ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01422

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 423 del 25/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: GALLETTI GIAN LUCA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 25/01/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE POLI ANTONIO UNIONE DI CENTRO 25/01/2011
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 25/01/2011
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 25/01/2011
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO 25/01/2011
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 25/01/2011
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO 25/01/2011
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 25/01/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 25/01/2011
Stato iter:
26/01/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/01/2011
Resoconto DE POLI ANTONIO UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 26/01/2011
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 26/01/2011
Resoconto DE POLI ANTONIO UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/01/2011

SVOLTO IL 26/01/2011

CONCLUSO IL 26/01/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01422
presentata da
GIAN LUCA GALLETTI
martedì 25 gennaio 2011, seduta n.423

GALLETTI, DE POLI, CICCANTI, COMPAGNON, VOLONTÈ, NARO, LIBÈ e OCCHIUTO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi si è assistito alla protesta di una dozzina di piccoli comuni del Veneto, che hanno annunciato la chiusura dei loro municipi e la restituzione ai prefetti delle loro competenze;

tale protesta origina dalle difficoltà, più volte segnalate, che incontreranno queste amministrazioni nel garantire i servizi principali alle collettività, per effetto dei rigorosi criteri di calcolo del patto di stabilità combinati con i tagli imposti agli enti locali dalla manovra estiva;

sono, infatti, notevoli i vincoli che vengono imposti a chi non rispetta il tetto fissato dal patto: il divieto di assumere personale nuovo, l'impossibilità di accendere nuovi mutui e la riduzione del 10 per cento dell'impegno di spesa rispetto a quanto preventivato nel bilancio 2009;

in alcuni casi si tratta di una situazione paradossale, poiché si tratta di comuni che, pur non avendo rispettato i citati parametri, hanno presentato bilanci con saldi spesso ampiamente in attivo;

si calcola che a marzo 2011, con i primi bilanci, la platea di comuni interessati dal mancato rispetto dei parametri si allargherà e molti stanno pensando di non firmare il bilancio 2010, con l'inevitabile conseguenza del commissariamento dell'ente locale;

più volte è stato chiesto con proposte emendative e atti di indirizzo di rendere meno rigidi i vincoli del patto di stabilità, soprattutto per i comuni virtuosi che hanno fatto investimenti - per esempio, scuole elementari, impianti sportivi, lavori stradali ed altro - e che ora devono caricarsi responsabilità e costi che non sono a loro imputabili -:
se non ritenga di adottare urgenti iniziative volte a rimuovere le criticità segnalate, al fine di non penalizzare sindaci e collettività per dei vincoli del patto di stabilità giudicati unanimemente troppo rigidi.(3-01422)