ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01731

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 495 del 05/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 05/07/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/07/2011
Stato iter:
06/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/07/2011
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 06/07/2011
Resoconto ROTONDI GIANFRANCO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI GOVERNO)
 
REPLICA 06/07/2011
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/07/2011

SVOLTO IL 06/07/2011

CONCLUSO IL 06/07/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01731
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 5 luglio 2011, seduta n.495

BARBATO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

si apprende da un articolo pubblicato su Milano Finanza il 19 aprile 2011 e intitolato «Bufera poker online, faro in Italia», che tre delle maggiori società di poker online al mondo sono state chiuse a seguito di un'operazione condotta dall'Fbi, in stretta collaborazione con il procuratore di New York, Preet Bahrara;

le accuse mosse dai federali contro le società di cui sopra - Pokerstars, Full tilt poker e Absolute poker - sono nello specifico: violazione della legge che vieta il poker online negli Stati Uniti, raccolta illegale di scommesse, frode bancaria e riciclaggio di denaro;

tre cittadini americani, John Campos, Chad Elie e Bradley Franzen, sono finiti in carcere; per altri otto, residenti fuori dagli Stati Uniti, sono stati, invece, emessi mandati di cattura internazionali. Tra questi ultimi, spicca il nome dell'ex manager dell'Ibm, Isai Scheinberg, divenuto successivamente fondatore della società Pokerstars, marchio con cui opera la Reel international ltd con sede nell'Isola di Man, della quale egli è a tutt'oggi il principale azionista con il 75 per cento della quota azionaria;

si legge nello stesso articolo che le transazioni di denaro con i giocatori americani avvenivano attraverso la simulazione di compravendite di altri beni, quali gioielli, giocattoli o quant'altro. Successivamente, le tre società parteciparono alla «ricapitalizzazione di piccole banche locali in difficoltà finanziarie, ottenendo in cambio un trattamento di favore in merito alle transazioni con i giocatori»;

sempre secondo l'accusa, a seguito di queste manovre illecite, sarebbero transitati sul conto delle tre società circa 3 miliardi di dollari, denaro che poi sarebbe stato successivamente ripulito in mercati dove le stesse possono operare alla luce del sole, mercati tra i quali spicca per l'appunto l'Italia;

secondo dati Agicos, Pokerstars avrebbe raccolto nella nostra nazione 61 milioni di euro nel primo trimestre del 2011, risultando così il secondo operatore di poker online in Italia e raggiungendo una quota di mercato del 23 per cento;

si apprende ancora da un articolo del Il Sole 24 ore del 13 giugno 2011 intitolato «Pressante, eccitante, imprevedibile. E se il poker online fosse anche criminale?», che grazie alla sua sede nel paradiso fiscale dell'Isola di Man, la Reel international ltd è riuscita a non pagare l'iva su una serie di spese sostenute, come quelle pubblicitarie, in quanto società extracomunitaria, vantaggio che essa avrebbe mantenuto solo fino al 6 settembre 2010, data in cui è stata registrata la Reel Italy ltd con sede nell'isola di Malta. Sempre Il Sole 24 ore fa, tuttavia, presente che: «delle sue 1.165 azioni, 1.164 sono comunque della Reel di Man»;

la stessa Milano Finanza riporta, inoltre, in un recente articolo del 18 giugno 2011, che in seguito ad un esposto del Sistel - il sindacato italiano di imprese di scommesse telematiche, che riunisce al suo interno oltre sessanta concessionari - sono state avviate delle indagini dalla Guardia di finanza, dall'Uif (Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia) e dal comitato antiriciclaggio del Ministero dell'economia e delle finanze, a carico della sopra citata Pokerstars;

per il Sistel si pone, dunque, il problema dell'individuazione dell'effettivo beneficiario dei proventi derivanti dall'esercizio della concessione italiana da parte della Reel Italy ltd di Malta, che ad ogni evidenza è individuabile nei soci di maggioranza della Reel international ltd;

stando a quanto dichiarato nell'esposto, in cui si fa chiaro riferimento all'articolo 2, comma 2, del «testo unico antiriciclaggio» (decreto legislativo n. 231 del 2007), il quale precisa che «il riciclaggio è considerato tale anche se le attività che hanno generato i beni da riciclare si sono svolte nel territorio di un altro Stato comunitario o di un Paese terzo», si evince che, qualora si dovesse scoprire che dietro la società vi siano i medesimi soggetti coinvolti nell'indagine americana, allora i Monopoli di Stato dovrebbero immediatamente revocare l'autorizzazione alla raccolta di scommesse;

tuttavia, Guardia di finanza e Unità di informazione finanziaria sembrano concentrare le loro indagini più sui rapporti di Pokerstars con gli intermediari finanziari, per capire se siano coinvolte banche italiane e se queste abbiano proceduto alla verifica dell'adeguatezza del cliente, che non per verificare l'identità delle persone presenti dietro la stessa società che ha ottenuto la concessione italiana;

per quanto, invece, concerne le altre due società di poker online, la Full tilt e la Absolute poker, non ancora presenti sul mercato italiano, l'interrogante, dopo aver preso personalmente visione dei tre siti fulltiltone.com, fulltiltpokeritalia.it e fulltiltitaly.it, si è accertato della non accessibilità di questi medesimi e può affermare con sicurezza che la Full tilt ha già avanzato formale richiesta presso i Monopoli di Stato per ottenere il rilascio di due delle 200 licenze assegnate dal Governo per la raccolta di scommesse online -:

in che modo, alla luce dei fatti esposti in premessa, i Monopoli di Stato intendano intervenire per accertare la reale natura delle società Full tilt e Absolute poker, e prevenirne l'avvio di un'eventuale attività illecita in Italia, e quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di chiarire l'identità delle persone che si muovono dietro la società italiana Pokerstars, gestita dalla Reel Italy ltd con sede a Malta.(3-01731)