ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02400

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 667 del 17/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: DOZZO GIANPAOLO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 17/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOSSI UMBERTO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
ALESSANDRI ANGELO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
ALLASIA STEFANO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
BONINO GUIDO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
CAVALLOTTO DAVIDE LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
CHIAPPORI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
D'AMICO CLAUDIO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
DAL LAGO MANUELA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
DESIDERATI MARCO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
DI VIZIA GIAN CARLO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
FABI SABINA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
FOLLEGOT FULVIO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
ISIDORI ERALDO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
MAGGIONI MARCO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
MARONI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
MARTINI FRANCESCA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
MERONI FABIO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
MOLGORA DANIELE LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
REGUZZONI MARCO GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
RONDINI MARCO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
TOGNI RENATO WALTER LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
VANALLI PIERGUIDO LEGA NORD PADANIA 17/07/2012
VOLPI RAFFAELE LEGA NORD PADANIA 17/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 17/07/2012
Stato iter:
18/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/07/2012
Resoconto LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA
 
RISPOSTA GOVERNO 18/07/2012
Resoconto GIARDA DINO PIERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 18/07/2012
Resoconto LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/07/2012

SVOLTO IL 18/07/2012

CONCLUSO IL 18/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02400
presentata da
GIANPAOLO DOZZO
martedì 17 luglio 2012, seduta n.667

DOZZO, BOSSI, LUSSANA, FOGLIATO, MONTAGNOLI, FEDRIGA, FUGATTI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CAVALLOTTO, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, D'AMICO, DAL LAGO, DESIDERATI, DI VIZIA, DUSSIN, FABI, FAVA, FOLLEGOT, FORCOLIN, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, ISIDORI, LANZARIN, MAGGIONI, MARONI, MARTINI, MERONI, MOLGORA, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, POLLEDRI, RAINIERI, REGUZZONI, RIVOLTA, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
con l'insediamento di questo Esecutivo si sta verificando, a parere degli interroganti, un continuo ed irrazionale indebolimento del settore della giustizia, che i Governi precedenti, al contrario, tenuto conto delle limitate risorse finanziarie disponibili, avevano cercato, anche attraverso le riforme dei riti di procedura civile e penale, di rendere più efficiente e adeguato, anche rispetto agli standard che si riscontrano nei più avanzati Paesi dell'Unione europea;

più precisamente, questo Governo, ad avviso degli interroganti, sta procedendo ad una «rottamazione» del settore della giustizia, attraverso l'adozione di provvedimenti di revisione della geografia giudiziaria che appaiono anomali e molto discutibili;

infatti, la politica di revisione della geografia giudiziaria del Governo Monti deriva da scelte che, ad avviso degli interroganti, si riveleranno perdenti e, in merito, i numeri sono esemplificativi, dato che si intendono chiudere più di 600 uffici di giudici di pace e che si prospetta la soppressione di tutte le attuali 220 sezioni distaccate di tribunale, la riduzione e l'accorpamento di 37 tribunali e di 38 procure;

in particolare, la totale soppressione su tutto il territorio nazionale delle sezioni distaccate di tribunale e di un cospicuo numero di sedi di tribunale non capoluogo di provincia si pone, a giudizio degli interroganti, in netto contrasto con i principi e criteri direttivi contenuti nell'articolo 1, comma 2, della delega prevista dalla legge n. 148 del 2011, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 138 del 2011, ed indi in violazione dell'articolo 76 della Costituzione, perché l'assetto territoriale degli uffici giudiziari doveva (riforma varata dal precedente Esecutivo) e deve tenere conto, tra l'altro, dell'estensione del territorio, del numero degli abitanti, dei carichi di lavoro e dell'indice delle sopravvenienze, della specificità territoriale del bacino di utenza, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale, e del tasso d'impatto della criminalità organizzata;

appare con immediata evidenza che non può considerarsi aderente ai principi e criteri direttivi in parola un riassetto territoriale degli uffici giudiziari che prevede l'intera soppressione delle sezioni distaccate dei tribunali, la quasi integrale soppressione dei tribunali non capoluogo di provincia e, infine, la soppressione, anch'essa molto rilevante, degli uffici dei giudici di pace, poiché appare inverosimile che, tenuto conto delle specificità territoriali del bacino di utenza, ovvero della situazione infrastrutturale, del tasso d'impatto della criminalità organizzata, dei carichi di lavoro e dell'indice delle sopravvenienze, non sia giustificata la permanenza di nemmeno una delle attuali sezioni distaccate di tribunale;

con riguardo ai contenuti dei provvedimenti di esercizio della delega, appaiono disattesi i principi e criteri direttivi detti e gli stessi provvedimenti non osserverebbero la cosiddetta tecnica del minimo mezzo per realizzare l'obiettivo dell'efficiente allocazione delle risorse giudiziarie, senza diminuirne oltre misura la naturale suddivisione territoriale; appare agli interroganti del tutto chiaro ed evidente che la motivazione sottesa alle scelte dell'Esecutivo Monti è quella di fare solo «cassa» nell'immediato per importi modesti (pari circa a 70 milioni di euro), a discapito di una giustizia di prossimità, che, come dimostrano i dati statistici, è efficiente e oltremodo la più conforme ai parametri europei;

la logica sottesa al progetto governativo è quella di mantenere i tribunali che si trovano in città che fanno provincia, anche a discapito di quelli che gestiscono, in proporzione, un carico di lavoro maggiore e portano a compimento una mole di cause in tempi più brevi;

è evidente che attraverso l'accorpamento a parere degli interroganti selvaggio, indiscriminato e di dubbia legittimità delle sezioni distaccate dei tribunali, la soppressione delle sedi di tribunale capoluogo, nonché la soppressione della quasi totalità degli uffici dei giudici di pace, che il Governo sta realizzando, si produrranno solo delle diseconomie di scala dovute a macrostrutture di tribunali che risulterebbero dei veri e propri «carrozzoni», tali da compromettere ulteriormente il già carente servizio della giustizia, dato che molti saranno indotti a rinunciare alla tutela costituzionalmente garantita dei propri diritti in una sede accentrata e molte volte lontana -:
se non intenda chiarire quali valutazioni siano alla base delle scelte compiute con il decreto legislativo recentemente adottato nell'esercizio della delega citata e se siano state adeguatamente verificate e considerate le effettive conseguenze derivanti dalle scelte di revisione della geografia giudiziaria sopra richiamate. (3-02400)