ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00728

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 238 del 26/10/2009
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/01845
Abbinamenti
Atto 2/00367 abbinato in data 27/10/2009
Firmatari
Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 26/10/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LA LOGGIA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
STAGNO D'ALCONTRES FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
GIBIINO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
MINARDO ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
SCALIA GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
TORRISI SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
GRANATA BENEDETTO FABIO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
GERMANA' ANTONINO SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
GIAMMANCO GABRIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
FALLICA GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
LO PRESTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
TERRANOVA GIACOMO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
GRIMALDI UGO MARIA GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
BRIGUGLIO CARMELO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
CRISTALDI NICOLO' POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009
MISURACA DORE POPOLO DELLA LIBERTA' 26/10/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 26/10/2009
Stato iter:
27/10/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/10/2009
Resoconto MANTOVANI MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 27/10/2009
Resoconto GAROFALO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/10/2009

DISCUSSIONE IL 27/10/2009

SVOLTO IL 27/10/2009

CONCLUSO IL 27/10/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00728
presentata da
VINCENZO GAROFALO
lunedì 26 ottobre 2009, seduta n.238

GAROFALO, LA LOGGIA, PAGANO, STAGNO D'ALCONTRES, VINCENZO ANTONIO FONTANA, GIBIINO, MINARDO, SCALIA, TORRISI, CATANOSO, GRANATA, GERMANÀ, GIAMMANCO, FALLICA, LO PRESTI, TERRANOVA, GRIMALDI, BRIGUGLIO, CRISTALDI, MARINELLO e MISURACA. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

i deputati nazionali nella doverosa rappresentanza delle istanze dei cittadini e delle proprie comunità d'origine, ritengono assolutamente urgente l'intervento del Governo sulle problematiche di mobilità e sviluppo innescate dalle Ferrovie dello Stato in Sicilia e, in particolare nell'area dello Stretto;

tali aree, lungi dall'essere considerate strategiche in termini trasportistici, subiscono invece da anni una imperdonabile politica di disimpegno da parte dei vertici del gruppo FS che sta gravemente compromettendo le potenzialità di sviluppo del territorio e l'indiscutibile diritto dei siciliani ad una mobilità efficiente, rafforzata dal principio della continuità territoriale dovuta dallo Stato alle popolazioni insulari;

in una contingenza temporale di particolare criticità che dovrebbe accentuare l'impegno infrastrutturale in favore delle aree del Mezzogiorno, e della Sicilia in particolare, assistiamo invece ad una politica di dismissione con gravi ricadute sulle potenzialità di crescita economica e sociale del territorio, sull'occupazione e sull'ambiente;

nell'ultimo decennio, infatti, l'arretratezza del sistema trasportistico ferroviario in Sicilia, con servizi non efficienti e, quindi, poco competitivi, e l'assenza di strategie di investimento adeguate, ha causato una drastica contrazione di entrambi i flussi di passeggeri (-30 per cento) e merci (-40 per cento), in favore di un accresciuto traffico gommato, con le immaginabili conseguenze negative in termini di congestione stradale, emissioni inquinanti, riduzione del livello di sicurezza;

conseguentemente a quanto summenzionato, nello stesso periodo FS è passata, solo nella provincia di Messina, da 5.000 a 1.700 occupati nel settore, innestando, in un'area già provata da alti tassi di disoccupazione, un considerevole aumento della conflittualità sociale;

la riduzione graduale, ma costante, del servizio di trasporto viaggiatori sia a lunga percorrenza che regionale e quella del trasporto merci, la mancanza di ammodernamento dei servizi di trasporto in riferimento a quanto summenzionato, la scarsità di ammodernamento dei servizi e della flotta navale, l'inadeguata manutenzione e l'insufficienza di investimenti nella rete - al contrario di quanto il gruppo FS ha progettato e già in parte realizzato nel resto d'Italia - ha come diretta conseguenza l'aumento del divario in termini di infrastrutture e di servizi tra il Nord ed il Sud e, dunque, una riduzione dei flussi di traffico passeggeri e merci da e verso il Mezzogiorno, una imperdonabile perdita in termini di competitività delle aree, una negativa incidenza sui flussi turistici, un progressivo ulteriore calo della redditività dei servizi ferroviari, già considerato alla base delle suddette strategie aziendali di smobilitazione;

