ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00875

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 273 del 26/01/2010
Firmatari
Primo firmatario: SIRAGUSA ALESSANDRA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/01/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUSSO ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
CAPODICASA ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
CARDINALE DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
CAVALLARO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
D'ANTONI SERGIO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
GENOVESE FRANCANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
LEVI RICARDO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
MARTINO PIERDOMENICO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
RUGGHIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
SAMPERI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Attuale delegato a rispondere: RAPPORTI CON IL PARLAMENTO delegato in data 26/01/2010
Stato iter:
27/01/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/01/2010
Resoconto RUSSO ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 27/01/2010
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 27/01/2010
Resoconto SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/01/2010

SVOLTO IL 27/01/2010

CONCLUSO IL 27/01/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00875
presentata da
ALESSANDRA SIRAGUSA
martedì 26 gennaio 2010, seduta n.273

SIRAGUSA, ANTONINO RUSSO, MARAN, LENZI, MARIANI, BRATTI, BERRETTA, BOCCI, BRAGA, BURTONE, CAPODICASA, CARDINALE, CAUSI, CAVALLARO, D'ANTONI, ESPOSITO, GENOVESE, GINOBLE, GRAZIANO, IANNUZZI, LEVI, MARANTELLI, MARGIOTTA, MARTELLA, PIERDOMENICO MARTINO, MORASSUT, MOTTA, REALACCI, RUGGHIA, SAMPERI, VIOLA, QUARTIANI e GIACHETTI. -
Al Ministro per i rapporti con il Parlamento.
- Per sapere - premesso che:

la città di Palermo vive una situazione di drammatica crisi politica, finanziaria e amministrativa;

tra le principali cause di degrado si segnala, senz'altro, la drammatica situazione della raccolta e gestione dei rifiuti affidata ad Amia, società in house del comune di Palermo, per la quale sono stati chiesti ed ottenuti dal Governo nazionale, solo nell'ultimo anno, 230 milioni di euro a favore del comune di Palermo per appianarne i debiti: 80 milioni di contributo in favore dei comuni delle aree rientranti nell'obiettivo «Convergenza», aventi popolazione superiore a 500.000 abitanti e che abbiano rilevanti passività nei confronti delle società affidatarie del servizio di gestione rifiuti ed igiene ambientale nel territorio comunale; 150 milioni di euro al comune di Palermo per investimenti di miglioramento del tessuto urbano, anche nel settore dell'igiene ambientale, con delibera Cipe n. 4 del 2009;

Amia ha speso negli ultimi anni, in maniera impropria e improvvida, un'enorme quantità di risorse finanziarie pubbliche, senza che l'amministrazione comunale di Palermo abbia mai vigilato sull'uso di tali risorse, rendendosi in tal modo - secondo gli interroganti - corresponsabile del dissesto finanziario dell'azienda e mettendo a rischio di dissesto lo stesso bilancio del comune;

come riportato dagli organi di stampa, gli sprechi della ex municipalizzata ormai non si contano più: operazioni finanziarie spericolate; viaggi a Dubai e scalate in Tunisia; affitti da 12.800 euro al mese pagati dagli ex amministratori per locali mai utilizzati; locazione e manutenzione di nuovi cestini che dovevano sostituire quelli vecchi piazzati in città per 1,5 milioni di euro all'anno per l'affitto e la pulizia dei gettacarte in plastica (Amia ha speso per ognuno dei 12 mila gettacarte, forse addirittura mai posizionati, 620 euro); premi di risultato agli amministratori dell'Amia con i bilanci in perdita (360 mila euro erogati e 28 capi struttura e bonus per il consiglio di amministrazione, nonostante bilanci in perdita);

sui dirigenti dell'azienda sono state aperte due inchieste: una per truffa, l'altra per due ipotesi di falso in bilancio per quasi 61 milioni di euro;

il 21 gennaio 2010 il giudice per l'udienza preliminare ha rinviato a giudizio i 9 imputati del procedimento per i presunti falsi in bilancio: l'ex presidente e l'ex direttore generale, oltre a consiglieri di amministrazione componenti del collegio dei sindaci in carica fino al 2006;

a fronte di ciò, l'amministrazione comunale ha aumentato nel 2007 la Tarsu del 75 per cento, aumento successivamente annullato con sentenza del tribunale amministrativo regionale;

a seguito di tale sentenza le associazioni dei consumatori, sindacati e artigiani si sono mobilitati contro il comune per avere il rimborso della Tarsu non solo per il 2006, ma anche per gli anni successivi, come stabilito dalla commissione tributaria. Nonostante ciò, il 18 novembre 2009 la giunta palermitana ha approvato la riadozione del provvedimento azzerato dai giudici amministrativi, scegliendo di non ricorrere in appello contro la sentenza, ma di adottare una delibera-bis e rendendo, di fatto, inutile il piano dei rimborsi che era stato deciso attraverso il conguaglio delle prossime cartelle Tarsu;

il 4 gennaio 2010 il consiglio comunale di Palermo ha approvato il piano di ricapitalizzazione di Amia: un atto di indirizzo da portare al tribunale fallimentare per convincere i giudici che Amia è risanabile;

il piano era talmente risibile che il 20 gennaio 2010 la procura della Repubblica ha confermato la richiesta di fallimento per Amia, già presentata alla fine del 2009;

il tribunale fallimentare dovrà decidere se far fallire l'Amia, nominando un curatore, o rigettare l'istanza della procura, oppure infine avviare una soluzione intermedia con l'amministrazione controllata;

un altro capitolo nero nella gestione dei servizi locali della città di Palermo è rappresentato dalla società dei trasporti urbani Amat, che ha registrato un crollo di passeggeri da 24 a 19 milioni, con un'utilizzazione di soli 235 autobus su 598, con l'incasso dei biglietti che copre solo il 18 per cento delle spese;

