ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14045

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 554 del 29/11/2011
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 29/11/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 29/11/2011
FORMISANO ANIELLO ITALIA DEI VALORI 29/11/2011
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 29/11/2011
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 29/11/2011
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 29/11/2011
CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI 29/11/2011
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI 29/11/2011
PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 29/11/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 29/11/2011
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 22/03/2012

SOLLECITO IL 11/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14045
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
martedì 29 novembre 2011, seduta n.554

DI PIETRO, PALADINI, ANIELLO FORMISANO, PIFFARI, CIMADORO, EVANGELISTI, CAMBURSANO, BARBATO e PALAGIANO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:


nel 2006 Eutelia entra nel mercato dell'information technology con l'acquisizione delle consociate italiane delle multinazionali di informatica Getronics (già Olivetti) e Bull. Con queste operazioni senza costi, Eutelia eredita un notevole patrimonio di competenze e professionalità, oltre 60 milioni di euro di liquidità (TFR dei lavoratori), immobili di notevole pregio dislocati in tutto il Paese e circa 260 milioni di euro di commesse con clienti strategici pubblici e privati;


nei due anni successivi Eutelia non presenta nessun piano industriale per valorizzare il considerevole patrimonio italiano acquisito, eludendo il confronto sindacale e ministeriale, ma si distingue per controverse operazioni industriali e finanziarie all'estero. L'azienda ha inoltre problemi nella certificazione dei bilanci, attirando le attenzioni della Consob e il riscontro di pesanti indizi da parte del pubblico ministero Rossi di Arezzo nell'inchiesta denominata Crisalide;


ad aprile del 2008 Eutelia presenta un piano di rilancio industriale nel quale l'unica cosa certa è la richiesta di cassa integrazione per 772 unità. Dopo una contrattazione sindacale ottiene un contratto di solidarietà per circa 2200 lavoratori a partire dal 1o luglio dello stesso anno con un beneficio di circa 40 milioni di euro;


a gennaio del 2009, il consiglio di amministrazione di Eutelia emana una delibera per la dismissione del comparto IT, mentre nel mese di maggio dello stesso anno, Eutelia a valle di una riunione con l'unità di Crisi - costituita dal Ministero dello sviluppo economico, dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dalle organizzazioni sindacali e da alcune regioni italiane - annuncia la cessione di ramo d'azienda IT per 1986 dipendenti ad una sua controllata al 100 per cento AGILE srl, azienda con 100 dipendenti e con un capitale sociale di 96.000 euro;


il 15 giugno Eutelia, diserta il previsto incontro al Ministero dello sviluppo economico con l'unità di crisi per la valutazione di alcune soluzioni industriali con alcune aziende del settore e procede al trasferimento di un ramo d'azienda ad Agile srl per 2160 dipendenti gravandola anche di debiti tributari e con i fornitori. Contestualmente cede le proprie quote a OMEGA spa ripulendosi di costi del personale e passività pregresse di ogni genere per circa 6 milioni di euro. Il perimetro IT ceduto rappresenta un volume di affari annuo (dati di bilancio 2008) di circa 120 milioni di euro, presenta un portafoglio ordini di 130 milioni di euro e impiega circa 2.160 risorse su tutto il territorio nazionale. Il prezzo della compravendita è stato pari a 96.000 euro, corrispondente al valore nominale delle quote di Agile trasferite ad Omega;




nel primo incontro del 9 luglio 2009 per valutare il piano industriale presso il Mise, il dottor Claudio Massa ed il dottor Sebastiano Liori in rappresentanza della nuova proprietà illustrano con ottimismo, che pare però poco suffragato da una approfondita conoscenza di risorse e professionalità presenti nell'azienda l'intenzione di creare una rete di imprese che con virtuose sinergie garantiranno il mantenimento dei livelli occupazionali. Si riservano di fornire dettagli nel successivo incontro presso il Ministero dello sviluppo economico programmato per il 22 settembre;





negli incontri successivi del 17 settembre e del 22 settembre 2009 Agile/Omega non presenta nessun piano industriale al Ministero dello sviluppo economico ed il rapporto con le organizzazioni sindacali si inasprisce perché nel frattempo non si pagano emolumenti dal mese di luglio né le spettanze maturate (contributi previdenziali, fondi complementari di previdenza, fondi sanitari interaziendali, rimborsi spese), non si onorano i debiti verso i fornitori, i quali avrebbero interrotto le consegne con gravissime conseguenze per le attività dell'azienda, considerata l'importanza della sua clientela sia pubblica che privata: Ministeri, polizia, tribunali, Rai, Ferrovie della Stato, Inail, Banche, Poste italiane e vari enti locali e altre istituzioni;


