ANIELLO FORMISANO, DONADI, ROTA, FAVIA, EVANGELISTI e BORGHESI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
nei primissimi giorni di gennaio 2012 il Ministro dell'interno ha emanato una circolare, per «rendere più funzionale il servizio di protezione ravvicinata» a centinaia di persone tra magistrati, politici e anche giornalisti;
il documento, inviato a 103 questori e 103 prefetti, detta alcuni correttivi all'attività, onerosa, delle scorte;
nella circolare si specifica che si introducono correttivi al decreto ministeriale del 2003, ultimo provvedimento legislativo che fornisce disposizioni sul servizio scorte in Italia;
le disposizioni per il contenimento delle spese investono i cosiddetti terzi e quarti livelli di protezione, ovvero quelli destinati ai casi meno gravi, per i quali è previsto l'impiego di un'auto blindata con due agenti, e di un'auto non blindata con due agenti di vigilanza;
il primo e il secondo livello di protezione (previsto per gravi minacce) invece prevedono due auto blindate e sei agenti di scorta;
pertanto, lo scortato che rientra nei livelli meno gravi di protezione, secondo alcune interpretazioni, potrebbe essere chiamato a provvedere a sue spese all'autista e all'auto per gli spostamenti, mentre al Ministero dell'interno spetterà la disciplina dei turni e delle presenze del personale impiegato;
la circolare non entra nel merito della data dell'operatività della circolare stressa, né nel merito dell'assegnazione delle scorte, che spetta alle decisioni del comitato operativo che si riunisce periodicamente nelle singole prefetture italiane. La circolare non parla di riduzioni o limitazioni, ma spiega che, dalla prima riunione utile del comitato, volta per volta, dovrà essere applicata la nuova regola. Alla rigidità delle nuove disposizioni sono previste eccezioni e, tutto sommato, a prevalere è sempre il criterio dell'interpretazione sul singolo;
la circolare specifica non solo che si valuterà caso per caso, ma anche che si potranno fare delle eccezioni quando lo scortato dimostri di non essere in grado di fornire auto o autista;
sembra che la decisione finale sulle scorte e sulle loro modalità spetterà sempre ai comitati operativi delle singole prefetture e varrà sempre il criterio dell'interpretazione dei singoli casi;
anche sui tempi dell'applicazione non c'è una data certa, ma soltanto il riferimento alle future riunioni dei citati comitati;
se per i magistrati è già previsto che le loro auto da scortare siano fornite dal Ministero della giustizia da cui dipendono, da adesso lo stesso criterio dovrà essere seguito per gli altri dipendenti della pubblica amministrazione;
non vi è chiarimento su quanto debba avvenire, invece, per scortati non dipendenti pubblici, come giornalisti o sindacalisti;
risulta, quindi, che, a pochi giorni dall'arrivo della circolare, sul documento non ci sia interpretazione univoca -:
se non ritenga opportuno fornire elementi sui contenuti e sulle modalità di applicazione del servizio di scorta ai terzi e quarti livelli di protezione. (3-02014)