POLIDORI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
la legge costitutiva (decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011) dell'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane conferma la funzione istituzionale di «vigilanza» in capo al Ministero dello sviluppo economico - e specificamente alla direzione generale politiche d'internazionalizzazione e promozione scambi - in quanto titolare della spesa relativa al funzionamento e all'attività dell'ente;
la norma attribuisce, inoltre, un'analoga competenza al Ministero degli affari esteri, circoscritta alle materie di competenza: sedi all'estero, programmazione attività promozionale, rapporti con i soggetti membri della cabina di regia;
la differente natura delle funzioni di vigilanza svolte da ciascun ministero è, del resto, convalidata dalla presenza nel consiglio di amministrazione del direttore generale del Ministero degli affari esteri competente sulla materia, che evidentemente non configura sovrapposizione di ruoli tra vigilante e vigilato. Di contro, il Ministero dello sviluppo economico, al cui titolare spetta la scelta degli altri componenti, non è rappresentato nel consiglio;
di conseguenza, la direzione generale politiche d'internazionalizzazione e promozione scambi del Ministero dello sviluppo economico è chiamata a definire, d'intesa con gli organi di controllo, gli aspetti tecnico/gestionali dell'attuale fase transitoria dell'Agenzia, nonché del futuro regime ordinario. Tale attività non può che procedere di pari passo con l'adozione degli atti fondativi del nuovo soggetto (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione delle risorse, organigramma, regolamento di amministrazione e contabilità ed altri), in modo che il quadro amministrativo di riferimento sia coerente con il disegno politico ed assicuri il corretto ed efficiente funzionamento dell'ente strumentale -:
se non si ritenga necessario coinvolgere maggiormente il Ministero dello sviluppo economico nell'operatività dell'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, al fine di evitare che si riproducano gli errori del passato, accelerando al massimo tutti i regolamenti e gli atti amministrativi tesi a rendere l'Agenzia pienamente operativa nel più breve tempo possibile. (3-02555)