ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00833

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 264 del 12/01/2010
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/01/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRANCESCHINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
BOBBA LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
CAPODICASA ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
CIRIELLO PASQUALE PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
CONCIA ANNA PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
GENTILONI SILVERI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
LOSACCO ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
LARATTA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MOGHERINI REBESANI FEDERICA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
PARISI ARTURO MARIO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
PIZZETTI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
SAMPERI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
STRIZZOLO IVANO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/01/2010
Stato iter:
13/01/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/01/2010
Resoconto REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 13/01/2010
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 13/01/2010
Resoconto REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/01/2010

SVOLTO IL 13/01/2010

CONCLUSO IL 13/01/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00833
presentata da
ERMETE REALACCI
martedì 12 gennaio 2010, seduta n.264

REALACCI, FRANCESCHINI, MARAN, VENTURA, VILLECCO CALIPARI, MARIANI, LULLI, AMICI, BELLANOVA, BOBBA, BOCCI, BRAGA, BRATTI, CAPODICASA, CARELLA, MARCO CARRA, CAUSI, CIRIELLO, CODURELLI, CONCIA, DE PASQUALE, ESPOSITO, GATTI, GENTILONI SILVERI, GIACHETTI, GINOBLE, IANNUZZI, LOSACCO, LARATTA, MADIA, MARANTELLI, MARCHI, MARGIOTTA, MARTELLA, MASTROMAURO, MOGHERINI REBESANI, MORASSUT, MOTTA, ARTURO MARIO LUIGI PARISI, PEDOTO, PES, PIZZETTI, SAMPERI, SCHIRRU, SERVODIO, SIRAGUSA, STRIZZOLO, VELO e VIOLA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

il Governo attualmente in carica nelle strategie energetiche dell'Italia assegna un ruolo centrale al rilancio della fonte nucleare sulla base delle tecnologie attualmente disponibili. Tale scelta viene presentata come in grado di fornire significative quantità dì energia elettrica a prezzi molto più bassi degli attuali;

il Partito Democratico ritiene che la soluzione non sia un ritorno al nucleare che, a questo stato di tecnologia comporta costi elevati, tempi molto lunghi e problemi legati allo smaltimento delle scorie radioattive;

è invece necessario puntare in via prioritaria su efficienza, risparmio energetico, innovazione tecnologica, fonti rinnovabili per affrontare le sfide che abbiamo davanti a cominciare dalla necessità, ribadita nel summit mondiale sul clima di Copenaghen, di ridurre drasticamente le emissioni di CO2. Che a tal fine sia necessario accompagnare, aiutare, sostenere le scelte di imprese, istituzioni, cittadini che consentono di migliorare la qualità della nostra vita e la competitività della nostra economia, cogliendo le opportunità offerte dalla green economy;

la struttura dei costi del nucleare è particolare rispetto a quella delle altre fonti energetiche: incide molto la costruzione degli impianti, relativamente poco la gestione e il costo del combustibile, tantissimo lo smantellamento e la chiusura del ciclo, con la messa in sicurezza delle scorie (il solo impianto non definitivo per le scorie ad alta attività in costruzione in Francia a Bure ha un costo base di circa 15 miliardi di euro);

se in un'economia di mercato si tiene conto di tutti questi costi, il ritorno al nucleare non è competitivo, mentre diverso è ovviamente il caso delle centrali già esistenti. È questo il motivo per cui attualmente in tutto l'occidente sono in costruzione due soli impianti nucleari, uno in Francia a Flamanville e uno in Finladia a Oikiluoto, entrambi con tecnologia francese Areva, la stessa privilegiata dall'Enel e dal Governo italiano;

l'impianto di Oikiluoto avrebbe dovuto essere consegnato lo scorso anno, si parla ora del 2012 e i costi di costruzione sono già aumentati del 60 per cento, un vero e proprio disastro industriale;

il 22 ottobre 2009 c'è stata una pesante e irrituale messa in mora dei sistemi di questi impianti con tecnologie Areva espressa con un comunicato congiunto delle tre agenzie per la sicurezza nucleare: la francese ASN, la britannica HSÈsND e la finlandese Stuk. La qual cosa produrrà perlomeno un ulteriore allungamento dei tempi e un ulteriore innalzamento dei costi;

per tutti questi motivi negli Stati Uniti, dove la produzione di energia elettrica è totalmente privatizzata, dagli anni settanta non viene avviata la costruzione di un nuovo impianto nucleare. E recentemente (giugno 2009) il Massachussets Institute of Technology (MIT) ha sottolineato come il costo del chilowattora nucleare sia significativamente superiore a quello delle altre fonti tradizionali;

la scelta nucleare fu a suo tempo bocciata dai cittadini italiani con il referendum del 1987, quindi una sua riproposizione richiede grande cautela anche dal punto di vista democratico. Il Governo ha invece varato una norma che, caso unico nei paesi occidentali, prevede la possibilità di avviare la costruzione di una centrale nucleare o di un impianto di trattamento di scorie anche in presenza di un parere contrario delle istituzioni locali e delle regioni interessate, militarizzando inoltre i siti scelti. Undici regioni (Lazio, Marche, Umbria, Basilicata, Puglia, Calabria, Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Piemonte e Campania) hanno avanzato ricorso alla Corte costituzionale nei confronti di questa norma;

l'Agenzia per la sicurezza nucleare (peraltro neanche prevista inizialmente e inserita solo successivamente dopo un increscioso «balletto» tra ministeri sull'attribuzione dei posti e le cui delicate funzioni meglio sarebbero state svolte da un'Autorità indipendente) risulta finanziata nei prossimi tre anni con un importo ad avviso degli interroganti ridicolo che ne compromettono la reale operatività;

i tempi per l'individuazione dei siti da parte dei soggetti interessati alla costruzione di impianti sono tali da non rendere possibile un confronto trasparente e democratico su tale tema in occasione delle prossime elezioni regionali. Pur, ovviamente, in presenza di orientamenti già consolidati da parte dei soggetti proponenti l'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti, ha ad esempio recentemente dichiarato in una trasmissione televisiva (Effetto Domino del 6 dicembre del 2009 in onda su La7): «ho idea di quali siano i possibili siti ma non li rivelerò nemmeno sotto tortura»;

non sono cambiati nel corso degli ultimi anni i criteri fondamentali per rendere un sito idoneo alla realizzazione di un impianto nucleare a cominciare dalla bassa sismicità, da una relativamente bassa densità abitativa, dalla disponibilità di grandi quantitativi di acqua. Né sono cambiate le caratteristiche geofisiche del nostro Paese -:

se il Governo ritenga che la mappa dei siti per la realizzazione degli impianti per la produzione di energia nucleare che l'istituenda Agenzia per la sicurezza nucleare dovrà realizzare possa essere significativamente diversa da quella redatta dal Comitato nazionale per l'energia nucleare ai sensi della legge n. 23 del 1975. (3-00833)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

centrale nucleare

energia nucleare

gestione dei rifiuti

industria nucleare

insediamento di centrale

lotta contro l'inquinamento

produzione d'energia

protezione dell'ambiente

riduzione delle emissioni gassose

sicurezza nucleare

tecnologia nucleare