ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01556

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 454 del 29/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: VOLONTE' LUCA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 29/03/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANTINI PIERLUIGI UNIONE DI CENTRO 29/03/2011
PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO 29/03/2011
MARCAZZAN PIETRO UNIONE DI CENTRO 29/03/2011
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO 29/03/2011
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 29/03/2011
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 29/03/2011
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 29/03/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 29/03/2011
Stato iter:
30/03/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/03/2011
Resoconto VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 30/03/2011
Resoconto ROTONDI GIANFRANCO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI GOVERNO)
 
REPLICA 30/03/2011
Resoconto VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/03/2011

SVOLTO IL 30/03/2011

CONCLUSO IL 30/03/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01556
presentata da
LUCA VOLONTE'
martedì 29 marzo 2011, seduta n.454

VOLONTÈ, MANTINI, PEZZOTTA, MARCAZZAN, GALLETTI, CICCANTI, COMPAGNON e NARO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
il 31 marzo 2008 veniva conferita alla città di Milano l'organizzazione dell'Esposizione universale del 2015, a scapito della città turca di Smirne;

a distanza di tre anni la realizzazione del progetto per l'Expo 2015 segna decisamente il passo e non risultano acquistati neanche i terreni su cui tenere l'evento;

si tratta di più di un milione di metri quadri di terreni incolti, di cui oltre la metà di proprietà della Fondazione Fiera di Milano, per un quarto del gruppo Cabassi e la restante parte in mano a Poste italiane e ai comuni di Milano e Rho;

oltre ai terreni, più volte è stata segnalata la mancanza di risorse necessarie per allestire il sito e per sostenere i costi dell'organizzazione;

il budget di spesa per l'organizzazione dell'evento si aggirerebbe intorno ai 1,7 miliardi di euro, di cui circa la metà a carico dello Stato, ma le maggiori difficoltà le stanno incontrando gli enti locali che non sembrano in grado di sostenere le spese previste;

nel corso del consiglio comunale di lunedì 28 marzo 2011 il sindaco di Milano, Moratti, ha ostentato tranquillità e fiducia: «Entreremo nella storia (...) e non ci sono ritardi né rebus irrisolvibili»;

nel corso di questi tre anni, tuttavia, si sono registrati inefficienze, continui cambi al vertice della società Expo 2015 e, soprattutto, la questione della disponibilità delle aree che alcuni mesi fa sembrava risolta, mentre oggi vi è ancora il rischio di rinviare i lavori sulle aree prescelte, compromettendo una tabella di marcia già molto compressa;

rispetto ai terreni la confusione regna sovrana, in quanto non si è ancora deciso che strada seguire tra il comodato d'uso, una società mista in cui i privati mettono i terreni e i soci pubblici i soldi, oppure l'acquisto semplice;

entro il 5 aprile 2011 è attesa la relazione dell'Agenzia del territorio che dovrà stimare il valore dei terreni e delle infrastrutture che li renderanno fruibili;

si teme che dietro ai ritardi vi sia anche una guerra di potere su come sfruttare i terreni una volta terminato l'evento;

intanto subirà un nuovo slittamento a giugno 2011 la prima gara da 90 milioni di euro per la pulizia dei terreni, per cui è presumibile che prima di ottobre 2011 le ruspe non entreranno in azione;

a complicare le cose è sorta anche la notizia di una probabile rinuncia alla realizzazione di un grande orto botanico, previsto dal masterplan iniziale e riapprovato nuovamente a Parigi a novembre 2010;

anche il Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Roberto Castelli, ha lanciato un monito alle istituzioni lombarde, perché risolvano in via definitiva il nodo dei terreni su cui sorgerà l'Expo 2015 di Milano, dal momento che - ha detto - «non c'è più tempo da perdere»;

esistono fondati dubbi che la società Expo non sia in grado di onorare l'impegno preso a livello internazionale e con il Paese di riuscire nei tempi previsti ad organizzare l'evento -:

quali iniziative urgenti intenda adottare per evitare che un evento che doveva rappresentare l'occasione per il rilancio dell'economia e dell'immagine dell'Italia si trasformi in un clamoroso fallimento.
(3-01556)