ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02398

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 667 del 17/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: LIBE' MAURO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 17/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 17/07/2012
TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 17/07/2012
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 17/07/2012
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 17/07/2012
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 17/07/2012
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 17/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/07/2012
Stato iter:
18/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/07/2012
Resoconto LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 18/07/2012
Resoconto GRILLI VITTORIO UMBERTO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 18/07/2012
Resoconto LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/07/2012

SVOLTO IL 18/07/2012

CONCLUSO IL 18/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02398
presentata da
MAURO LIBE'
martedì 17 luglio 2012, seduta n.667

LIBÈ, NARO, TASSONE, CICCANTI, COMPAGNON, RAO e VOLONTÈ. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
il 25 giugno 2012, con notevole ritardo, è stata emanata l'ordinanza n. 11 del Capo del Dipartimento della protezione civile, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 150 del 29 giugno 2012, che ha certificato come la natura e la violenza degli eventi meteorologici verificatisi a più riprese in provincia di Messina nel novembre 2011 e, più recentemente, nei mesi di febbraio e marzo 2012, ha determinato una grave situazione di pericolo per l'incolumità delle persone e per la sicurezza dei beni pubblici e privati, rendendo così necessari interventi diretti a fronteggiare i danni conseguenti alle eccezionali avversità atmosferiche;

l'ordinanza, in particolare, prevede che il presidente della regione Sicilia, in qualità di commissario delegato, predisponga un piano contenente gli interventi realizzati dagli enti locali territoriali nella fase di prima emergenza rivolti a rimuovere le situazioni di rischio, ad assicurare l'indispensabile assistenza e ricovero delle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi e a porre in essere ogni utile attività per l'attuazione della messa in sicurezza delle aree alluvionate e ripristino della viabilità e delle infrastrutture danneggiate;

i fenomeni alluvionali, infatti, hanno gravemente danneggiato infrastrutture, edifici pubblici e privati ed anche collegamenti viari di un territorio caratterizzato da un sistema infrastrutturale già inadeguato e necessitante di ammodernamento, determinando così notevoli disagi alla popolazione, compromettendo attività commerciali, industriali ed agricole e causando un notevole depauperamento di un tessuto economico e sociale già fragile ed instabile;

nel dispositivo dell'ordinanza viene disposto uno specifico contributo mensile per l'autonoma sistemazione dei nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata; tuttavia, il provvedimento non prevede alcun contributo statale a copertura parziale dei danni subiti al patrimonio abitativo, né a sostegno delle attività produttive, industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche, professionali danneggiate dagli eventi alluvionali;

in aggiunta e con grande stupore risultano, inoltre, essere assenti disposizioni finanziarie a copertura delle spese necessarie per le opere di messa in sicurezza completa del territorio, che a distanza di mesi dagli eventi alluvionali risultano ancora incomplete, abbandonando così lacunosamente un territorio già fortemente messo in ginocchio dalla gravi crisi economico-sociale che si sta vivendo, in condizioni non tollerabili per un Paese civile e moderno;

in occasione dei fenomeni sismici che hanno colpito il territorio emiliano, lombardo e veneto, il Governo, tra le diverse ed appropriate misure indicate, ha previsto la concessione di contributi per la ricostruzione o riparazione di immobili di edilizia abitativa, ad uso produttivo e per servizi pubblici e privati, distrutti o danneggiati, di contributi a favore delle attività produttive, industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche, professionali e di servizi, ivi comprese quelle relative agli enti non commerciali e alle organizzazioni, fondazioni o associazioni con esclusivo fine solidaristico che abbiano subito gravi danni a beni mobili di loro proprietà e di contributi per danni subiti da strutture adibite ad attività sociali, ricreative, sportive e religiose e da edifici di interesse storico-artistico, nonché interventi per garantire la continuità produttiva di attività delocalizzate temporaneamente in conseguenza del sisma;

per garantire la parità di trattamento dei soggetti danneggiati dagli eventi calamitosi, è necessario prevedere che quanto disposto a favore delle popolazioni del Nord Italia colpite dagli eventi sismici sia corrisposto nei riguardi delle popolazioni della provincia di Messina, travolte anch'esse da una calamità naturale come l'alluvione del novembre 2011 e dei successivi eventi verificatisi l'inverno scorso, che hanno pesantemente messo in ginocchio un'intera comunità, distruggendone completamente tutte le attività economiche attive sul territorio e rendendone impossibili perfino anche lo svolgimento delle più normali condizioni di vita -:
se non ritenga di adottare iniziative di competenza volte a prevedere adeguati stanziamenti finalizzati alla concessione di contributi per la messa in sicurezza del territorio della provincia di Messina recentemente colpito da eventi alluvionali, nonché per il recupero e la ricostruzione del patrimonio abitativo compromesso e il riavvio delle attività produttive messe in ginocchio dagli eventi calamitosi. (3-02398)