ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00887

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 276 del 02/02/2010
Firmatari
Primo firmatario: LANZILLOTTA LINDA
Gruppo: MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Data firma: 02/02/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TABACCI BRUNO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 02/02/2010
CALGARO MARCO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 02/02/2010
MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 02/02/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA
Attuale delegato a rispondere: SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA delegato in data 02/02/2010
Stato iter:
03/02/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/02/2010
Resoconto LANZILLOTTA LINDA MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 03/02/2010
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 03/02/2010
Resoconto LANZILLOTTA LINDA MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/02/2010

SVOLTO IL 03/02/2010

CONCLUSO IL 03/02/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00887
presentata da
LINDA LANZILLOTTA
martedì 2 febbraio 2010, seduta n.276

LANZILLOTTA, TABACCI, CALGARO e MOSELLA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

la rete di telecomunicazioni è un'infrastruttura fondamentale del Paese, condizione essenziale per la sua crescita, per la sua competitività, per l'attrazione di investimenti e sempre più necessaria per garantire a tutti i cittadini l'accesso alla conoscenza e la fruizione di servizi pubblici;

la rete di telecomunicazioni è di proprietà di Telecom, che la gestisce in regime di monopolio, condizionandone lo sviluppo e le condizioni di accesso, nonché di universalità, e, di conseguenza, dal carattere strategico della rete deriva il carattere strategico di Telecom;

tutti i Paesi sviluppati stanno già attivando cospicui investimenti per realizzare la rete di nuova generazione, mentre in Italia sono stati cancellati i finanziamenti pubblici (800 milioni di euro) destinati al completamento della rete a banda larga (da cui oggi sono ancora esclusi circa otto milioni di cittadini);

la criticità della situazione debitoria di Telecom condiziona negativamente gli investimenti sulla rete, che, come rilevato anche di recente dal rapporto Caio, è soggetta ad un progressivo degrado, con effetti assai negativi sull'occupazione nelle telecomunicazioni e nel settore dell'information and communication technology (ict);

insistenti sono le voci (confermate dall'andamento dei titoli) di un'imminente fusione tra Telecom e la spagnola Telefonica, che determinerebbe il controllo di Telefonica sul gruppo Telecom e sulla rete italiana di telecomunicazioni, la cui governance sarebbe, quindi, del tutto estranea agli interessi strategici del nostro Paese;

da molto tempo si discute di diverse opzioni volte tutte a garantire un assetto della rete di telecomunicazioni, che garantisca l'interesse nazionale allo sviluppo degli investimenti e alla piena accessibilità e neutralità, condizioni che, peraltro, neppure nell'attuale assetto il regime open access ha reso effettive;

solo pochi mesi or sono il Governo è intervenuto per conservare l'italianità dell'Alitalia, società operante in un settore certo non più strategico di quello delle telecomunicazioni;

si rileva che l'inerzia del Governo nel caso Telecom ha fatto sorgere il dubbio, che, di fatto, non si voglia contrastare Telefonica, società che, su altri mercati, ha interessi comuni con aziende italiane molto vicine al Presidente del Consiglio dei ministri;

il Ministro dell'economia e delle finanze in più occasioni ha rivendicato il primato della politica sulla pura logica di mercato, allorché siano in gioco interessi e diritti dei cittadini, delle imprese e dell'intera comunità -:

se il Governo non ritenga in questo caso di dover intervenire per evitare il passaggio ad una società straniera del controllo della rete di telecomunicazioni, quali strumenti intenda eventualmente attivare a tale scopo e se non ritenga necessario a tali fini promuovere la creazione di una «società della rete», partecipata, oltre che da Telecom, da soci pubblici e privati e con un assetto idoneo a garantire neutralità, accessibilità e adeguati investimenti sull'infrastruttura.
(3-00887)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

TELECOM ITALIA

EUROVOC :

diritto dell'individuo

finanziamento pubblico

impresa

industria delle telecomunicazioni

infrastruttura economica

investimento

neutralita'

paese industrializzato

protezione del consumatore

rete di trasmissione

servizio pubblico

telecomunicazione