ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01308

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 388 del 26/10/2010
Firmatari
Primo firmatario: POLI NEDO LORENZO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 26/10/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO 26/10/2010
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 26/10/2010
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 26/10/2010
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO 26/10/2010
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 26/10/2010
DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO 26/10/2010
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO 26/10/2010
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 26/10/2010
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 26/10/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 26/10/2010
Stato iter:
27/10/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/10/2010
Resoconto POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 27/10/2010
Resoconto SACCONI MAURIZIO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 27/10/2010
Resoconto POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/10/2010

SVOLTO IL 27/10/2010

CONCLUSO IL 27/10/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01308
presentata da
NEDO LORENZO POLI
martedì 26 ottobre 2010, seduta n.388

POLI, GALLETTI, COMPAGNON, CICCANTI, VOLONTÈ, NARO, DELFINO, LIBÈ, OCCHIUTO e RAO. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

nonostante l'emanazione di misure normative, anche recenti, che incideranno negativamente sul grado di copertura pensionistica derivante dal pagamento dei contributi obbligatori per legge, si registra un preoccupante calo di attenzione sul problema della diffusione e dello sviluppo della previdenza complementare;

con l'entrata in vigore della «legge Dini» si era molto puntato sull'avvento del secondo pilastro, finalizzato ad erogare una pensione aggiuntiva a quella di base, al fine di garantire ai pensionati di domani un reddito di importo adeguato, ma al momento i risultati raggiunti sono ben lontani dalla previsioni e la maggioranza dei lavoratori continua a mantenere in azienda o all'Inps il trattamento di fine rapporto;

è ovvio che senza un'occupazione stabile e retribuzioni al limite della sussistenza i giovani, e non soltanto essi, non dispongono delle risorse necessarie da accantonare e sono a forte rischio di scoperture previdenziali, ma si rileva anche una carenza di informazione e di una certa «cultura previdenziale»;

rendimenti non sempre soddisfacenti nella fase di accumulo, accantonamenti spesso insufficienti per una rendita adeguata e informazioni scarse o poco chiare rappresentano le principali criticità denunciate di questa situazione;

il mancato decollo del secondo pilastro può generare conflitti intergenerazionali e tensioni sociali, mentre è proprio sulle pensioni per le giovani generazioni che un Paese mette in gioco la sua credibilità;

il Ministro interrogato ha recentemente affermato che «la previdenza complementare mantiene intatto (...) il suo carattere strategico, anche in relazione a quel principio istituzionale di sussidiarietà che il Governo ha in più occasioni dichiarato di voler promuovere», ma allo stato alle dichiarazioni non sono seguiti fatti concreti -:

quali iniziative concrete, anche di carattere normativo, intenda adottare per favorire la diffusione e la crescita della previdenza complementare, al fine di creare le condizioni effettive per la realizzazione di un sistema previdenziale adeguato alle nuove esigenze e per garantire a tutti lavoratori, soprattutto quelli più giovani, una rendita dignitosa.(3-01308)