ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08393

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 365 del 04/08/2010
Firmatari
Primo firmatario: FARINA RENATO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 04/08/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARLUCCI GABRIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 08/02/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 04/08/2010
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 08/02/2011

SOLLECITO IL 05/07/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08393
presentata da
RENATO FARINA
mercoledì 4 agosto 2010, seduta n.365

RENATO FARINA e CARLUCCI. -
Al Ministro della difesa, al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
il tenente colonnello dei carabinieri, Fabio Cagnazzo, comandante del nucleo operativo di Castello di Cisterna, è stato trasferito, a partire dal prossimo settembre, al nucleo operativo di Foggia;
un rapporto della squadra mobile di Napoli avrebbe additato, secondo notizie di stampa, il colonnello Cagnazzo quale fiancheggiatore degli «scissionisti» della camorra, sulla base delle dichiarazioni di un pentito, il quale non avrebbe neppure fatto il nome del colonnello Cagnazzo ma si è limitato a una descrizione sommaria;
non appena si è diffusa la notizia di tale rapporto, il procuratore Giovandomenico Lepore ha precisato che il colonnello Cagnazzo non era iscritto nel registro degli indagati;
in coincidenza con questi avvenimenti il tenente colonnello Fabio Cagnazzo è stato trasferito al nucleo operativo di Foggia;
in precedenza un comunicato congiunto del comando legione carabinieri della Campania e della questura vesuviana, mentre offriva un'immagine rassicurante dei rapporti collaborativi fra l'Arma e la polizia di Stato, non esprimeva alcuna solidarietà al colonnello Cagnazzo, con ciò suggerendo l'ovvia interpretazione che si trattasse di trasferimento punitivo come manifestazione di irreprensibilità dell'Arma, che tiene giustamente a mantenere un'immagine assolutamente nitida;
è invece accaduto l'imprevedibile: 26 su 30 sostituti procuratori hanno firmato il 23 luglio una lettera collettiva, contestante il trasferimento e prodiga di elogi nei confronti dell'ufficiale, descritto come protagonista di numerose importanti operazioni di polizia e della cattura di ben 180 latitanti. Si noti che primo firmatario del documento indirizzato al procuratore risulta essere il dottor Luigi Alberto Cannavale, uno dei titolari delle indagini sulle attività degli scissionisti; mentre tra i quattro pubblici ministeri della direzione distrettuale antimafia che invece non hanno firmato c'è Stefania Castaldi, anche lei impegnata nelle indagini sugli scissionisti;
a quel punto è stata diffusa attraverso le agenzie una precisazione che suona all'interrogante più inquietante del trasferimento punitivo. La decisione di trasferire Cagnazzo è stata motivata infatti come un normale avvicendamento dopo otto anni di permanenza dell'ufficiale a Castello di Cisterna, tenuto anche conto che a giugno 2010, nel corso di un comitato provinciale straordinario per la sicurezza pubblica a Foggia, era stato chiesto al Ministro dell'interno di inviare gli investigatori migliori, al fine di stroncare sul nascere la mafia garganica. Sulla scorta di tale richiesta il comandante generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli aveva deciso il trasferimento del tenente colonnello Fabio Cagnazzo a Foggia, un mese prima del rapporto firmato dal capo della mobile napoletana;
la diffusione di tale giustificazione, alla luce delle procedure di trasferimento, del curriculum dell'ufficiale e delle situazioni oggettive concernenti la mafia garganica, assume secondo l'interrogante un significato pretestuoso e lesivo per la dignità dell'Arma;
consta infatti all'interrogante che:
a) tutta la linea di comando sovraordinata all'ufficiale fosse contraria al suo trasferimento e solo il generale Gallitelli si sarebbe imposto per sanzionare il trasferimento;
b) al trasferimento ha dato parere favorevole il Ministro dell'interno;
c) l'annotazione sul libretto personale dell'ufficiale del trasferimento a Foggia equivale a un declassamento che danneggerà comunque la sua carriera;
d) la mafia garganica, quantunque preoccupante, non può essere neppure lontanamente considerata un valido motivo per distogliere il colonnello Cagnazzo da un contesto nel quale ha dato ampia prova di valore, a sentire 26 su 30 sostituti procuratori napoletani; occorre ricordare, inoltre, che l'Arma dispone di centinaia di investigatori in grado di contrastare la nascente mafia garganica senza smantellare le strutture investigative partenopee dedicata alle camorre ben altrimenti agguerrite e affermate;
la lettera collettiva dei sostituti procuratori rappresenta un fatto unico nella storia giudiziaria italiana. Ciò che viene a conferire un peso che sarebbe inconcepibile trascurare, in quanto il giudizio lì espresso è pronunciato e sottoscritto da chi lavora sul campo, a fianco a fianco col colonnello Cagnazzo, e dunque ha il polso della situazione ed è in grado di valutare - come appunto ha fatto - se un rapporto di polizia giudiziaria sia attendibile oppure si presti a un disegno, per ora dai contorni oscuri, certamente tuttavia a danno di un ufficiale valoroso;
appare inoltre singolare che l'Arma dei carabinieri, che poche settimane fa ha fatto giustamente quadrato intorno al condannato in primo grado e valorosissimo generale Giampaolo Ganzer, non trovi altrettanta fermezza per tutelare l'immagine dell'Arma e del valorosissimo e non ancora pregiudicato tenente colonnello Fabio Cagnazzo -:
se i fatti sopra riportati risultino al Governo;
quali provvedimenti abbiano inteso assumere per tutelare la dignità dell'Arma;
quali risposte intendano dare alla lettera collettiva dei sostituti procuratori napoletani, le cui argomentazioni o sono pretestuose e, pertanto meritano l'adozione di iniziative disciplinari, oppure sono fondate e necessitano d'una decisione conseguente, che certo non è quella offerta dal generale Leonardo Gallitelli, secondo una procedura monocratica ovvero per un accordo col ministero dell'interno del quale sfugge all'interrogato la ratio e l'obiettivo finale.
(4-08393)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ARMA DEI CARABINIERI

GEO-POLITICO:

FOGGIA, FOGGIA - Prov, PUGLIA

EUROVOC :

lotta contro la criminalita'

mobilita' professionale

personale militare

polizia

sicurezza pubblica