Amat si avvia a chiudere per il 2009 con un pesante passivo, vicino ai 10 milioni di euro, al quale contribuisce, soprattutto, il taglio di quasi 7 milioni di trasferimenti dal comune per le agevolazioni alle categorie protette;

il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con determinazione dirigenziale n. 331 (ex TIF/211 PA) del 15 marzo 2005 ha approvato in linea tecnica il progetto definitivo per la realizzazione di tre linee tram per la città di Palermo, per un importo complessivo di spesa pari ad euro 216.772.099,93, di cui euro 128.974.434,90 finanziati dallo Stato e euro 87.797.665,03 a carico del comune di Palermo;

in data 6 giugno 2006, è stato stipulato il contratto di appalto con il quale Amat Palermo spa ed il comune di Palermo hanno affidato la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori, da ultimare entro il giugno 2010, per la realizzazione del sistema tram città di Palermo all'associazione temporanea di imprese, composta da Sis s.c.p.a. (capogruppo e mandataria), Ali Bombardier-Edilseavi (mandante), V. Mosco & associati (mandante), Seib ingenieur (mandante);

in data 18 novembre 2009 il quotidiano la Repubblica ha pubblicato un articolo dal titolo «I consulenti d'oro del tram fantasma», dal quale emergerebbe che siano stati spesi «quasi 2 milioni di euro in consulenze, per pagare comitati tecnici scientifici che hanno garantito parcelle d'oro a professionisti vicini al sindaco» e che il sistema complessivo verrà a costare ben più dei 235 milioni di euro previsti, avendo l'Amat presentato un conto da 24 milioni di euro aggiuntivi necessari per ultimare l'opera, dopo che appena aperto il primo cantiere a Brancaccio si è scoperto che la progettazione del tracciato era carente e non aveva considerato, ad esempio, cavi ad alta tensione, sottoreti e ponti pericolanti;

come rilevato dalla Corte dei conti, il comune ha residui attivi per circa 400 milioni di euro, ma la riscossione dei crediti è andata progressivamente scemando negli ultimi cinque anni, contribuendo non poco all'attuale situazione di dissesto del comune;

il comune presenta un bilancio formalmente in attivo, ma, se si guarda al complesso delle attività ad esso riconducibili ed in particolare alla situazione patrimoniale, emerge una situazione di gravissima difficoltà finanziaria. In particolare, il bilancio dell'Amia, nonostante il contributo statale, presenta debiti per 150 milioni, mentre l'Amat vanta un credito di circa 100 milioni nei confronti del comune e la Gesip di 60 milioni, mentre continua a perdere 700 mila euro al mese, e non meno gravi sono le situazioni delle altre partecipate;

l'amministrazione, fra dipendenti diretti, delle aziende partecipate e precari, paga circa 21.895 stipendi e il 72 per cento delle spese è rappresentato da spese correnti, mentre non riesce a far fronte alla manutenzione ordinaria della città: recentemente sono stati addirittura affidati degli incarichi esterni per la lettura dei contatori dell'acqua per una spesa di circa 90 mila euro;

il 21 settembre 2009 la trasmissione televisiva Striscia la notizia ha svelato come un dipendente della Gesip (società che raggruppa duemila ex precari e che si occupa di vari servizi in città), Franco Alioto, non si sarebbe mai presentato al lavoro, prestando invece servizio come marinaio sulla barca dei figli del sindaco, utilizzata dallo stesso primo cittadino di Palermo;

la procura di Palermo, dopo le indagini preliminari, ha iscritto nel registro degli indagati il sindaco Diego Cammarata, con l'accusa di abuso d'ufficio e concorso in truffa;

andrebbe valutata l'eventuale sussistenza dei presupposti per l'applicazione della cosiddetta «legge Marzano» ad Amia, sottoponendo la stessa ad amministrazione controllata -:

quali urgenti iniziative il Governo intenda adottare al fine di verificare, anche per il tramite dei servizi ispettivi di finanza pubblica, l'utilizzo dei fondi assegnati al comune di Palermo e la sua complessiva situazione di bilancio, nonché di valutare l'eventuale sussistenza dei presupposti per l'estensione della dichiarazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti urbani nel territorio della provincia di Palermo, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 gennaio 2009, anche alla raccolta - ivi compresa la raccolta differenziata - e allo smaltimento dei rifiuti di ogni tipo, al fine di evitare l'aggravarsi dei problemi igienico-sanitari già in essere. (3-00875)
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PALERMO - Prov, SICILIA

EUROVOC :

amministrazione locale

comune

gestione dei rifiuti

prestazione di servizi

rimborso

servizio

societa' di servizi

trasporto pubblico

utilizzazione degli aiuti