ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01692

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 482 del 07/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: REGUZZONI MARCO GIOVANNI
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 07/06/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
DUSSIN LUCIANO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
ALESSANDRI ANGELO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
ALLASIA STEFANO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
BONINO GUIDO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
CAVALLOTTO DAVIDE LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
CHIAPPORI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
DAL LAGO MANUELA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
D'AMICO CLAUDIO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
DESIDERATI MARCO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
DI VIZIA GIAN CARLO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
FOLLEGOT FULVIO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
ISIDORI ERALDO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
MAGGIONI MARCO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
MOLGORA DANIELE LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
PIROVANO ETTORE LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
RONDINI MARCO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
TOGNI RENATO WALTER LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
VANALLI PIERGUIDO LEGA NORD PADANIA 07/06/2011
VOLPI RAFFAELE LEGA NORD PADANIA 07/06/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 07/06/2011
Stato iter:
08/06/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/06/2011
Resoconto BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA
 
RISPOSTA GOVERNO 08/06/2011
Resoconto ROMANI PAOLO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 08/06/2011
Resoconto BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/06/2011

SVOLTO IL 08/06/2011

CONCLUSO IL 08/06/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01692
presentata da
MARCO GIOVANNI REGUZZONI
martedì 7 giugno 2011, seduta n.482

REGUZZONI, LUSSANA, LUCIANO DUSSIN, FOGLIATO, MONTAGNOLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CAVALLOTTO, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, DAL LAGO, D'AMICO, DESIDERATI, DI VIZIA, DOZZO, GUIDO DUSSIN, FAVA, FEDRIGA, FOLLEGOT, FORCOLIN, FUGATTI, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, ISIDORI, LANZARIN, MAGGIONI, MOLGORA, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, PIROVANO, POLLEDRI, RAINIERI, RIVOLTA, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

negli ultimi giorni si sono verificati in tutto il territorio italiano, con preoccupante insistenza, gravissimi disservizi postali imputabili a problemi di software, che hanno causato notevoli disagi alla cittadinanza e provocato le accese rimostranze di tutti quei cittadini che non hanno visto tutelata la garanzia di uno dei servizi pubblici essenziali, come quello postale;

il sistema informatico, introdotto il 1o giugno 2011, ha manifestato da subito gravi problemi ed ha reso impossibile adempiere alle normali operazioni postali, come ritirare le pensioni, spedire e ricevere raccomandate urgenti, pagare bollettini e multe nei termini di scadenza, causando, quindi, danni anche economici ai cittadini;

sul sito di Poste italiane si legge che la società ha una «visione strategica, accompagnata da un programma di investimenti per tecnologie, infrastrutture e formazione, che ha permesso all'azienda di elevare in breve tempo e in maniera significativa gli standard di efficienza, di aumentare ulteriormente il grado di professionalità dei propri addetti, di riqualificare gli uffici postali, di incontrare il crescente apprezzamento dei clienti e di chiudere i bilanci in utile»;

le interminabili code di utenti negli uffici postali e l'inaccettabile paralisi del sistema informatico di questi giorni hanno reso evidente, nei fatti, che la società Poste italiane non riesce a conseguire gli obiettivi di qualità espressi con chiarezza nel contratto di programma stipulato con il Ministero dello sviluppo economico e pubblicati sul sito internet della società;

negli ultimi anni la società Poste italiane spa ha avviato un processo di razionalizzazione degli uffici postali, procedendo sia alla chiusura, sia alla riduzione degli orari di apertura degli stessi in diverse aree del territorio nazionale, aggravando così le difficoltà nella gestione operativa degli uffici e generando una diminuzione della qualità del servizio fornito alla clientela;

molti uffici dei piccoli centri, soprattutto montani, rispettano orari significativamente ridotti, aprendo solo alcuni giorni a settimana e solo per alcune ore, provocando, quindi, già nella situazione attuale, gravi disfunzioni nell'offerta del servizio ai cittadini delle piccole frazioni per le quali gli uffici postali rappresentano uno dei pochi servizi pubblici essenziali;

la chiusura degli uffici postali si traduce, inevitabilmente, in enormi disagi, soprattutto per i residenti anziani, che costituiscono la maggioranza della popolazione dei piccoli comuni e che, non avendo in molti casi né sostegno familiare, né trasporto pubblico, si trovano a non poter usufruire con la dovuta comodità di servizi essenziali, quali il pagamento delle bollette o la riscossione della pensione, e sono costretti a frequenti e difficili spostamenti;

il decreto legislativo n. 261 del 1999, adottato in attuazione della direttiva 97/67/CE, che stabilisce regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio, riconosce carattere di attività di preminente interesse generale alla fornitura dei servizi postali, nonché alla realizzazione ed all'esercizio della rete postale pubblica;
le Poste italiane spa sono una società di proprietà del Ministero dell'economia e delle finanze, che ha ricevuto quest'anno dallo Stato circa 300 milioni di euro, al fine di assicurare la fornitura su tutto il territorio nazionale delle prestazioni comprese nel servizio universale, pena una multa fino a 1.500.000 euro, come previsto dall'articolo 13 dell'attuale contratto di programma -:

quali iniziative, per quanto di sua competenza, il Ministro interrogato intenda adottare presso la società Poste italiane spa, affinché venga garantito, come previsto dal decreto-legge 1o dicembre 1993, n. 487, il rispetto degli obblighi assunti con la sottoscrizione del contratto di programma relativamente alle obbligazioni e alle responsabilità dell'ente in ordine ai livelli di qualità dei servizi e al soddisfacimento delle esigenze degli utenti, anche rivalutando le decisioni unilaterali della società di chiudere molti uffici postali dei piccoli comuni, e quali azioni intenda intraprendere nei confronti di Poste italiane in seguito ai gravi disservizi postali verificatisi in questi giorni su tutto il territorio nazionale, anche valutando la possibilità di partecipare ad un tavolo di conciliazione fra la società e gli utenti danneggiati, affinché si preveda un risarcimento, a carico di Poste italiane, per i cittadini che hanno subito danni economici, oltre a non veder garantito il proprio diritto ad usufruire di un servizio di preminente interesse generale, come stabilito dal decreto legislativo n. 261 del 1999. (3-01692)