ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01695

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 482 del 07/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: DI BIAGIO ALDO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 07/06/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/06/2011
Stato iter:
08/06/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/06/2011
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 08/06/2011
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 08/06/2011
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/06/2011

SVOLTO IL 08/06/2011

CONCLUSO IL 08/06/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01695
presentata da
ALDO DI BIAGIO
martedì 7 giugno 2011, seduta n.482

DI BIAGIO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

ai sensi della normativa vigente anche gli italiani residenti all'estero ed iscritti all'Anagrafe degli italiani all'estero (Aire), nonché particolari categorie di italiani temporaneamente all'estero, come disposto dall'articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 37 del 2011, possono partecipare alle consultazioni referendarie indette in Italia il 12 e il 13 giugno 2011, esprimendo il proprio voto per corrispondenza;

entro il 25 maggio 2011 ciascun consolato italiano di riferimento ha inviato a ciascuno degli elettori sopra indicati, presso il domicilio, il plico elettorale contenente le schede e le istruzioni sulle modalità di voto;

stando alla normativa di riferimento, le schede votate dagli italiani residenti all'estero pervenute ai consolati entro le ore 16 del 9 giugno 2011 verranno poi trasmesse in Italia, dove avrà luogo lo scrutinio a cura dell'ufficio centrale per la circoscrizione estero, istituito presso la corte di appello di Roma;

in virtù delle criticità sorte in merito all'opportunità di sottoporre o meno il quesito n. 3 del pacchetto referendario, in seguito all'approvazione del cosiddetto decreto-legge omnibus (decreto-legge n. 34 del 2011), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 75 del 2011, in data 1o giugno 2011 l'ufficio elettorale della Corte di Cassazione ha stabilito che le modifiche apportate dal Governo alle norme sul nucleare non precludono la celebrazione della consultazione popolare;

nello specifico, la Corte di Cassazione ha accolto una specifica istanza secondo la quale sarebbe stato opportuno trasferire i quesiti referendari sulle nuove norme relative al nucleare contenute nel decreto-legge n. 34 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 75 del 2011, con la conseguenza che la richiesta di abrogazione riguarderà le nuove norme sulla produzione di energia nucleare contenute nel provvedimento, in particolare all'articolo 5, commi 1 e 8, della citata legge;

la sopra indicata riformulazione, sebbene si configuri come meramente formale, comporta inevitabilmente la ristampa delle schede apportanti il quesito n. 3 sottoposto ai cittadini italiani in patria il 12 e 13 giugno 2011;

come indicato in premessa, i cittadini italiani oltre confine hanno avuto modo già di esprimersi sul medesimo quesito, così come originariamente formulato, e l'ipotesi di riformulazione decretata dalla Corte di Cassazione, che imporrebbe la ristampa delle schede anche per le consultazioni oltre confine, non potrebbe avere luogo essendo i tempi piuttosto ristretti;

l'attuale impasse operativa e la conseguente configurazione dei voti già espressi dai circa 4 milioni di italiani residenti oltre confine potrebbero inevitabilmente compromettere la validità delle stesse preferenze già espresse e depositate presso le sedi consolari coinvolte;

in data 1o giugno 2011 il Ministero degli affari esteri ha comunicato alla rete diplomatico-consolare che - in attesa di direttive dal Ministero dell'interno - il procedimento finora rimane invariato, pertanto l'elettore che non abbia ancora votato, qualora interessato, può esprimere il proprio voto anche sul quesito relativo all'energia nucleare;

alle criticità sopra indicate, vanno ad aggiungersi refusi di natura amministrativa che stanno coinvolgendo la gestione dei plichi elettorali: infatti, a causa di errori di archivio molte schede sono state inviate alle donne italiane residenti oltre confine ed iscritte all'Anagrafe degli italiani all'estero indicando però il loro cognome da nubili, con la conseguenza che ad oggi sono migliaia i plichi mai recapitati o ritornati presso i consolati, in considerazione del fatto che in Paesi, come Germania, Belgio e Australia, le donne coniugate assumono il cognome del marito e, dunque, il domicilio indicato sui plichi non coincide con il nominativo corrispondente;

la riformulazione del quesito sul nucleare all'estero, che sarebbe impensabile visti i tempi, unita al problema dei plichi mai recapitati, rischia non solo di pregiudicare un diritto imprescindibile per i nostri connazionali, ma anche di inficiare il risultato referendario, compromettendo il raggiungimento del quorum;

sarebbe auspicabile, in ragione del carattere straordinario di quanto verificatosi in questi giorni sul versante della gestione del terzo quesito referendario, che venisse mantenuta - per ragioni di opportunità e di praticità - la formulazione originaria almeno oltre confine, al fine di esorcizzare ogni possibile invalidamento delle legittime preferenze espresse dai nostri connazionali oltre confine -:

quali iniziative a carattere urgente si intendano predisporre al fine di garantire la legittima espressione del diritto di voto in capo ai nostri connazionali nell'ambito delle consultazioni referendarie di cui in premessa, eventualmente attraverso la salvaguardia delle preferenze già espresse e la rettifica degli errori di procedura maturati nelle dinamiche di trasmissione dei plichi elettorali presso i domicili dei connazionali residenti oltre confine. (3-01695)