ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01671

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 477 del 24/05/2011
Firmatari
Primo firmatario: PORFIDIA AMERICO
Gruppo: INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Data firma: 24/05/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 24/05/2011
Stato iter:
25/05/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/05/2011
Resoconto PORFIDIA AMERICO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
 
RISPOSTA GOVERNO 25/05/2011
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 25/05/2011
Resoconto PORFIDIA AMERICO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/05/2011

SVOLTO IL 25/05/2011

CONCLUSO IL 25/05/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01671
presentata da
AMERICO PORFIDIA
martedì 24 maggio 2011, seduta n.477

PORFIDIA. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
l'area dei Regi Lagni è un bacino di circa 1.095 chilometri quadrati tra le province di Napoli e Caserta. Si tratta di un vasto reticolo di canali rettilinei, perlopiù artificiali, il cui bacino si estende attraversando le province di Caserta, Napoli e Benevento e 99 comuni, per un numero di abitanti equivalenti (sia d'ambito civile che industriale) pari a circa 2.796.360;

classificati dal decreto legislativo n. 152 del 1999 come corpo idrico artificiale, i Regi Lagni raccolgono acque piovane e sorgive convogliandole dalla pianura a nord di Napoli per oltre 56 chilometri da Nola verso Acerra, Brusciano, Pomigliano d'Arco, Afragola e, quindi, al mare, tra la foce del Volturno ed il lago di Patria, estendendosi lungo 110 mila ettari pianeggianti dalle grandi qualità agrarie delimitati a nord-ovest dal litorale domizio e dal bacino del Volturno, a sud-est dall'area casertano-nolana e a sud-ovest dai Campi Flegrei;

i Regi Lagni sono frutto di un'opera di canalizzazione e bonifica avviata dal vice regno spagnolo nel 1610 per porre fine ad un problema che da secoli attanagliava la Campania Felix: le frequenti inondazioni del fiume Clanio che tormentavano le popolazioni locali e impedivano lo sviluppo urbanistico sin dall'epoca pre-romana;

lungo il canale principale dei Regi Lagni, oltre sessanta chilometri di percorso, ci sono centinaia di aziende zootecniche, impianti industriali, megastore commerciali e officine meccaniche;

producono mozzarella, conserve, detersivi, abbigliamento e il più delle volte immettono gli scarti di lavorazione direttamente nel canalone, saltando le griglie e le paratie. Ciò che arriva a mare, transitando per le vasche di depurazione, è una mistura incontrollata e velenosa, molto più pericolosa di quanto fosse in partenza, responsabile di un disastro ambientale di grandi proporzioni. Senza giri di parole i Regi Lagni sono oggi delle vere e proprie discariche a cielo aperto, in collegamento con i pozzi utilizzati per irrigare i vicini campi, che convogliano a mare diventando una delle principali fonti di inquinamento del litorale Domitio;

l'immagine ricorrente del bufalotto gonfio, sulla spiaggia di Castelvolturno, vale più di cento analisi chimiche e batteriologiche. È arrivato lì, sul tratto di arenile compreso tra la foce dei Regi Lagni e la Cittadella, seguendo il corso delle acque luride, una sorta di bara liquida di animali improduttivi e di carcasse, di lattine di alluminio e bottiglie di plastica, di escrementi allo stato semi-solido e di veleni industriali. Attorno, centinaia di ettari di terreno, che un tempo era fertilissimo, e che oggi si stanno trasformando in masse tumorali vegetali che uccidono la vegetazione, le colture, i frutteti;

nell'area sono presenti diversi depuratori, ma sovrastati dal materiale di scarico non rendono da tempo il risultato voluto versando in uno stato di abbandono e divenendo essi stessi parte dell'immenso rifiuto industriale da smaltire -:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza della problematica sovraesposta e quali iniziative di competenza intenda assumere per rimediare a tale stato di degrado in vista di un'opera di generale bonifica dell'area, opera che, oltre ad un risultato sul piano ambientale, paesaggistico e sanitario, potrebbe fare da volano per diverse aziende e contribuire ad innalzare il livello di occupazione locale, oggi ai suoi minimi storici. (3-01671)