Messina come già accennato, è il territorio più colpito dalla smobilitazione del gruppo FS, senza fra l'altro un'efficiente possibilità di mobilità per persone e merci, rappresentata nelle altre principali province siciliane di Catania e Palermo dal trasporto aereo;

la Divisione Cargo di Ferrovie dello Stato già dal 1o marzo scorso ha infatti dismesso gli scali merci di Messina Centrale e Pace del Mela, con gravi conseguenze per le attività produttive e commerciali che si avvalevano di tali snodi;

inoltre la riduzione del traffico ferroviario siciliano e dei treni a lunga percorrenza da e per il continente comporta la diminuzione delle attività di Bluvia, che conseguentemente è stata costretta a diminuire le corse delle navi traghetto, mettendo a rischio ulteriori 600 posti di lavoro in città;

la contrazione del servizio di attraversamento dello Stretto continua a causare notevoli disagi non soltanto alle migliaia di pendolari che quotidianamente si spostano sulle due sponde e che non possono ancora usufruire del servizio di Metropolitana del mare, ma anche a tutti gli utenti di Trenitalia che, qualora non venisse ripristinato il collegamento marittimo per tutti i treni, sarebbero costretti ad interrompere il viaggio sullo Stretto con una conseguente ovvia disaffezione al trasporto ferroviario e ulteriori decrementi in termini di utilizzo dello stesso;

la recente decisione di sospendere l'operatività della terza nave a servizio della movimentazione dei treni di lunga percorrenza da e per la Sicilia ha causato, lo scorso 19 giugno 2009, a ben 5 convogli passeggeri provenienti dal continente, fino a 4 ore e mezza di ritardo unicamente per attraversare lo Stretto di Messina;

lo sviluppo del nostro territorio e della nostra comunità passano imprescindibilmente da un sistema intermodale in cui coniugare in modo efficiente, sostenibile ed equo rispetto al resto del continente, il trasporto di passeggeri e merci, la navigazione e il traghettamento nell'area dello Stretto. In tale quadro di insieme le Ferrovie dello Stato occupano un ruolo strategico che va potenziato e razionalizzato e assolutamente non ridimensionato in una sterile ottica di miope redditività temporanea;

è necessario accelerare la realizzazione di opere ferroviarie particolarmente strategiche per la Sicilia sugli assi di mobilità di maggiore traffico Palermo-Messina-Catania e, in particolare, il raddoppio della Patti-Castelbuono; la realizzazione della tratta Giampilieri-Fiumefreddo; la tratta ad alta velocità Catania-Palermo, l'unica prevista in Sicilia; e al tempo stesso occorre apportare migliorie alla rete che si estende da Agrigento a Siracusa al fine di renderla maggiormente usufruibile e facilmente collegabile con le altre provincie della Regione;

in particolare gli Esecutivi nazionale e regionale devono pretendere dai vertici di FS il rispetto degli impegni già inseriti nel Contratto di programma RFI - Governo 2007-2011 e vigilare affinché venga attuata una politica di investimenti tale da colmare il deficit infrastrutturale attuale;

tutto ciò non è assolutamente ammissibile anche per la generalizzata violazione del diritto dei cittadini siciliani, e dell'intero Mezzogiorno, ad un servizio di trasporto statale verso il resto del Paese, reso efficiente e confortevole con investimenti costanti e tecnologie adeguate. La situazione di cui sopra è pertanto inaccettabile per un Governo responsabile e attento, che non può e non deve assistere indifferente, ma ha l'obbligo di risposte concrete verso i cittadini -:

il Governo, nel suo ruolo di azionista unico del Gruppo F.S. e di decisore strategico, come ritiene opportuno intervenire in modo risolutivo per assicurare servizi di mobilità uniformi in tutto il territorio nazionale;

le scelte fino ad ora attuate da FS rendono l'intero gruppo complice del ritardo di sviluppo delle aree del Sud Italia e dell'accrescersi del divario con le regioni settentrionali e con il resto d'Europa, sempre più difficilmente colmabile in futuro e quindi a tal proposito si chiede quali misure si pensa di adottare al fine di risolvere le problematiche emerse e le conseguenze che ne sono derivate.
(3-00728)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

circolazione stradale

gestione d'impresa

Mezzogiorno

politica d'investimento

prestazione di servizi

Sicilia

tecnologia intermedia

trasporto ferroviario

trasporto marittimo

trasporto merci

trasporto viaggiatori

utente dei trasporti