CASINI, LIBÈ, ZINZI, NUNZIO FRANCESCO TESTA, CICCANTI, COMPAGNON, GALLETTI, VOLONTÈ, NARO, OCCHIUTO, DIONISI, MONDELLO e RAO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
negli ultimi giorni si sono ripresentate forti criticità nel sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti in Campania, con nuovi episodi di accumuli di immondizia nelle strade, che hanno superato le 2000 tonnellate a Napoli, e conseguenti manifestazioni di protesta da parte dei cittadini;
i maggiori disagi si sono riscontrati nei comuni nell'area di Terzigno, dove i cittadini e le amministrazioni locali, per la paventata ipotesi di allargamento della discarica e per la realizzazione di un secondo sito di deposito in zona, hanno dato vita ad una protesta che ha bloccato il regolare flusso dei rifiuti in discarica e nel capoluogo campano, che per di più ha dovuto far fronte all'improvviso sciopero di numerosi dipendenti delle ditte appaltatrici del servizio di raccolta;
a questo si sono aggiunti numerosi episodi di violenza e criminalità che si sono scatenati parallelamente, probabilmente di matrice camorristica, che hanno interessato le strutture e i mezzi di raccolta delle società di gestione in questione, che ha comportato così la totale sospensione del servizio per svariati giorni;
sulla vicenda sono state aperte tre differenti inchieste da parte della magistratura per accertare i fatti, le responsabilità e le eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata, a seguito anche delle dichiarazioni rilasciate sulla questione dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che ha gettato numerosi dubbi e ombre sulle reali cause dell'improvviso blocco del ciclo di gestione, lamentando, inoltre, carenze strutturali nelle capacità organizzativa e operativa delle realtà locali;
la recente audizione del prefetto di Napoli De Martino in Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ha evidenziato un sistema di traffici illeciti, che va ben oltre i confini campani e che interessa, tra l'altro, anche aziende del Nord del Paese;
gli avvenimenti fanno emergere grosse perplessità sul buon andamento dell'azione del Governo sulla questione rifiuti, considerato il grosso impegno e i risultati rivendicati con l'adozione dei piani di rientro dall'emergenza emanati negli ultimi due anni, culminati il 31 dicembre 2009 con la dichiarazione di conclusione della fase emergenziale in Campania;
appare evidente che l'emergenza non è conclusa e che la pianificazione predisposta dalla gestione commissariale presenta seri problemi. Ancor più chiaro è che l'intero programma di rientro è ancora ben lontano dall'essere realizzato compiutamente; allo stato attuale, infatti, non tutte le discariche previste dal piano emergenziale sono entrate in funzione, si riscontrano ritardi sull'applicazione del servizio di raccolta differenziata e l'unico impianto di termovalorizzazione entrato in funzione, sui cinque promessi dal Governo, non opera ancora a pieno regime;
alla luce di quanto innanzi esposto, non è stata ancora prevista una proroga ed una modifica del decreto-legge n. 195 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 2010, consentendo ai comuni di gestire in proprio il servizio, con un controllo rigido della provincia, sulla quale continuerebbe a gravare la gestione degli impianti -:
quali urgenti iniziative, nell'ambito delle sue competenze, intenda adottare per ripristinare la regolarità del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, alla luce anche delle recenti dichiarazioni rilasciate dal capo del dipartimento della Protezione Civile sugli avvenimenti accaduti nei giorni scorsi.(3-01251)