ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01504

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 445 del 08/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: REGUZZONI MARCO GIOVANNI
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 08/03/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
DUSSIN LUCIANO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
ALESSANDRI ANGELO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
ALLASIA STEFANO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
BONINO GUIDO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
CAVALLOTTO DAVIDE LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
CHIAPPORI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
DAL LAGO MANUELA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
D'AMICO CLAUDIO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
DESIDERATI MARCO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
DI VIZIA GIAN CARLO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
FOLLEGOT FULVIO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
ISIDORI ERALDO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
MAGGIONI MARCO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
MOLGORA DANIELE LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
PIROVANO ETTORE LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
RONDINI MARCO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
TOGNI RENATO WALTER LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
VANALLI PIERGUIDO LEGA NORD PADANIA 08/03/2011
VOLPI RAFFAELE LEGA NORD PADANIA 08/03/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/03/2011
Stato iter:
09/03/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/03/2011
Resoconto MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA
 
RISPOSTA GOVERNO 09/03/2011
Resoconto FAZIO FERRUCCIO MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 09/03/2011
Resoconto MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/03/2011

SVOLTO IL 09/03/2011

CONCLUSO IL 09/03/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01504
presentata da
MARCO GIOVANNI REGUZZONI
martedì 8 marzo 2011, seduta n.445

REGUZZONI, LUSSANA, LUCIANO DUSSIN, FOGLIATO, MONTAGNOLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CAVALLOTTO, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, DAL LAGO, D'AMICO, DESIDERATI, DI VIZIA, DOZZO, GUIDO DUSSIN, FAVA, FEDRIGA, FOLLEGOT, FORCOLIN, FUGATTI, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, ISIDORI, LANZARIN, MAGGIONI, MOLGORA, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, PIROVANO, POLLEDRI, RAINIERI, RIVOLTA, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

il meccanismo di determinazione e riparto delle disponibilità finanziarie per il servizio sanitario nazionale rappresenta la risultante di due distinti procedimenti di cooperazione tra lo Stato e le regioni: il primo procedimento è quello relativo alla determinazione del fabbisogno sanitario nazionale, che viene concordato tra lo Stato centrale e le regioni con apposito accordo o intesa in sede di Conferenza Stato-regioni (il cosiddetto patto per la salute); il secondo procedimento è quello relativo alla determinazione del fabbisogno regionale con un nuovo accordo in sede di Conferenza Stato-regioni, successivamente recepito dal Cipe;

secondo l'articolo 7, comma 2, del decreto legislativo n. 56 del 2000, la determinazione delle risorse da erogare a ciascuna regione a copertura della spesa sanitaria deve essere effettuata tenendo presenti più aspetti: il fabbisogno sanitario; la popolazione residente; la capacità fiscale; la dimensione geografica di ciascuna regione. In via di prassi, tuttavia, gli accordi Stato-regioni hanno di fatto determinato il riparto del fabbisogno nazionale sulla base del solo criterio del fabbisogno sanitario;

in particolare, per l'anno 2011 la proposta di riparto delle disponibilità finanziarie per il servizio sanitario nazionale è stata predisposta inglobando i valori del livello di finanziamento ordinario a carico del bilancio dello Stato, come definiti dalla normativa vigente dopo la sottoscrizione del nuovo patto per la salute 2010-2012;

anche per l'esercizio finanziario in corso si è seguito il consueto meccanismo di riparto basato sul criterio della quota capitaria ponderata, che computa la popolazione residente (calcolata sulla base dei dati per classi di età forniti dall'Istat al 1o gennaio 2010, corretta), correggendola con i parametri dell'articolo 1, comma 34, della legge n. 622 del 1996, per rappresentare, in particolare, la frequenza per consumi sanitari per età e sesso;

le correzioni alla quota capitaria di cui sopra rappresentano, di fatto, uno strumento che, nella concertazione interregionale, consente di rimodulare il riparto orientandolo a favore di quelle regioni che presentano maggiori esigenze assistenziali o si trovano in una situazione di particolare difficoltà economica-finanziaria: così, per molti anni, la proposta finale di riparto adottata in sede di conferenza dei presidenti delle regioni ha attribuito ad alcune regioni (storicamente, la Liguria, la Calabria, la Basilicata, l'Abruzzo, il Molise e la Campania) quote più elevate di quelle originariamente previste nella proposta di riparto del Ministero della salute, scomputando tale maggiore quota da quella di altre regioni (storicamente, la Lombardia, il Veneto e il Lazio); dal 2007, invece, tali correzioni finali sono state di regola orientate a favore delle regioni impegnate dai piani di rientro dai disavanzi sanitari;

