ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01772

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 507 del 26/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: PROIETTI COSIMI FRANCESCO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 26/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 26/07/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 26/07/2011
Stato iter:
27/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/07/2011
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 27/07/2011
Resoconto MATTEOLI ALTERO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 27/07/2011
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/07/2011

SVOLTO IL 27/07/2011

CONCLUSO IL 27/07/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01772
presentata da
FRANCESCO PROIETTI COSIMI
martedì 26 luglio 2011, seduta n.507

PROIETTI COSIMI e DI BIAGIO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

la manovra di stabilizzazione finanziaria varata dal Governo con il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha previsto l'introduzione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta di Anas spa;

il comma 1 dell'articolo 15 del provvedimento, così come modificato dall'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 5 agosto 2010, n. 125, ha demandato ad un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, la fissazione dei criteri e delle modalità per l'applicazione entro il 30 aprile 2011 del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta Anas spa in relazione ai costi di investimento e di manutenzione straordinaria, oltre che a quelli relativi alla gestione, nonché l'elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio;

il comma 2 del citato articolo ha previsto una fase transitoria decorrente dal primo giorno del secondo mese successivo a quello di entrata in vigore del presente decreto e fino alla data di applicazione dei pedaggi di cui al comma 1, comunque non oltre il 31 dicembre 2011, Anas spa è autorizzata ad applicare una maggiorazione tariffaria forfettaria di un euro per le classi di pedaggio A e B e di due euro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5, presso le stazioni di esazione delle autostrade a pedaggio assentite in concessione che si interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta Anas spa;

tra le tratte autostradali ed i raccordi da sottoporre a pedaggiamento, che hanno avuto una prima individuazione con l'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 giugno 2010, figura la tratta A-90, grande raccordo anulare di Roma;

il predetto decreto-legge è stato oggetto di ricorsi al giudice amministrativo che ha accolto le domande di sospensione cautelare, affermando che sembra fondato il motivo di ricorso circa la necessità che il pedaggio sia riscosso per l'effettiva percorrenza delle infrastrutture autostradali gestite da Anas spa e non mediante una stima della loro utilizzazione basata sul fatto che si attraversa una stazione di esazione di autostrade in concessione che si interconnette con un'autostrada in gestione Anas spa;

il termine del 30 aprile 2011 è ampiamente scaduto e non risulta ancora emanato il citato decreto che rende applicabili i pedaggi ai fini dell'attuazione delle sopra citate norme, come confermato anche dal presidente di Anas spa, Pietro Ciucci, a margine di una audizione presso la Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati;

a fronte di tale vuoto normativo e alla luce, altresì, della generale situazione di incertezza, determinatasi a seguito dell'intervento del giudice amministrativo, si susseguono contrastanti dichiarazioni da parte di chi, invece, dovrebbe fornire, in maniera inequivocabile, elementi di chiarezza, nel rispetto dei diritti degli utenti e, in generale, dei cittadini;

nonostante il Sottosegretario per l'economia e le finanze, Alberto Giorgetti, abbia accolto in aula alcuni ordini del giorno al «decreto sviluppo» che escludono nuovi pedaggi per le tratte a diretta gestione Anas spa, il Vice Ministro Castelli nel mese di giugno 2011 ha ribadito l'intenzione del Governo di procedere con un decreto per il pedaggiamento del grande raccordo anulare di Roma e altre strade, facendo così riaccendere le polemiche;

immediate sono state le reazioni del presidente della provincia di Roma, del sindaco, Gianni Alemanno, che a suo tempo non aveva nascosto la sua contrarietà, dichiarando polemicamente di essere pronto a sfondare il casello con la sua auto, per difendere i cittadini dall'«ingiusta tassa», e del presidente della regione Lazio, che ha promesso «iniziative volte a bloccare un balzello fortemente penalizzante per i pendolari» ed ha affermato che «la regione è disponibile a farsi carico delle spese di manutenzione del Gra, pur di non introdurre il pedaggio»;

a fronte delle rassicurazioni iniziali, il Ministro interrogato, nel corso della recente audizione in Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni alla Camera dei deputati, ha confermato che il pagamento del pedaggio sul grande raccordo anulare di Roma è previsto da una legge che certo non si può disattendere, nonostante fossero state approvate delle mozioni, e che, dunque, nessun intervento, da parte di regione o comune, potrà superare quanto espressamente stabilito;

ha, inoltre, precisato, che «chi entra e chi esce non pagherà mai anche se faremo il decreto sui pedaggi» e, in riferimento alla questione dei residenti, ha affermato «non lo posso dire perché l'Europa non lo consentirebbe perché sarebbe considerato un aiuto di Stato»;

il Ministro interrogato, nella seduta delle interrogazioni a risposta immediata in Assemblea del 16 marzo 2011, aveva assicurato: «Il Governo sta studiando forme di agevolazione e di esenzione tariffaria a favore degli utenti abituali»;

è quanto mai doveroso, nel rispetto dei tanti cittadini che quotidianamente utilizzano il grande raccordo anulare, anche per spostamenti urbani, fugare ogni dubbio e fornire, in modo chiaro, elementi di certezza in merito alla oramai annosa questione dell'introduzione di pedaggi -:

se il Governo abbia intenzione di procedere con l'introduzione del pedaggio sul grande raccordo anulare di Roma, e nell'eventualità con quali tempi e modalità di riscossione, e, in particolare, se saranno effettivamente previste, compatibilmente con la normativa, anche europea, forme di esenzione - totale o parziale - dal pagamento, per determinate categorie di utenti, quali, ad esempio, cittadini residenti e imprese presenti sul territorio.(3-01772)