ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02522

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 699 del 09/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 09/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FAVIA DAVID ITALIA DEI VALORI 09/10/2012
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 09/10/2012
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 09/10/2012
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 09/10/2012
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 10/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT delegato in data 09/10/2012
Stato iter:
10/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/10/2012
Resoconto FAVIA DAVID ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 10/10/2012
Resoconto GIARDA DINO PIERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 10/10/2012
Resoconto DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 10/10/2012

DISCUSSIONE IL 10/10/2012

SVOLTO IL 10/10/2012

CONCLUSO IL 10/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02522
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
martedì 9 ottobre 2012, seduta n.699

DI PIETRO, FAVIA, DONADI, BORGHESI, EVANGELISTI e MONAI. -
Al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.
- Per sapere - premesso che:

come ampiamente evidenziato dalla stampa nazionale e locale, il 2 ottobre 2012, Marcello Di Finizio, un piccolo imprenditore capace ma sfortunato, concessionario demaniale marittimo del famoso ristorante-bar-stabilimento balneare triestino «La Voce della Luna», distrutto circa due anni fa da un incendio e da due successive mareggiate, è salito sulla cupola della Basilica di San Pietro per chiedere al Governo Monti di ottenere presso le competenti sedi europee la proroga dell'applicazione della direttiva 123/2006/CE, cosiddetta direttiva Bolkestein, nei confronti delle imprese balneari;

tale direttiva prevede, come noto, la messa all'asta delle attuali concessioni balneari a partire dal 1o gennaio 2016, ma nel quadro attuativo, ad avviso degli interroganti, di una procedura quasi spietata, frutto di un'errata o quanto meno strumentale interpretazione della direttiva stessa, che rischia di distruggere circa 30.000 imprese in attività, penalizzando gravemente lo stesso turismo italiano;

il caso del signor Di Finizio, un uomo che per ben 27 ore ha rischiato di cadere nel vuoto per difendere l'esistenza del proprio lavoro e la certezza di un proprio diritto, rappresenta senza dubbio una modalità di protesta estrema, che è stata, di fatto, condannata da tutti gli altri imprenditori balneari. In ogni caso, centinaia di persone sono accorse da tutta Italia per raggiungere Di Finizio sotto la Cupola di San Pietro e parlare con le decine di giornalisti presenti, in modo da spiegare i motivi non solo della protesta dell'imprenditore triestino, bensì di tutti gli altri imprenditori balneari, che da mesi chiedono insistentemente al Governo di dover assumere ogni iniziativa di competenza a livello europeo, per ottenere l'esclusione delle imprese balneari dal campo di applicazione della «direttiva Bolkestein», così come è accaduto per altre categorie similari, quali, ad esempio, gli ambulanti e i concessionari di acque minerali, ma anche taxisti e distributori di carburante, tutelando in questo modo un settore sano e produttivo, che rischia di essere divorato dalle multinazionali straniere;

il signor Di Finizio ha deciso di scendere solo dopo aver ricevuto rassicurazioni in merito a un suo incontro con i Ministri competenti presso la sede di Palazzo Chigi; ma nella giornata del 4 ottobre 2012 questo imprenditore è stato sottoposto a foglio di via obbligatorio, con obbligo di ritorno nel comune di residenza e il divieto di rientrare nella capitale per la durata di tre anni, con provvedimento disposto dal questore della provincia di Roma, mentre l'immobilismo del Governo Berlusconi prima e di quello attuale sino ad oggi continua a determinare uno pericoloso stato di incertezza e di blocco degli investimenti nel settore balneare, che rischia, anche, di sfociare, come nel caso citato del signor Di Finizio, in gravi problemi di ordine pubblico e sicurezza;

il gruppo dell'Italia dei Valori, il 12 settembre 2012, durante lo svolgimento dell'interrogazione a risposta immediata in Assemblea n. 3-02460 aveva chiesto al Governo precisi interventi in ordine all'annosa questione dei balneari, cui ad oggi, purtroppo, non ha ancora dato seguito; e il tutto, mentre il Ministro interrogato continua a dichiarare alla stampa di stare lavorando - ormai da un anno - a una soluzione di cui attualmente non si vede traccia -:

quali iniziative urgenti intenda assumere il Governo alla luce di quanto descritto in premessa, considerata la portata e la rilevanza che la questione dei balneari sta assumendo nel nostro Paese e, nondimeno, la circostanza per cui si sono verificate le condizioni per inibire addirittura la presenza a Roma di un uomo, di un lavoratore, che, seppur in modo estremo e non condivisibile, protestava pubblicamente per chiedere la tutela di un suo diritto, di fronte ad un problema dirompente e cruciale, quale è appunto quello del turismo balneare, che questo Governo sembra ignorare o che, in ogni caso, non è riuscito ancora a risolvere.
(3-02522)