ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01431

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 427 del 01/02/2011
Firmatari
Primo firmatario: VOLONTE' LUCA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 01/02/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO 01/02/2011
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 01/02/2011
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 01/02/2011
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 01/02/2011
BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO 01/02/2011
CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO 01/02/2011
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 01/02/2011
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO 01/02/2011
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 01/02/2011
DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO 01/02/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 01/02/2011
Stato iter:
02/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/02/2011
Resoconto VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 02/02/2011
Resoconto SACCONI MAURIZIO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 02/02/2011
Resoconto VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/02/2011

SVOLTO IL 02/02/2011

CONCLUSO IL 02/02/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01431
presentata da
LUCA VOLONTE'
martedì 1 febbraio 2011, seduta n.427

VOLONTÈ, GALLETTI, COMPAGNON, CICCANTI, NARO, BINETTI, CAPITANIO SANTOLINI, RAO, LIBÈ, OCCHIUTO e DELFINO. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

secondo i dati Istat diffusi la scorsa settimana, i nati nel 2010 sono stati 557.000, 12.200 in meno rispetto al 2009. Per rilevare un numero di nascite inferiore a quello del 2010 occorre tornare al 2005, anno in cui se ne rilevarono 554.000;

anche la fecondità delle donne è in calo (1,4 figli per donna) e sembra essersi conclusa la fase di recupero cui si era assistito per ampia parte dello scorso decennio. In questo contesto diventa sempre più importante il contributo alla natalità delle straniere: l'Istat stima che nel 2010 oltre 104.000 nascite (18,8 per cento del totale) siano attribuibili a madri non italiane (erano 35.000 nel 2000 e 103.000 nel 2009), di cui il 4,8 per cento con partner italiano e il restante 14 per cento con partner straniero;

il dato italiano stride con quello rilevato in Francia, dove, nel 2010, i nati sono stati 828.000, dato che supera quello del 1973, anno in cui lo shock petrolifero mise fine al periodo del baby-boom;

con 2,01 figli per donna, dunque, i francesi consolidano il loro primato tra i grandi Paesi europei e sfatano un altro mito secondo cui meno le donne lavorano più alto è il tasso di natalità, visto che in Francia il tasso di attività femminile è superiore all'80 per cento;

l'aumento delle nascite in Francia e l'abbinamento tra tasso di natalità e tasso di attività non sono altro che gli effetti di una politica pubblica che investe massicciamente nelle politiche familiari;

gli interventi a sostegno della famiglia in Francia - dai nidi alle detrazioni fiscali fino agli aiuti per gli alloggi - oscillano, a seconda delle voci che vengono considerate, tra gli 80 e i 120 miliardi di euro all'anno;

con la legge di stabilità il Governo italiano ha tagliato il fondo delle politiche familiari, passato da 185,3 milioni di euro nel 2010 a 51,5 milioni di euro nel 2011;

il calo delle nascite, unito ai continui progressi della vita media, renderanno, soprattutto, insostenibile la tenuta del nostro sistema previdenziale e l'aumento del prodotto interno lordo, quindi della crescita, non può avvenire senza crescita demografica -:

se, a fronte dei dati sopra esposti, non ritenga di avviare concretamente e significativamente misure volte a sostenere la natalità e le politiche familiari, oltre che a favorire la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura.(3-01431)