ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01974

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 560 del 14/12/2011
Firmatari
Primo firmatario: LO PRESTI ANTONINO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 13/12/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRIGUGLIO CARMELO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 13/12/2011
GRANATA BENEDETTO FABIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 13/12/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 13/12/2011
Stato iter:
14/12/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/12/2011
Resoconto LO PRESTI ANTONINO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 14/12/2011
Resoconto PASSERA CORRADO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 14/12/2011
Resoconto LO PRESTI ANTONINO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/12/2011

SVOLTO IL 14/12/2011

CONCLUSO IL 14/12/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01974
presentata da
ANTONINO LO PRESTI
mercoledì 14 dicembre 2011, seduta n.560

LO PRESTI, BRIGUGLIO e GRANATA. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

il gruppo Ferrovie dello Stato italiane spa - dopo la soppressione, a seguito del nuovo piano industriale 2011-2015, di otto treni a lunga percorrenza, sedici tra intercity ed espressi, la chiusura delle officine di manutenzione di Messina, Siracusa, Palermo, della sala operativa di Palermo e di tutti gli uffici collegati, la soppressione delle navi che traghettano i treni nello Stretto di Messina - persevera nella progressiva eliminazione dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia;

nel 2005 i treni circolanti da Nord a Sud, e viceversa, erano 56, ridotti poi a 26 ed oggi ancora a 10;

inoltre, questi 10 convogli ferroviari arresteranno la loro corsa a Roma, eliminando di fatto i collegamenti con Torino, Milano e Venezia;

ed ancora, la composizione dei treni in oggetto verrà decurtata del 20 per cento, con i treni da Siracusa che avranno solo 4 carrozze, a fronte delle attuali 6, e costringendo, inoltre, i cittadini di Agrigento a dover utilizzare i pullman per raggiungere la capitale;

a fronte delle dichiarazioni d'intenti dell'amministratore delegato Mauro Moretti, che ha manifestato la volontà di potenziare i collegamenti sul ferrato anche nelle regioni del Mezzogiorno d'Italia, Ferrovie dello Stato italiane spa continua a discriminare il Meridione, gestendo il servizio dei trasporti con una concentrazione degli investimenti solo nella aree del Paese considerate più produttive;

all'alta velocità del Nord si contrappone un trasporto siciliano in totale stato di abbandono; la Sicilia, di fatto, viene estromessa dal sistema-Paese, acuendo così l'immagine di un Paese a «due velocità»;

non può certo sfuggire come la conseguenza più drammatica sarà, e già è, un drastico taglio di posti di lavoro, diretto e indiretto, in un contesto come quello siciliano, già pesantemente provato dall'attuale crisi economica;

nonostante la costante denuncia sul punto dei sindacati e le numerose spontanee manifestazioni di protesta da parte dei dipendenti di Ferrovie dello Stato italiane spa e della cittadinanza messinese, non è stata possibile una seria e proficua interlocuzione con il gruppo Ferrovie dello Stato italiane spa, ma, cosa ancor più grave, il Governo sul punto è stato, ad avviso degli interroganti, totalmente assente e disinteressato -:

quali iniziative il Governo intenda porre in essere per garantire i collegamenti ferroviari con il Mezzogiorno d'Italia ed in particolare con la Sicilia, anche tutelando così i livelli occupazionali gravemente compromessi a seguito delle decisioni unilaterali di Ferrovie dello Stato italiane spa. (3-01974)