ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02285

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 636 del 22/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: FORMISANO ANIELLO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 15/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 15/05/2012
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 15/05/2012
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 15/05/2012
PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 22/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/05/2012
Stato iter:
23/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/05/2012
Resoconto FORMISANO ANIELLO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 23/05/2012
Resoconto GIARDA DINO PIERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 23/05/2012
Resoconto DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/05/2012

SVOLTO IL 23/05/2012

CONCLUSO IL 23/05/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02285
presentata da
ANIELLO FORMISANO
martedì 22 maggio 2012, seduta n.636

ANIELLO FORMISANO, DI PIETRO, BORGHESI, MONAI e PALAGIANO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

oltre diecimila risparmiatori, ma purtroppo le cifre sono ancora provvisorie, sarebbero rimasti coinvolti nel fallimento del gruppo Deiulemar;

la Deiulemar era la compagnia campana attiva nel trasporto marittimo di merci e passeggeri, un vero e proprio colosso dei mari che gestiva oltre 60 navi e fatturati da centinaia di milioni di euro dichiarata fallita dal tribunale di Torre Annunziata il 2 maggio 2012;

è emerso che la società ha emesso titoli per centinaia di milioni di euro fuori da qualsiasi controllo, mentre in parallelo faceva certificare i bilanci da Kpmg ed emetteva obbligazioni regolari, prestiti che rischiano di non essere rimborsati per il fallimento della società di Torre del Greco;

quello che è emerso finora è che, accanto ai certificati obbligazionari regolarmente emessi, la compagnia e i suoi amministratori hanno continuato a rilasciare titoli simili ad obbligazioni al portatore, intestati alla società e da essa regolarmente onorati fino a poche settimane fa, ma totalmente al di fuori delle norme sulle emissioni e, a quanto risulta, dai bilanci della società stessa. Tanto che ad oggi non si sa quanto sia l'ammontare delle obbligazioni circolanti, quante quelle «regolari» e quali le «irregolari», né come distinguere fra esse;

la sentenza di fallimento emessa dal tribunale di Torre Annunziata ha determinato la necessità di destinare alla complessa attività penale ben tre magistrati che da questo momento in poi non avranno il tempo di fare altra attività, essendo totalmente assorbente la ricerca dei capitali sottratti agli investitori, che, si ripete, sono almeno 10.000;

il tribunale civile dovrà ugualmente dedicarsi al vaglio di tutte le pratiche di insinuazione al passivo che saranno prodotte;

pertanto, oltre al danno ai risparmiatori, si verifica l'ulteriore beffa che il tribunale di Torre Annunziata, già sotto organico, sarà completamente paralizzato per tutti gli altri aspetti ordinari in una zona ad alta concentrazione di attività criminale;

ci si può legittimamente chiedere come sia stato possibile che, senza che siano intervenuti gli organismi di controllo, un impero dello shipping, con oltre 60 navi gestite fra proprietà e noleggi, fatturati da centinaia di milioni di euro, attività di livello internazionale, sia stato costruito emettendo titoli di dubbia consistenza giuridica per centinaia di milioni di euro, senza registrare la quantità e l'ammontare degli stessi, il tutto in parallelo ad operazioni di sofisticata ristrutturazione dell'architettura societaria, alla certificazione dei bilanci (da parte di una «big» come Kpmg) e all'emissione di obbligazioni; ci si chiede, altresì, quali iniziative si intendano intraprendere per accertare le responsabilità;

sarebbe necessario, a parere degli interroganti, provvedere ad una «applicazione» di altri magistrati al tribunale di Torre Annunziata per velocizzare il soddisfacimento dei creditori, la condanna dei colpevoli e l'effettuazione di tutte le altre competenze ordinarie del tribunale stesso, nonché assumere tutte le iniziative necessarie per accelerare il percorso fallimentare, al fine di giungere, quanto prima è possibile, al soddisfacimento degli obbligazionisti;

a fronte della gravissima situazione è stato rivolto un appello al Governo da parte del presidente del consiglio provinciale di Napoli -:
quali iniziative di competenza, anche normative, il Governo intenda assumere affinché non siano come al solito i risparmiatori a pagare «di tasca loro» per la leggerezza ed il mancato senso di responsabilità di coloro che possono aver condotto gestioni scellerate del gruppo Deiulemar, cui numerosi cittadini hanno dato fiducia con i loro investimenti credendo nella solidità della società.(3-02285)