ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01353

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 404 del 30/11/2010
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 30/11/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TESTA NUNZIO FRANCESCO UNIONE DI CENTRO 30/11/2010
DE POLI ANTONIO UNIONE DI CENTRO 30/11/2010
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 30/11/2010
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 30/11/2010
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO 30/11/2010
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 30/11/2010
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 30/11/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 30/11/2010
Stato iter:
01/12/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/12/2010
Resoconto BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 01/12/2010
Resoconto FAZIO FERRUCCIO MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 01/12/2010
Resoconto BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/12/2010

SVOLTO IL 01/12/2010

CONCLUSO IL 01/12/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01353
presentata da
PAOLA BINETTI
martedì 30 novembre 2010, seduta n.404

BINETTI, NUNZIO FRANCESCO TESTA, DE POLI, CICCANTI, COMPAGNON, VOLONTÈ, NARO e OCCHIUTO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

in Italia ci sono circa 60.000 malati di sclerosi multipla. Recentemente le speranze di molti malati si sono riaccese sulla base della rivoluzionaria scoperta del professor Paolo Zamboni (Università di Ferrara), che assieme al neurologo Fabrizio Salvi (ospedale Bellaria di Bologna) e al radiologo interventista Roberto Galeotti (Università di Ferrara) propongono un punto di vista scientifico radicalmente innovativo: quello vascolare. Zamboni ha scoperto, descritto e pubblicato scientificamente una nuova patologia: la ccsvi (insufficienza venosa cronico-cerebro-spinale) e la stretta correlazione di quest'ultima con la sclerosi multipla;

l'approccio diagnostico prevede, quindi, in questa ipotesi due tipi di indagine specifica: ecocolordoppler tronchi sovraaortici e flebografia giugulare;

in pratica, un numero altissimo di malati di sclerosi multipla (praticamente quasi il 100 per cento) ha le vene giugulari e altre vene cerebrali e del torace malformate. Liberando le vene con l'angioplastica dilatativa, procedura consolidata da 25 anni a bassissimo rischio, tutti i malati di sclerosi multipla che hanno fatto questo intervento hanno avuto indubbi benefici, tra cui il blocco della malattia, il recupero immediato della stanchezza cronica e il recupero di alcune funzioni fisiche;

la comunità scientifica mondiale ha riconosciuto e validato l'insufficienza venosa cronico-cerebro-spinale come una nuova patologia vascolare e ne ha descritto la contestuale terapia (angioplastica dilatativa);

l'Italia (Paese dello scopritore Zamboni) non ha ancora riconosciuto l'insufficienza venosa cronico-cerebro-spinale come patologia: si sono interposti dubbi di natura scientifica, mancanza di evidenze scientificamente documentate secondo criteri di prassi consolidata (impossibili da avere in questa fase di avvio sperimentale) e complessi meccanismi burocratici;

intanto tra i malati si sta diffondendo una doppia forma di panico: il timore di non essere inclusi nei protocolli di ricerca per la scarsità dei posti disponibili e il timore che la patologia si aggravi fino a raggiungere un punto di non ritorno. Ci sono liste di attesa che per il solo protocollo diagnostico raggiungono i 12 mesi e molte strutture diagnostiche allocate in istituti prestigiosi si giustificano lamentando l'insufficienza delle tecniche e delle tecnologie diagnostiche a loro disposizione, rivelando, quindi, un'arretratezza metodologica preoccupante;

è necessario che la sanità nazionale prenda atto di ciò e renda immediatamente disponibili diagnosi e terapia per tutti i malati di insufficienza venosa cronico-cerebro-spinale, a prescindere dalla sua correlazione con la sclerosi multipla;

ogni giorno perso è un aggravamento della malattia. L'assenza di risposta delle istituzioni fa sì che un numero sempre più alto di malati vada a farsi operare sia in Italia che all'estero in strutture improvvisate, forse senza garanzie etiche e, soprattutto, senza la dovuta formazione -:

per quali ragioni non sia stato ancora attivato il protocollo diagnostico presso tutti i grandi ospedali, policlinici universitari e centri di ricerca avanzata, in modo da dare una risposta concreta a questi pazienti sulla reale sussistenza della sindrome da insufficienza venosa cronico-cerebro-spinale. (3-01353)