a novembre 2009 inizia lo stato di agitazione dei lavoratori Agile che chiedono al tribunale di Roma la dichiarazione dello stato di insolvenza ai fini dell'ammissione dell'azienda in amministrazione straordinaria;


il 3 dicembre 2009 la procura di Milano ha aperto un'inchiesta su Eutelia, la società di telecomunicazioni quotata in borsa i cui ex dipendenti nel giugno scorso sono stati trasferiti a migliaia a diverse società del gruppo Omega. Le ipotesi di reato sono di tipo societario e borsistico;


il 23 dicembre 2009 il tribunale di Roma opera il sequestro dell'intera Azienda Agile compresi i crediti, le disponibilità liquide ed ogni altra titolarità e li affida ai custodi giudiziari. I custodi hanno poteri di amministrazione ordinaria di gestione del patrimonio fino alla conclusione del procedimento per dichiarazione dello stato di insolvenza o fallimento;


il 14 gennaio 2010 viene dichiarata l'insindacabilità della condotta Eutelia ed Agile ed il giudice competente del tribunale di Roma ordina alle società la rimozione degli effetti, con sentenza n. 2741 del 2010, della cessione da Eutelia ad Agile avvenuta in data 15 giugno 2009. Nessuno sembra adoperarsi per l'esecuzione della sentenza;


il 15 febbraio 2010 i custodi di Agile convocano le organizzazioni sindacali al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e comunicano la messa in Cassa integrazione guadagni straordinaria per circa 1000 lavoratori;


ad aprile 2010 viene decretata l'amministrazione straordinaria di Agile ed i custodi giudiziari vengono sostituiti dai nuovi amministratori. Consta agli interroganti che nel frattempo i custodi avessero depositato una relazione dettagliata sulle attività illecite degli amministratori di Eutelia ed Agile;


a maggio 2010 la sezione fallimentare del tribunale di Milano dichiara il fallimento di Libeccio, la holding che controlla il gruppo Omega, società romana nella quale sono confluite alcune attività di information technology di Eutelia;


a giugno 2010 il tribunale di Arezzo accoglie la richiesta del pubblico ministero Rossi, dichiara Eutelia insolvente e dispone la nomina di tre commissari giudiziari;


il 9 luglio 2010 la procura della Repubblica presso il tribunale di Roma emette 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere contro i presunti responsabili del crack «Agile srl» (creazione illegale bad company). Gli indagati, infatti, «hanno acquistato numerose società con alcune migliaia di dipendenti - spiega una nota della Guardia di Finanza - ed hanno posto in essere una enorme operazione dolosa volta tra l'altro a cagionare il fallimento della società Agile al fine di spogliarla dei suoi asset e di sottrarre la garanzia ai creditori più importanti, i circa 2000 dipendenti». Gli arrestati sono: Samuele Landi, nella sua qualità di presidente del consiglio di Amministrazione di Agile nonché amministratore di Eutelia; Pio Piccini nella qualità di presidente ed amministratore delegato di Omega nonché amministratore unico di Agile; Leonardo Pizzichi, quale presidente del consiglio di Amministrazione Eutelia; Claudio Marcello Massa, quale amministratore di fatto di Agile, amministratore pro-tempore di Omega; Marco Fenu, quale dirigente di Agile e tesoriere del Gruppo Omega; Salvatore Riccardo Cammalleri, nella qualità di amministratore unico e procuratore di Agile; Antonangelo Liori, dominus del Gruppo Omega; Isacco Landi, quale consigliere di amministrazione di Eutelia. Tutti dovranno rispondere - a vario titolo - del reato di bancarotta fraudolenta in concorso;


a luglio 2010 il giudice del tribunale fallimentare di Arezzo decreta l'amministrazione straordinaria di Eutelia e nomina i commissari straordinari;


il 15 dicembre 2010 il tribunale civile ha pubblicato l'impianto della sentenza n. 2968 sul ricorso Eutelia, seguente all'udienza dello scorso 15 dicembre per infrazione all'articolo 28 dell'azienda TLC di Arezzo, nella cessione del ramo d'azienda IT, oggi Agile srl. Il tribunale conferma la condotta antisindacale;


