ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00945

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 292 del 02/03/2010
Firmatari
Primo firmatario: CIMADORO GABRIELE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 09/03/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCILIPOTI DOMENICO ITALIA DEI VALORI 02/03/2010
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 02/03/2010
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 02/03/2010
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 02/03/2010
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 09/03/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/03/2010
Stato iter:
10/03/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/03/2010
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 10/03/2010
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 10/03/2010
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

NUOVO PRIMO FIRMATARIO IL 09/03/2010

ATTO MODIFICATO IL 09/03/2010

DISCUSSIONE IL 10/03/2010

SVOLTO IL 10/03/2010

CONCLUSO IL 10/03/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00945
presentata da
GABRIELE CIMADORO
martedì 2 marzo 2010, seduta n.292

CIMADORO, PIFFARI, SCILIPOTI, DONADI, BORGHESI e EVANGELISTI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
la legge n. 99 del 2009, all'articolo 25, prevede che la costruzione di impianti per la produzione di energia elettrica nucleare e di impianti per la messa in sicurezza di rifiuti radioattivi e tutte le opere connesse siano soggette ad un'autorizzazione unica rilasciata dal Ministro interrogato, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa solo con la Conferenza unificata;
la medesima leggo non tiene conto del ruolo delle regioni e dei comuni, limitandosi a prevedere un semplice parere in sede di Conferenza unificata e non una precisa intesa con a regione interessata dalla realizzazione di impianti per la produzione di energia nucleare, scavalcando completamente non solo le regioni stesso, ma anche gli enti locali ai fini della localizzazione di impianti e di aree. Insomma si assiste ad un'evidente sostanziale centralizzazione delle procedure;
la legge prevede, di fatto, che i siti delle nuove centrali e i luoghi per la gestione delle scorie potranno essere localizzati anche contro il parere della regione che dovrà ospitarli, dal momento che gli impianti potranno essere equiparati ad opere d'interesse strategico nazionale (al pari delle installazioni militari) e che, quindi, il Governo può essere legittimato a mandare l'esercito a difendere la sua scelta. Una strada, questa, peraltro già intrapresa con il decreto-legge sui rifiuti in Campania del giugno 2008;
è per questa esclusione di fatto dall'iter decisionale relativo alla localizzazione degli impianti che diverse regioni hanno già provveduto a impugnare la norma di fronte alla Corte costituzionale ed altre sono in procinto di farlo;
quasi tutte le regioni, infatti, hanno detto «no» al piano nucleare, sull'onda dei ricorsi alla Corte costituzionale presentati da 11 amministrazioni (Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Puglia, Liguria, Marche, Piemonte, Molise e Toscana), che hanno rilevato profili di incostituzionalità nelle procedure previste per la definizione dei siti e per i processi autorizzativi delle centrali;
in Sicilia Assemblea regionale ha detto «no» al nucleare con un ordine del giorno, approvato all'unanimità, con l'appoggio anche del presidente Raffaele Lombardo;
sebbene il Governo smentisca l'esistenza ad oggi di una mappa già definita dove ubicare gli impianti nucleari e di smaltimento delle scorie, si susseguono le notizie di una lista stilata da incaricati del Governo di dieci siti ospitanti le centrali nucleari e lo smaltimento delle scorie;
come riportato dal quotidiano La Stampa del 15 febbraio 2010, il 19 novembre 2009 Enel e Edf hanno chiuso la lista delle proposte dei siti dove realizzare le centrali nucleari in Italia;
appare del tutto secondario il ruolo del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e dei mare nella scelta dei siti, scelta cui sembrano marginali i criteri di compatibilità ecologico, quali l'assetto idrogeologico, la sismicità dei territori e le caratteristiche geomorfologiche dei luoghi prescelti, nonché la valutazione dell'impatto ambientale degli impianti nucleari;
è evidente il grande imbarazzo del Governo nel comunicare all'opinione pubblica la definizione delle aree dove si è scelto di localizzare gli impianti nucleari, alla luce dell'estrema impopolarità di questa scelta energetica e della contestuale fase di vigilia delle prossime elezioni regionali;
gli stessi candidati a presidente del centrodestra, con malcelata difficoltà, non si assumono la responsabilità di fronte all'elettorato di sostenere l'eventuale indicazione della loro regione quale area prescelta per l'eventuale localizzazione del sito nucleare;
esemplare è il caso relativo alla possibilità di una riapertura del reattore di Caorso, in provincia di Piacenza. Il quotidiano Il Sole 24 ore del 25 febbraio 2010 riportava la proposta di un autorevole esponente del Popolo della libertà per la riattivazione della vecchia centrale di Caorso e il giorno seguente, il medesimo quotidiano, riportava la pronta dichiarazione dei sindaco piacentino del Popolo della libertà, Fabio Callori, evidentemente impegnato in campagna elettorale, che dichiarava: «siamo favorevoli al ritorno al nucleare, ma non a Caorso, che sta ancora lottando per chiudere con il passato»;
è invece del tutto indispensabile per un corretto e democratico svolgimento delle stesse elezioni regionali che i candidati alla presidenza delle regioni si pronuncino con cognizione di causa su una scelta così importante quale l'installazione nel territorio della propria regione di una centrale nucleare o di un sito per a raccolta delle scorie nucleari, anche perché « tra l'altro» lo stesso Sottosegretario per lo sviluppo economico, Stefano Saglia, ha dichiarato (come riporta Il Corriere della Sera del 12 febbraio 2010) che: «è chiaro che nessuna centrale nucleare si farà contro la volontà della regione, è una cosa che non accadrà mai» -:
se il Governo non ritenga necessario e doveroso far conoscere ai cittadini italiani, prima della prossima scadenza elettorale, i siti individuati per l'installazione delle centrali nucleari, o comunque l'elenco completo delle aree potenzialmente interessate ad ospitare i medesimi siti.
(3-00945)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

centrale nucleare

energia nucleare

gestione dei rifiuti

industria elettrica

industria nucleare

insediamento di centrale

produzione d'energia

scorie radioattive

sicurezza nucleare