ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01717

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 492 del 28/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: PISICCHIO PINO
Gruppo: MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Data firma: 28/06/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Attuale delegato a rispondere: RAPPORTI CON IL PARLAMENTO delegato in data 28/06/2011
Stato iter:
29/06/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/06/2011
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 29/06/2011
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 29/06/2011
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/06/2011

SVOLTO IL 29/06/2011

CONCLUSO IL 29/06/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01717
presentata da
PINO PISICCHIO
martedì 28 giugno 2011, seduta n.492

PISICCHIO. -
Al Ministro per i rapporti con il Parlamento.
- Per sapere - premesso che:

da sette mesi e 20 giorni, dal 17 novembre del 2010, data in cui il Ministro Ronchi rassegnò le sue dimissioni, l'Italia è senza Ministro per le politiche europee;

nel corso di questi lunghi mesi si sono verificati eventi internazionali di decisiva importanza, suscettibili di provocare effetti rilevantissimi sul piano politico, sociale, energetico, economico in Europa e, naturalmente, in Italia, come la crisi libica, il disastro nucleare in Giappone e la straordinaria pressione dei flussi immigratori sulle coste italiane provenienti dal Maghreb, senza che il Governo riuscisse a garantire il necessario presidio rappresentato dal dicastero che ebbe come primo Ministro della sua storia il senatore Andreotti nel 1987;

la quasi totalità delle politiche legislative del Governo centrale e dei governi regionali è ormai legata all'Unione europea, circostanza questa che concorre a conferire al dicastero una valenza strategica nell'ambito del Governo;

la perdurante vacatio del Ministro per le politiche europee - che con i suoi 200 giorni ha superato di gran lunga, nella niente affatto commendevole gara dei ministeri privi di Ministro, i 153 giorni registrati dalle dimissioni di Scajola alla nomina di Romani a Ministro dello sviluppo economico nell'autunno del 2010 - incrocia, peraltro, una situazione di preoccupante, e forse conseguente, perdita di peso dell'Italia nelle istituzioni europee;

a parte la recente felicissima eccezione di Mario Draghi al vertice della Banca centrale europea, eccezione intrisa di un riconosciuto intuitu personae, per il resto appare preoccupante la residualità del nostro Paese in Europa: l'assenza dai top level è pericolosamente riscontrata sia in sede politica, con l'assenza dell'Italia dai vertici dei gruppi parlamentari, sia in sede istituzionale, con la residualità nella gestione dei portafogli importanti della Commissione europea, come quello dell'energia in capo alla Germania, del mercato interno (Francia), della concorrenza (Spagna), dell'Alto rappresentante della politica estera (Gran Bretagna), mentre tra i 29 capi delegazione dell'Unione europea all'estero, all'Italia sono toccate l'Albania e l'Uganda -:

se non si ritenga urgente intervenire con la nomina di un nuovo Ministro per le politiche europee, oltre che per la indifferibile necessità di svolgimento di ogni utile attività connessa alla sua rilevantissima funzione, anche per contrastare con un'incisiva presenza politica in sede comunitaria un innegabile processo di marginalizzazione che sembra toccare all'Italia, uno dei quattro maggiori Paesi europei e tra i fondatori dell'Europa. (3-01717)