il 18 febbraio 2011 il giudice Alessandro Arturi concede il patteggiamento a Pizzichi Leonardo, Cammalleri Salvatore Riccardo, Piccini Pio e Fenu Marco per il reato di bancarotta fraudolenta. Per gli altri imputati l'udienza è fissata in una data successiva e, secondo indiscrezioni, patteggeranno la pena, ad esclusione di Samuele Landi attualmente latitante a Dubai;


il 27 maggio 2011, il tribunale di Roma accetta la costituzione come parte civile di tutti i lavoratori contro gli autori del disastro Agile/Eutelia: il signor Landi, il signor Massa e signor Liori. Si sono costituiti parte civile 1.070 lavoratori;


il decreto sviluppo n. 70 del 13 maggio 2011, convertito della legge 12 luglio 2011, n. 106, stabilisce solo l'unificazione dei crediti di Eutelia ed Agile fino alla data della dichiarazione di insolvenza di Agile (19 aprile 2010). Le aziende continuano separatamente le amministrazioni straordinarie;


il 12 luglio 2011 è pubblicato il bando unificato di vendita di Agile ed Eutelia. Il bando premia secondo gli interroganti la proposta economica e non quella occupazionale. Non sono inseriti nel bando gli immobili e l'acquirente non dovrà rispondere delle cause in corso;


attualmente la situazione di Agile ed Eutelia è quella di avere due amministrazioni straordinarie, una per Agile e una per Eutelia;


la società Agile è frutto, secondo le sentenze dei tribunali, della cessione fraudolenta del ramo IT di Eutelia. Il fallimento della società Agile è stato l'obiettivo accertato del piano ambiguo del management Eutelia per occultare passività e lavoratori;


il Governo pro-tempore è stato chiamato in causa dalle organizzazioni sindacali ben prima della cessione fraudolenta ed ha assistito inerte, al prevedibile degrado progressivo della situazione economica ed occupazionale di Agile;


il Governo, pur manifestando a parole il sostegno ai lavoratori, non è intervenuto in prima istanza in attesa delle sentenze giudiziarie, poi una volta certificata la truffa dalle sentenze dei tribunali, ha dichiarato la sua impotenza a poter intervenire giustificandola con l'assenza di strumenti legislativi e secondo gli interroganti legittimando la prevalenza di condotte illegali sulla politica, dei poteri forti e speculativi sui lavoratori;



il Ministro dello sviluppo economico pro tempore nel decreto sviluppo n. 70 del 13 maggio 2011 ha annunciato di aver previsto le misure per la soluzione dei problemi dei lavoratori Eutelia. Successivamente, sono stati pubblicati contemporaneamente due bandi di gara separati per Agile ed Eutelia in amministrazione straordinaria. Le procedure di vendita essenzialmente premiano principalmente l'offerta economica sull'occupazione e cancellano le responsabilità societarie accertate dalle sentenze dei tribunali. Nessuna azienda, come prevedibile, ha utilizzato la premialità marginale per acquistare congiuntamente le aziende Eutelia e Agile e salvaguardare i livelli occupazionali;


i motivi per mantenere ancora Eutelia in amministrazione straordinaria sembrano agli interroganti finalizzati solo a sterilizzare la rimozione degli effetti della sentenza articolo 28 n. 2741 del 2010 e le impugnative dei lavoratori di Agile ceduti nel giugno 2009 con l'effetto che ci si ritrova, da una parte, l'azienda Eutelia con la rete in fibra ottica di circa 13.500 chilometri) patrimonio economico e di controllo della comunicazione, con la licenza di operatore telefonico nazionale e tratte intercontinentali e dall'altra quasi 1.400 lavoratori con pochi contratti di servizi destinati al fallimento -:






se il Governo non intenda al più presto rendere operativi i finanziamenti della banda larga con il risultato indotto di salvare i lavoratori Agile/Eutelia, evitando di distruggere un patrimonio professionale e culturale dei lavoratori proveniente da aziende prestigiose come Olivetti e Bull;


quali misure intenda adottare il Governo per tutelare efficacemente tutti i lavoratori Eutelia ed Agile nella consapevolezza che, se non si adottano le misure opportune molti lavoratori, ancora lontani dall'età pensionabile, rimarrebbero senza nessuna possibilità di inserimento lavorativo e sostegno economico. (4-14045)