ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02208

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 125 del 03/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/02/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2009
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2009
FARINONE ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 03/02/2009
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/01/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02208
presentata da
VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO
martedì 3 febbraio 2009, seduta n.125

PELUFFO, MISIANI, FIANO e FARINONE. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

il 31 marzo 2008 Expo 2015 è stato assegnato a Milano. A dieci mesi da questo grande successo per Milano e l'Italia la società di gestione dell'Expo non è ancora operativa, e crescono le preoccupazioni per i ritardi accumulati sotto il profilo della preparazione e della copertura dei costi dell'evento;

per la realizzazione delle opere e delle attività connesse allo svolgimento di Expo Milano 2015, in adempimento degli obblighi internazionali assunti dal Governo italiano nei confronti del Bureau International des Expositions (BIE), l'articolo 14, comma 1 del decreto-legge n. 112 del 2008 ha autorizzato la spesa di 30 milioni di euro per l'anno 2009, 45 milioni di euro per l'anno 2010, 59 milioni di euro per l'anno 2011, 223 milioni di euro per l'anno 2012, 564 milioni di euro per l'anno 2013, 445 milioni di euro per l'anno 2014 e 120 milioni di euro per l'anno 2015;

per la realizzazione delle cosiddette «opere connesse» a Expo 2015 sono attualmente ancora da reperire fondi pari a 2,3 miliardi di euro;

la Corte dei Conti nella «Relazione sulla tipologia delle coperture adottate e sulle tecniche di quantificazione degli oneri relative alle leggi pubblicate nel quadrimestre maggio-agosto 2008» del 16 gennaio 2009 ha richiamato l'attenzione sugli oneri relativi alla realizzazione delle opere connesse all'Expo Milano 2015, autorizzati dall'articolo 14 del decreto-legge di cui sopra per gli anni dal 2012 al 2015 «in misura largamente eccedente quelli autorizzati per gli anni compresi nel bilancio triennale 2009-2011»;

secondo la Corte «il divario è particolarmente evidente per gli esercizi 2013 e 2014, per i quali è autorizzata la spesa rispettivamente di 564 e di 445 milioni di euro, mentre l'importo massimo autorizzato nell'ambito del triennio e compreso nella clausola di copertura è di 59 milioni di euro per l'anno 2011. Anche se presumibilmente gli ampi margini differenziali tra risorse reperite attraverso il complesso della manovra e misure espansive dovrebbero consentire la copertura di questi maggiori oneri, sarebbero state assolutamente necessarie specifiche indicazioni nella clausola di copertura sulle risorse destinate a far fronte ad oneri così largamente eccedenti quelli compresi nel bilancio triennale»;

i rilievi della Corte dei Conti si aggiungono a quanto evidenziato in occasione della discussione del decreto-legge n. 112 del 2008 dal Servizio Bilancio della Camera dei Deputati, che ha rilevato preliminarmente che «gli effetti scontati nell'apposito prospetto riepilogativo riguardano le sole spese autorizzate per il triennio 2009-2011. Peraltro l'onere annuo massimo derivante dall'autorizzazione di spesa veniva a realizzarsi oltre il triennio, nel 2013 (564 milioni); inoltre anche negli esercizi 2012 e 2014 l'onere annuo appariva in misura considerevole superiore alla media del triennio 2009-2011»;

il Servizio Bilancio ha evidenziato la rilevanza di tale circostanza «sotto il profilo dei vincoli posti ai futuri bilanci e della coerenza temporale, anche oltre il triennio, tra oneri e mezzi di copertura», osservando altresì che, in base alla relazione tecnica, la spesa autorizzata a carico del bilancio dello Stato costituisce una quota degli esborsi complessivi da effettuare in base agli impegni assunti, mentre la restante parte risulterà a carico, in parte, della regione e degli enti locali (851 milioni), in parte dei soggetti privati (891 milioni);

data la rilevante entità della spesa che, in base ad impegni che non appaiono derogabili, dovrà essere imputata agli enti territoriali (851 milioni), appare necessaria una verifica circa l'effettiva compatibilità di tale onere con i vincoli imposti agli enti dal patto interno di stabilità, tenuto conto che, ove tale coerenza non dovesse essere assicurata, anche la spesa in questione dovrebbe essere debitamente coperta;

la verifica sopra richiamata è resa ancora più urgente alla luce dell'emanazione il 27 gennaio 2009 della circolare del Ministero dell'economia e delle finanze concernente il patto di stabilità interno per gli anni 2009-2011. La circolare chiarisce che il comma 8 dell'articolo 77-bis del decreto-legge n. 112 del 2008 va interpretato nel senso che l'esclusione dal saldo delle entrate derivanti da alienazioni mobiliari e immobiliari e da dividendi deve essere applicata anche agli anni di gestione del patto (2009-2011). Di conseguenza, ai fini del patto di stabilità interno per gli Enti locali risulterà ininfluente il finanziamento delle spese in conto capitale tramite alienazioni, con una ulteriore pesante restrizione dell'autonomia finanziaria dei comuni e delle province;

quanto alla partecipazione del capitale privato, il Servizio Bilancio della Camera evidenzia come «non sono espressamente indicati modalità e tempi di tale intervento né risulta chiarito come si intendano sopperire le relative risorse in caso di mancato coinvolgimento, nella misura indicata, dei capitali privati»;

secondo il Servizio Bilancio del Senato, alla luce della inderogabilità degli impegni assunti a livello internazionale per lo svolgimento di Expo 2015, un probabile profilo di onerosità per il bilancio dello Stato potrebbe emergere dal venir meno, in tutto o in parte, dei soggetti finanziatori dell'investimento in esame e che risultano coinvolti in misura finanziariamente rilevante (851 milioni di euro le Regioni e gli enti locali, 891 milioni di euro i soggetti privati) -:

come intenda intervenire nel caso in cui gli enti locali coinvolti nella preparazione di Expo 2015 non riescano a rispettare il patto di stabilità interno come conseguenza del rilevante contributo di investimenti loro richiesto nei prossimi anni;

quali siano i soggetti privati ad oggi disponibili ad intervenire nel finanziamento di Expo 2015;

come intenda intervenire nel caso in cui venga meno in tutto o in parte il contributo finanziario da parte degli enti pubblici e dei soggetti privati coinvolti in Expo 2015;

quali iniziative intenda intraprendere, vista la scansione temporale del finanziamento statale per Expo 2015 autorizzato dall'articolo 14 del decreto-legge n. 112 del 2008, affinché sia prevista una tempistica di spesa dei fondi che non causi uno slittamento della conclusione delle opere oltre il 31 dicembre 2014.(4-02208)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2008 0112, EXPO 2015

EUROVOC :

aiuto finanziario

bilancio dello Stato

contributo finanziario

controllo di bilancio

ente locale

ente pubblico

finanziamento pubblico

giurisdizione amministrativa

indipendenza economica

liquidazione delle spese

patto di stabilita'