ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01928

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 546 del 07/11/2011
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/06865
Abbinamenti
Atto 2/00836 abbinato in data 08/11/2011
Firmatari
Primo firmatario: MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 07/11/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/11/2011
PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/11/2011
GERMANA' ANTONINO SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 07/11/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 07/11/2011
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 08/11/2011
Stato iter:
08/11/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/11/2011
Resoconto BELCASTRO ELIO VITTORIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 08/11/2011
Resoconto MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/11/2011

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 08/11/2011

DISCUSSIONE IL 08/11/2011

SVOLTO IL 08/11/2011

CONCLUSO IL 08/11/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01928
presentata da
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO
lunedì 7 novembre 2011, seduta n.546

MARINELLO, VINCENZO ANTONIO FONTANA, PAGANO e GERMANÀ. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

le cellule staminali del cordone ombelicale sono in grado di combattere le malattie del sangue, poiché, essendo identiche a quelle del midollo osseo, possono essere utilizzate nei trapianti in pazienti affetti da leucemie ed altre malattie del sangue;

la caratteristica principale di queste cellule staminali è che in un trapianto il livello di compatibilità di cui queste cellule hanno bisogno è del 70 per cento a differenza di quelle trapiantate dal midollo osseo, le quali hanno bisogno di un livello i compatibilità di circa il 99 per cento;

la possibilità di effettuare trapianti con sangue cordonale ha indotto alla costituzione di vere e proprie «banche» dove vengono conservate le unità di sangue cordonale raccolte;

in Italia, le banche di sangue cordonale, istituite esclusivamente all'interno di strutture pubbliche, svolgono la loro attività in base a standard di qualità e di sicurezza definiti a livello nazionale ed internazionale;

la legge 21 ottobre 2005, n.219, ha previsto la predisposizione da parte del ministero della salute - con proprio decreto e previo accordo con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano - di un progetto per l'istituzione di una rete nazionale di banche per la conservazione di sangue da cordone ombelicale a fini di trapianto;

la rete nazionale italiana è attualmente composta da 18 banche, distribuite su tutto il territorio nazionale, già riconosciute idonee dalle regioni di appartenenza in base alle vigenti disposizioni in materia trasfusionale e all'accordo Stato-regioni del 10 luglio 2003, fatto salvo il regime autorizzativo e di accreditamento introdotto dal decreto legislativo 6 novembre 2007, n.191 per le banche di nuove istituzione;

la banca del sangue del cordone ombelicale situata presso il Servizio di medicina Trasfusionale dell'ex azienda ospedaliera «Ospedali Civili riuniti» Giovanni Paolo II di Sciacca, fa parte della rete italiana di banche per la conservazione del sangue del cordone ombelicale, coordinata a livello centrale dal Centro nazionale sangue in collaborazione con il Centro nazionale trapianti, per i rispettivi ambiti di competenza;

attualmente la banca del cordone ombelicale di Sciacca, assicura - con i 20.000 cordoni già raccolti - la varietà genetica che garantisce la massima compatibilità nella popolazione regionale;

aumentando il numero dei cordoni raccolti, pertanto, non cresce la probabilità di compatibilità per i malati in attesa di trapianto ma, al contrario cresce il numero dei cordoni con lo stesso codice genetico che non potranno essere ceduti;

la percentuale di doppioni nella banca di Sciacca si attesta, con i dati relativi alle unità già tipizzate, intorno all'8 per cento ed è facile prevedere che tale percentuale raggiungerà il 15-18 per cento una volta tipizzati tutti i cordoni già raccolti;

la crescita del numero dei doppioni non solo non si traduce nell'aumento per i pazienti delle probabilità di trovare, tra i nuovi, quello compatibile, ma rappresenta - altresì - un costo non indifferente per l'azienda in quanto la loro conservazione richiede gran di quantità di azoto liquido;

la cessione dei cordoni tipizzati, invece, risulta assai più vantaggiosa, sia dal punto di vista economico che da quello - ben più importante - medico, in quanto dà il 62 per cento di possibilità di guarire ai bambini affetti da gravi malattie ematologiche che - in assenza di trapianto - sarebbero condannati a morte sicura;

nell'ultimo anno la banca del sangue cordonale di Sciacca ha ceduto ai bambini di tutto il mondo un cordone al mese e la cessione può raddoppiare una volta che tutti i cordoni saranno tipizzati;

la presenza dei doppioni nelle banche del sangue del cordone ombelicale è un limite per la struttura di Sciacca così come non è utile la raccolta indiscriminata fatta quotidianamente per aumentare il numero delle unità (il cui costo è di 1 milione di euro all'anno), mentre deve aumentare la raccolta delle unità dedicate;

le 20.000 unità criopreservate fanno della banca del cordone ombelicale di Sciacca un fiore all'occhiello della sanità regionale e nazionale nonché un polo di eccellenza in Europa e nel mondo alla pari con la struttura di New York -:

quali tempestive iniziative, anche di natura economica, intenda adottare - nell'ambito delle proprie competenze e nel rispetto delle competenze attribuite alle regioni dalla legislazione vigente - al fine di incentivare in tutte le banche appartenenti alla rete nazionale per la conservazione di sangue da cordone ombelicale, ed in particolare nella struttura di Sciacca, la cessione delle unità tipizzate, la tipizzazione delle unità di cui non si conosce il codice genetico e la raccolta delle unità dedicate;

anche in considerazione della rilevanza nazionale della banca del cordone ombelicale di Sciacca, quali siano le azioni di competenza intraprese per la salvaguardia delle attività di detta struttura.
(3-01928)