno sostato in piazza XX settembre a Pordenone con due cartelli che riportavano due immagini del direttore dell'ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, alterate con l'innesto di due orecchie d'asino;

risulta all'interrogante che il direttore dell'ufficio scolastico regionale abbia presentato querela nei confronti delle due mamme per il reato di diffamazione per le immagini alterate e per le frasi «di dileggio» riportate attorno alla figura;

posto che il diritto a manifestare il proprio pensiero è costituzionalmente tutelato e che, talvolta, l'esasperazione di alcune famiglie può portare la protesta ad atti dimostrativi sensazionali che hanno l'obiettivo, però, non di denigrare ma di attirare l'attenzione o di criticare alcune posizioni,appare all'interrogante inopportuno che il direttore di un ufficio scolastico regionale stia in giudizio, seppure in veste personale, proprio contro alcuni genitori di un comitato spontaneo della scuola;

sarebbe anzi auspicabile che il direttore dell'ufficio scolastico regionale, proprio per il ruolo di rappresentanza del Ministero sul territorio che svolge, ritiri la querela alle due mamme manifestanti in ragione del fatto che il Ministero ha interesse che sul territorio non vi siano contrasti tra le istituzioni e i cittadini -:

quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato, per quanto di propria competenze, per riportare un clima di maggiore serenità favorendo così il superamento della situazione descritta nelle premesse. (4-15448)