ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02410

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 671 del 24/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: LO PRESTI ANTONINO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 24/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 24/07/2012
Stato iter:
25/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/07/2012
Resoconto LO PRESTI ANTONINO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 25/07/2012
Resoconto PASSERA CORRADO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 25/07/2012
Resoconto LO PRESTI ANTONINO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/07/2012

SVOLTO IL 25/07/2012

CONCLUSO IL 25/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02410
presentata da
ANTONINO LO PRESTI
martedì 24 luglio 2012, seduta n.671

LO PRESTI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato il Governo italiano a risarcire a Francesco di Stefano la somma di euro 10 milioni per danni materiali e morali per avere atteso invano l'attribuzione delle frequenze per trasmettere Europa 7, decorsi 10 anni dalla concessione ottenuta a seguito di concorso pubblico espletato e concluso nel 1999;

nella motivazione della sentenza si legge tra le altre cose che: «le autorità italiane non hanno rispettato l'obbligo prescritto dalla Convenzione europea dei diritti umani di mettere in atto un quadro legislativo e amministrativo per garantire l'effettivo pluralismo dei media»;

prosegue la motivazione alla sentenza: «Europa 7 poteva ragionevolmente aspettarsi l'attribuzione delle frequenze per mandare in onda i suoi programmi al massimo entro due anni»;

e ancora: «le autorità italiane hanno interferito con i suoi legittimi diritti, con la continua introduzione di leggi che hanno via via esteso il periodo in cui le tv che già trasmettevano potevano mantenere la titolarità di più frequenze»;

il ritardo con il quale Europa 7 ha avuto assegnate le frequenze è certamente da attribuirsi, ad avviso degli interroganti, a responsabilità individuali in capo a dirigenti dello Stato e titolari dei vari dicasteri competenti ed, in primo luogo, ai Ministri delle comunicazioni (poi Ministri dello sviluppo economico) degli ultimi dodici anni, oltre ai Presidenti del Consiglio dei ministri pro tempore succedutisi -:

se e quali iniziative intenda assumere, nell'ambito delle sue competenze, per rivalersi sui responsabili del danno ut supra individuato delle somme che il Governo sarà costretto a pagare a Europa 7. (3-02410)