il riparto del fabbisogno sanitario per l'anno 2011 assume un'importanza per molti versi strategica nella prospettiva della futura applicazione del meccanismo di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard previsto dalla legge delega n. 42 del 2009 e del relativo schema di decreto attuativo, rispetto al quale, in data 16 dicembre 2010, si è acquisita l'intesa in seno alla Conferenza unificata;

nella prospettiva dell'attuazione del federalismo fiscale, la pesatura della popolazione inserita nella proposta di riparto 2011 rappresenta un importante elemento di dibattito in sede regionale. Le regioni, infatti, stentano a raggiungere un accordo condiviso, in quanto alcune di loro per la prima volta vorrebbero introdurre quale criterio di correzione della quota capitaria il cosiddetto «indice di deprivazione», un indice statistico atto a rappresentare le condizioni socio-economiche in cui versano i cittadini;

su richiesta delle regioni, l'Agenas, sulla base dei dati di consumo ospedaliero ed ambulatoriale desunti dal nuovo sistema informativo del Ministero della salute (nsis), ha elaborato uno studio sul predetto indice di deprivazione, che è stato messo a disposizione delle regioni, ma non del Ministero della salute; nello studio dell'Agenas si sostiene, tuttavia, che la popolazione e la correzione per sesso ed età restano i criteri fondamentali da applicare per il riparto;

l'applicazione di tale indice di deprivazione solleva non pochi problemi di ordine sia politico che istituzionale, in quanto gli indicatori di deprivazione misurano dati statistici (in particolare, quelli relativi al livello di istruzione e alle condizioni reddituali) per molti versi opinabili, che attengono più alla sfera sociale che a quella sanitaria; in altri termini, non è scientificamente provata la diretta correlazione tra le condizioni di deprivazione, lo stato di salute dei cittadini e, quindi, i bisogni sanitari rilevati a livello regionale da soddisfare attraverso l'attribuzione alle aree deprivate di maggiori risorse finanziarie;

il Ministero della salute non ha al momento ricevuto dalle regioni alcuna proposta tecnica alternativa a quella originariamente presentata, situazione questa che rischia di inibire il raggiungimento di un accordo sul riparto delle risorse finanziarie destinate al servizio sanitario nazionale per l'anno 2011;

in sede di acquisizione dell'intesa Stato-regioni del 16 dicembre 2010 sullo schema di decreto legislativo in materia di costi standard, le regioni hanno proposto un emendamento all'articolo 22, comma 6, del suddetto decreto che sopprime la lettera e), la quale prevedeva che l'applicazione del costo standard a livello regionale per la popolazione pesata avvenisse secondo criteri fissati in Conferenza Stato-regioni, tenendo conto anche di «indicatori relativi a particolari situazioni territoriali, ritenuti utili al fine di definire i bisogni sanitari»;

la possibilità di una successiva revisione di tali criteri di pesatura della popolazione, una volta che il nuovo sistema di riparto delle risorse basato sui fabbisogni standard sarà entrato a regime, è comunque prevista dall'articolo 23 del predetto schema di decreto, il quale stabilisce che: «Al fine di garantire continuità ed efficacia al processo di efficientamento dei servizi sanitari regionali, i criteri di cui all'articolo 22 possono essere rideterminati previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni, comunque nel rispetto del livello di fabbisogno standard nazionale» -:

quale sia l'orientamento del Ministro interrogato rispetto alla problematica di cui in premessa e, in particolare, se il Ministro interrogato non ritenga opportuno rinviare alla fase attuativa dell'emanando schema di decreto legislativo sui fabbisogni standard nel settore sanitario la rideterminazione dei criteri di pesatura della popolazione per il riparto delle risorse destinate al funzionamento del servizio sanitario nazionale, con particolare riguardo all'inserimento dell'indice di deprivazione. (3-01504)