ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02221

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 624 del 19/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: COLUCCI FRANCESCO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 19/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/04/2012
Stato iter:
11/09/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/09/2012
Resoconto CARDINALE ADELFIO ELIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 11/09/2012
Resoconto COLUCCI FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/09/2012

SVOLTO IL 11/09/2012

CONCLUSO IL 11/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02221
presentata da
FRANCESCO COLUCCI
giovedì 19 aprile 2012, seduta n.624

COLUCCI. -
Al Ministro della salute, al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.
- Per sapere - premesso che:

la crisi aziendale dell'ospedale «Casa della Divina Provvidenza» ente ecclesiastico-Onlus, con sede legale a Bisceglie, nella provincia di Barletta Andria Trani (Bat) ed ulteriori sedi operative in Foggia e Potenza ha determinato una grave situazione di disagio economico e sociale per il personale medico e paramedico nel complesso circa 2000 dipendenti che vi prestano servizio e per gli abitanti dei comuni che fanno parte dell'ampio bacino di utenza sociosanitaria nel territorio di riferimento;

la posizione debitoria accumulatasi nel corso di svariati anni di gestione del bilancio aziendale, determinata essenzialmente dalla mancata attuazione da parte della regione Puglia delle delibere adottate in materia, rischia ora di compromettere qualunque prospettiva di sopravvivenza ed ulteriore sviluppo dell'ente, con serissime conseguenze per quanto concerne la tutela dell'occupazione e la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie a livello locale e regionale;

la regione Puglia, infatti, non ha ancora espressamente manifestato un chiaro indirizzo politico ed amministrativo di lungo periodo in merito al ruolo dell'ospedale «Casa della Divina Provvidenza» di Bisceglie nell'ambito del piano sanitario regionale e non ha provveduto ad aggiornare e rivalutare le rette, limitandosi ad interventi ad avviso dell'interrogante estemporanei del tutto inadeguati rispetto alle esigenze di riforma strutturale necessarie a garantire la continuità e l'alta qualità delle prestazioni sanitarie da esso erogate;

i pazienti dell'ospedale, ad oggi circa 1800, in gran parte affetti da gravissime patologie oncologiche e neurodegenerative, rischiano di subire per primi le più gravi conseguenze del dissesto finanziario dell'ente, fino a perdere anche le minime garanzie di cui godono attualmente, con pesanti conseguenze economiche e sociali per le famiglie di appartenenza;

una crisi definitiva ed irreversibile dell'ospedale comporterebbe anche preoccupanti conseguenze recessive sull'economia locale e regionale, tenendo conto del rilevante indotto occupazionale (altri circa 1500 dipendenti), nell'attuale fase di crisi economica ed occupazionale rispetto alla quale le esigenze di rigore economico-finanziario di cui sono espressione le più recenti iniziative adottate dal Governo, in conformità con gli indirizzi espressi dall'Unione europea, devono essere conciliate con i compiti di promozione sociale e della persona umana che la Costituzione assegna espressamente all'azione dei poteri pubblici -:

di quali elementi disponga il Governo in merito alla situazione venutasi a determinare a seguito della crisi aziendale dell'ospedale «Casa della Divina Provvidenza» di Bisceglie, se tali criticità siano riconducibili alle esigenze di razionalizzazione della spesa imposte dal piano di rientro dai disavanzi sanitari e quali iniziative di competenza intenda assumere per garantire la necessaria continuità dei livelli essenziali di assistenza e le essenziali prospettive di sviluppo per questa importante struttura sanitaria di riferimento per la Puglia e per l'intera area circostante dell'Italia meridionale.
(3-02221)