REALACCI, FRANCESCHINI, MARAN, BOCCIA, QUARTIANI, GIACHETTI, MARIANI, BENAMATI, BOCCI, BRAGA, BRATTI, ESPOSITO, GINOBLE, IANNUZZI, MARANTELLI, MARGIOTTA, MORASSUT, MOTTA, VIOLA e DAL MORO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
nella crisi economica grave e prolungata che l'Italia sta vivendo, gli investimenti in edilizia di qualità, in risparmio energetico, fonti rinnovabili, innovazione, ricerca e in generale nella green economy rappresentano un importante volano per la ripresa dell'economia e rendono al tempo stesso l'Italia più rispettosa dell'ambiente, più competitiva e più vicina alle esigenze delle persone, delle comunità, dei territori;
il contenimento delle emissioni di anidride carbonica per ridurre il rischio di mutamenti climatici è una delle più grandi sfide che l'umanità ha davanti, nonché oggetto di discussione in questi giorni alla conferenza COP 17 in corso a Durban;
l'Italia ha già assunto in sede internazionale e, in particolare, a livello comunitario importanti e vincolanti impegni di riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell'ambito del programma detto «20-20-20»;
il sistema di agevolazione fiscale del 55 per cento ha fino ad oggi certamente riscosso un enorme successo, come dimostrano i dati del Cresme e dell'Enea. Il volume complessivo di interventi ad oggi è stato di 16,5 miliardi di euro, per un totale di 1,36 milioni di interventi. Sono stati attivati ogni anno oltre 50 mila posti di lavoro nei settori coinvolti, soprattutto piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'indotto: dalle fonti rinnovabili alla domotica, dagli infissi ai materiali avanzati. Si è, inoltre, favorita un'importante innovazione e una spinta di tutto il comparto verso la qualità. Si tratta, dunque, di una misura i cui benefici hanno sostanzialmente ripagato le mancate entrate determinate dallo sgravio fiscale;
il credito d'imposta del 55 per cento è uno dei successi più significativi della green economy nel nostro Paese ed ha al tempo stesso garantito importanti risparmi nelle emissioni di anidride carbonica, contribuendo ad alleggerire la bolletta energetica delle famiglie. Inoltre, grazie alle misure stanziate negli anni passati, l'Italia sta recuperando, con successo, il ritardo accumulato rispetto ad altri Paesi europei nel campo delle fonti rinnovabili, attivando anche un importante comparto economico;
si tratta, pertanto, di una delle misure anticicliche di gran lunga più importanti che sono state attivate negli ultimi anni. Secondo la sopra citata indagine Cresme-Enea, gli effetti complessivi sul bilancio del nostro Paese sono stati positivi;
come è stato più volte ribadito dai massimi esperti in materia, inclusi i tecnici del Dipartimento della protezione civile, gran parte del patrimonio edilizio italiano è di qualità scadente e lontano dagli standard antisismici indispensabili nel nostro Paese;
avviando immediatamente un piano straordinario di consolidamento e miglioramento sismico degli edifici pubblici e privati, non solo si potrebbe mettere in sicurezza gran parte della popolazione, ma si potrebbe rilanciare un'economia legata all'edilizia di qualità, attivare il sistema delle piccole e medie imprese e produrre anche un rilevante effetto sul terreno occupazionale;
l'VIII Commissione della Camera dei deputati sia nella XV che nella XVI legislatura si è occupata del tema, con pareri e atti, da ultimo con l'approvazione, nella seduta del 29 luglio 2010, del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sul mercato immobiliare in cui si ribadisce la bontà e l'importanza dello sgravio fiscale in efficienza energetica;
nel programma nazionale di riforma (che è parte integrante del documento di economia e finanza presentato alle Camere il 13 aprile 2011), in sede di indicazione delle priorità di azione per una economia eco-efficiente e per il rispetto degli impegni internazionali assunti dall'Italia in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, il Governo ha espressamente riconosciuto la «particolare efficacia della misura concernente le detrazioni fiscali del 55 per cento per la riqualificazione energetica degli edifici»;
nel cosiddetto allegato Kyoto al documento di economia e finanza (allegato VI - «Documento sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e sui relativi indirizzi») si legge testualmente che «al fine di porre il Paese su un giusto percorso emissivo rispetto agli obiettivi annuali di (riduzione delle emissioni di gas a effetto serra) per il periodo 2013-2020 si evidenzia la necessità di riconfermare e rifinanziare le azioni di cui all'allegato 1», fra le quali figura espressamente anche «l'incentiva zione del risparmio energetico negli edifici esistenti attraverso la detrazione fiscale del 55 per cento»;
più volte nella XVI legislatura, da ultimo con l'ordine del giorno 04612/121 del 14 settembre 2011, il Governo si è impegnato a dare stabilità al credito d'imposta per il miglioramento energetico degli edifici da estendersi anche all'adeguamento antisismico degli edifici -:
se il Ministro interrogato intenda adottare iniziative volte a dare stabilità al credito d'imposta del 55 per cento previsto per il miglioramento energetico degli edifici, per sostenere inoltre un importante settore della nostra economia, nonché per estendere le agevolazioni fiscali in questione anche agli interventi di consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente.
(3-01938)