ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01252

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 375 del 29/09/2010
Firmatari
Primo firmatario: BOSSA LUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/09/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
CIRIELLO PASQUALE PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
D'ANTONA OLGA PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
NICOLAIS LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
SANTAGATA GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
BOFFA COSTANTINO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
BONAVITACOLA FULVIO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
CUOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
VACCARO GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
RUGGHIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 29/09/2010
Stato iter:
30/09/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/09/2010
Resoconto BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 30/09/2010
Resoconto PRESTIGIACOMO STEFANIA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 30/09/2010
Resoconto BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/09/2010

SVOLTO IL 30/09/2010

CONCLUSO IL 30/09/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01252
presentata da
LUISA BOSSA
mercoledì 29 settembre 2010, seduta n.375

BOSSA, BRATTI, MARIANI, MARAN, LENZI, QUARTIANI, GIACHETTI, BENAMATI, BOCCI, BRAGA, ESPOSITO, GINOBLE, IANNUZZI, MARANTELLI, MARGIOTTA, MORASSUT, MOTTA, REALACCI, VIOLA, CIRIELLO, D'ANTONA, MAZZARELLA, NICOLAIS, PICCOLO, SANTAGATA, SARUBBI, BOFFA, BONAVITACOLA, CUOMO, GRAZIANO, PEDOTO, MARIO PEPE (PD), PICIERNO, VACCARO, CENNI e RUGGHIA. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
è riesplosa a Napoli e nella sua area metropolitana l'emergenza rifiuti;

nel centro storico di Napoli la raccolta dei rifiuti è stata ferma per alcuni giorni, lasciando a marcire nelle strade fino a seicento tonnellate di spazzatura;

tale situazione determina un livello di forte allarme sociale, sia dal punto di vista igienico-sanitario, sia dal punto di vista della situazione economico-turistica;

la situazione esplosa a Napoli è solo l'anticipo di una nuova emergenza che potrebbe scoppiare a breve anche nel resto del territorio dell'area metropolitana, visto che l'equilibrio su cui si regge il ciclo dei rifiuti in Campania è estremamente fragile;

dalla chiusura, con decreto del Governo, dell'emergenza rifiuti in Campania non sono stati fatti i passi che si ritenevano necessari per portare la situazione ad un livello di gestione ordinaria; nello specifico:

a) la raccolta differenziata resta ben lontana dall'obiettivo minimo del 40 per cento. Nella città di Napoli non si supera il 15 per cento; in molti centri della provincia di Napoli non è proprio partita o si è attestata su livelli minimi;

b) i numerosi termodistruttori, di cui il Presidente del Consiglio dei ministri, in una conferenza stampa a Napoli, un anno fa, aveva promesso la costruzione, sono rimasti sulla carta;

c) l'unico termodistruttore in funzione, quello di Acerra, inaugurato nel 2010, è in tilt: dovrebbe bruciare 2000 tonnellate di immondizia al giorno. Adesso non va oltre quota 500. Due forni su tre sono saltati; secondo la Partenope ambiente, la controllata del gruppo A2a, che gestisce il termovalorizzatore, per rimettere in sesto l'impianto occorreranno non meno di 11 milioni di euro;

d) su tutto il territorio della regione Campania non sono stati attivati impianti di compostaggio; i pochi comuni della Campania che nella differenziata raccolgono l'umido spendono 200 euro a tonnellata affinché sia trattato fuori regione;

non essendo decollato il ciclo completo dei rifiuti, con differenziata, compostaggio, termodistruzione, l'unica via di smaltimento restano ancora le discariche;

se il ciclo ordinario dei rifiuti fosse almeno partito, ad oggi, nella peggiore delle ipotesi, anche con percentuali minime, si avrebbero non più di duemila tonnellate di spazzatura al giorno da smaltire in discarica, a fronte delle 5100 tonnellate di rifiuti al giorno;

gli invasi di Terzigno e di Chiaiano, le discariche attualmente attive a Napoli e provincia, sono ovviamente in via di esaurimento. Lo sversatoio di Cava Sari nel Parco nazionale del Vesuvio a Terzigno dovrebbe esaurirsi tra gennaio e febbraio 2011; la discarica di Chiaiano, invece, dovrebbe esaurirsi nell'ottobre 2011;

a causa dell'evidente fallimento della programmazione effettuata dal Governo in sede di chiusura della gestione straordinaria, si va, con l'esaurimento delle due discariche, verso una nuova e drammatica emergenza rifiuti;

per scongiurare questa ipotesi si parla insistentemente di allargamento della discarica di Terzigno, con l'uso di Cava Vitiello, e dell'ampliamento della discarica di Chiaiano, con l'uso di altre cave attigue;

tale soluzione appare come uno schiaffo a popolazioni già gravemente provate dal disagio di ospitare nei loro luoghi (aree di pregio e centri abitati, come il Parco del Vesuvio di Terzigno e il Parco delle Colline di Chiaiano) degli invasi ad alto impatto e che si vedono costretti a pagare un nuovo e devastante prezzo, a causa dell'incapacità delle autorità nazionali e locali di dare seguito ai loro annunci roboanti di dare esecuzione ai loro piani annunciati in conferenza stampa, di dare gambe e fiato a progetti esibiti come miracoli e rivelatisi scatole vuote -:
come intenda il Governo affrontare la crisi rifiuti a Napoli e provincia, sia rispetto all'emergenza riesplosa in questi giorni sia in previsione di nuove situazioni di crisi che potrebbero determinarsi nei prossimi mesi, a causa del mancato decollo del ciclo ordinario dei rifiuti e del contestuale esaurimento delle discariche, evitando che il peso dell'emergenza mai risolta si scarichi di nuovo su popolazioni e territori come quelli di Terzigno e Chiaiano, già provate duramente da impianti ad altissimo impatto ambientale.
(3-01252)