ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01013

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 305 del 13/04/2010
Firmatari
Primo firmatario: VIETTI MICHELE GIUSEPPE
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 13/04/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO 13/04/2010
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 13/04/2010
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 13/04/2010
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 13/04/2010
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 13/04/2010
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO 13/04/2010
FORMISANO ANNA TERESA UNIONE DI CENTRO 13/04/2010
RUGGERI SALVATORE UNIONE DI CENTRO 13/04/2010
PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO 13/04/2010
MEREU ANTONIO UNIONE DI CENTRO 13/04/2010
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO 13/04/2010
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 13/04/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 13/04/2010
Stato iter:
14/04/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/04/2010
Resoconto VIETTI MICHELE GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 14/04/2010
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 14/04/2010
Resoconto VIETTI MICHELE GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/04/2010

SVOLTO IL 14/04/2010

CONCLUSO IL 14/04/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01013
presentata da
MICHELE GIUSEPPE VIETTI
martedì 13 aprile 2010, seduta n.305

VIETTI, GALLETTI, CICCANTI, OCCHIUTO, COMPAGNON, NARO, VOLONTÈ, ANNA TERESA FORMISANO, RUGGERI, PEZZOTTA, MEREU, LIBÈ e RAO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

i debiti della pubblica amministrazione nei primi mesi del 2010 ammonterebbero, secondo una stima di Confindustria, a circa 70 miliardi di euro, una cifra pari a più del doppio di quanto calcolato dal ministero dell'economia e delle finanze, che ha stimato in 30 miliardi di euro i crediti vantati dalle aziende ed in attesa di essere saldati;

l'Italia, inoltre, è il Paese europeo che fa registrare i ritardi maggiori nei pagamenti della pubblica amministrazione e dei privati: per gli enti pubblici il tempo medio dei pagamenti è di 61 giorni in più rispetto alla media europea, mentre le aziende private saldano i fornitori in media con 31 giorni in più rispetto ai concorrenti europei;

in una fase economica in cui i fatturati si sono ridotti e i ricavi pressoché azzerati, l'allungamento dei tempi di pagamento rischia di mettere definitivamente in ginocchio le aziende italiane, soprattutto le piccole e medie imprese, già in sofferenza per la stretta del credito e costrette ad accollarsi ulteriori oneri finanziari ed amministrativi per il recupero dei crediti vantati;

per fare fronte a questa situazione, Francia e Spagna hanno adottato provvedimenti volti ad eliminare i ritardi nelle transazioni commerciali tra imprese e tra imprese e pubblica amministrazione, prevedendo il pagamento a 30 giorni, con la previsione di una penale del 5 per cento in caso di mancata osservanza del termine, da computare in aggiunta agli interessi di mora;

si tratta di provvedimenti che, di fatto, anticipano la proposta di direttiva 2009 (COM) 126 dell'8 aprile 2009, che modifica la prima direttiva sul ritardo dei pagamenti (direttiva 2000/35/CE), di cui mantiene inalterati gli elementi principali (interessi in caso di ritardo, riserva di proprietà e procedura di recupero dei crediti non contestati), ma con l'inserimento di alcune novità, tra cui l'obbligo del pagamento entro i 30 giorni dalla consegna del bene o dalla fornitura del servizio e la penale del 5 per cento in caso di pagamento oltre il termine previsto;

le misure introdotte dal Governo (intervento della Sace nella prestazione di garanzie finalizzate ad agevolare lo smobilizzo dei crediti vantati dai fornitori di beni e servizi nei confronti della pubblica amministrazione; certificazione dei crediti in termini di certezza, liquidità ed esigibilità; norme volte a garantire un miglioramento della situazione dei ritardi dei pagamenti in favore di imprese private con fondi resi disponibili dall'assestamento del bilancio dello Stato) non hanno risolto il problema dei ritardati pagamenti in misura consistente -:

se non ritenga di adottare iniziative che superino, in attesa del varo della direttiva citata ed in analogia con quanto già attuato da Francia e Spagna, i limiti della legislazione attuale, al fine di tutelare le aziende che, senza un rapido sblocco dei crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione e dei privati, rischiano il fallimento.(3-01013)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

beni e servizi

credito

credito legale

impresa privata

pagamento

prestazione di servizi

pubblica amministrazione

scambio commerciale

societa' di servizi

termine di pagamento