ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01267

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 378 del 05/10/2010
Firmatari
Primo firmatario: MANTINI PIERLUIGI
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 05/10/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO 05/10/2010
PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO 05/10/2010
MARCAZZAN PIETRO UNIONE DI CENTRO 05/10/2010
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 05/10/2010
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 05/10/2010
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO 05/10/2010
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO 05/10/2010
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 05/10/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Attuale delegato a rispondere: RAPPORTI CON IL PARLAMENTO delegato in data 05/10/2010
Stato iter:
06/10/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/10/2010
Resoconto MANTINI PIERLUIGI UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2010
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 06/10/2010
Resoconto MANTINI PIERLUIGI UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/10/2010

SVOLTO IL 06/10/2010

CONCLUSO IL 06/10/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01267
presentata da
PIERLUIGI MANTINI
martedì 5 ottobre 2010, seduta n.378

MANTINI, VOLONTÈ, PEZZOTTA, MARCAZZAN, COMPAGNON, CICCANTI, GALLETTI, LIBÈ e RAO. -
Al Ministro per i rapporti con il Parlamento.
- Per sapere - premesso che:
l'assegnazione alla città di Milano dell'Expo 2015 riveste un ruolo strategico fondamentale, soprattutto per le ricadute virtuose che il progetto potrà avere in funzione anticiclica sulla crisi economica: è un'occasione eccezionale di sviluppo, un fattore di ripresa competitiva e di attrazione di investimenti, il cui traino dovrebbe produrre un incremento del valore aggiunto della Lombardia e dell'intero Paese;

secondo una ricerca effettuata dalla camera di commercio milanese su un campione di oltre 1.100 imprese, si tratta di un'importantissima opportunità che dovrebbe produrre un giro d'affari imponente: si prevede un incremento del fatturato intorno ai 44 miliardi di euro, con un incremento medio del giro d'affari di circa il 10 per cento ed i posti di lavoro che potrebbero nascere grazie all'Expo sono stati valutati in circa 70.000;

il comma 2 dell'articolo 14 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ha previsto la nomina del sindaco di Milano pro tempore a commissario straordinario del Governo per l'attività preparatoria dell'evento universale Expo 2015;

l'articolo 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 ottobre 2008 ha disposto l'istituzione della società di gestione Expo 2015 s.p.a., il cui oggetto sociale, in attuazione degli obblighi internazionali assunti nei confronti del Bureau international des expositions, prevede lo svolgimento di tutte le opere individuate nel dossier di candidatura come «essenziali», consistenti nelle opere di preparazione e costruzione del sito espositivo, nelle opere infrastrutturali di connessione al sito, nelle opere riguardanti la ricettività, nelle opere di natura tecnologica, nonché in tutte le attività di organizzazione e gestione dell'evento;

il comma 3 dell'articolo 5 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 ottobre 2008 dispone l'istituzione del «tavolo istituzionale» dell'Expo, che si è riunito il 23 febbraio 2009, con la partecipazione di Governo e dei tre enti istituzionali territoriali (regione, provincia e comune), che hanno proceduto all'approvazione dell'elenco delle opere: sono stati censiti complessivamente 65 interventi, per quasi 25 miliardi di euro, divisi tra 13 opere essenziali, 17 opere connesse e 35 opere ritenute necessarie ma non inserite nel dossier di candidatura;

il commissario straordinario delegato dal Governo per la realizzazione dell'evento universale, il sindaco di Milano Letizia Moratti, nella seduta del Cipe del 6 marzo 2009, ha confermato il cronoprogramma delle opere e l'obiettivo di giungere nel settembre 2014 al completamento delle stesse, cui si aggiunge anche il parere positivo del presidente della regione Lombardia, che ha rassicurato che «su tutte le 65 opere si sta rispettando alla lettera il cronoprogramma, sia per le essenziali che per le 17 cosiddette connesse e le 35 necessarie, e contiamo di concluderle tutte entro settembre», e anche i finanziamenti sembrerebbero essere stati confermati e messi a disposizione per l'esecuzione delle opere necessarie;

il Governo ha precisato, nella seduta della Camera dei deputati del 21 aprile 2009, che gli interventi si trovano in fase di studio di fattibilità e preliminare e riguardano opere stradali, metropolitane e urbanistiche. L'avvio dei lavori per questo primo gruppo di opere era previsto tra gennaio 2010 e novembre 2010; la scansione temporale così stabilita corrisponde alle previsioni di spesa che consentono il completamento degli investimenti specifici dell'evento Expo 2015, in coerenza con il piano finanziario e con gli impegni internazionali assunti dal Governo italiano nei confronti del Bureau international des expositions;

in data 9 settembre 2009, più di un anno e mezzo dopo la designazione del Bureau international des expositions, è stato presentato a Milano dall'allora amministratore delegato, onorevole Lucio Stanca, il concept master plan di Expo 2015, non l'intero master plan, ma, come si dice in gergo, la sua definizione concettuale, un insieme cioè di linee guida di quello che sarà il piano generale del sito sul quale dal 1o maggio al 30 ottobre 2015 si svolgerà l'esposizione;

le preoccupazioni diffuse sui ritardi accumulati hanno riguardato la valutazione del progetto dell'Expo 2015 di Milano, da parte del Bureau international des expositions, la cui scadenza è stata programmata per il mese di aprile 2010 a Parigi. Entro quella data, per regolamento, la società di gestione dell'Expo 2015 avrebbe dovuto: registrare il progetto dopo l'approvazione del master plan dell'area espositiva, presentare il business plan del progetto e il piano di comunicazione e marketing di tutta la manifestazione;

le preoccupazioni crescono anche per i ritardi accumulati sotto il profilo della copertura dei costi dell'evento;

in seguito, nei mesi successivi e fino ai nostri giorni, la confusione, i conflitti e i ritardi sono aumentati in modo assai preoccupante, fino alle dimissioni, nel giugno 2010, dell'amministratore delegato, onorevole Lucio Stanca, e alla messa in dubbio della stessa realizzazione dell'evento;

in particolare, il nodo essenziale irrisolto risulta essere quello della proprietà dei terreni, oggetto di infinite diatribe con e tra i proprietari e di pareri legali, tardivamente richiesti e acquisiti;

risulta evidente, a pochi giorni dal nuovo e decisivo incontro con il Bureau international des expositions il 19 ottobre 2010, che l'Italia rischia di perdere l'Expo 2015, con gravissimo danno economico e di immagine;

i pareri legali evidenziano che l'unica strada ora perseguibile è quella ordinaria, prevista in tutti i Paesi democratici avanzati per la realizzazione di infrastrutture pubbliche, della dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità dei lavori, con immediata presa di possesso delle aree, fermi restando i pieni diritti dei proprietari al corretto indennizzo del valore ai sensi di legge;

risultano, infatti, impercorribili gli strumenti dell'acquisto delle aree tramite newco pubblico-privato e della concessione parziale del diritto di superficie, poiché insostenibili nei tempi e contrari alla legge, anche per i maggiori oneri derivanti nella valutazione delle aree rispetto ai criteri di indennizzo -:
se il Governo non ritenga necessario procedere con immediatezza al provvedimento di dichiarazione di pubblica utilità e di immissione in possesso delle aree, anche attraverso ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri, valutando l'opportunità della revoca dell'attuale commissario straordinario Moratti, al fine di non pregiudicare la realizzazione dell'Expo 2015.
(3-01267)