ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00716

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 235 del 20/10/2009
Firmatari
Primo firmatario: VIETTI MICHELE GIUSEPPE
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 20/10/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 20/10/2009
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 20/10/2009
DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO 20/10/2009
POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO 20/10/2009
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO 20/10/2009
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 20/10/2009
PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO 20/10/2009
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 20/10/2009
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO 20/10/2009
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO 20/10/2009
TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO 20/10/2009
FORMISANO ANNA TERESA UNIONE DI CENTRO 21/10/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/10/2009
Stato iter:
21/10/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/10/2009
Resoconto FORMISANO ANNA TERESA UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 21/10/2009
Resoconto SACCONI MAURIZIO MINISTRO - (LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 21/10/2009
Resoconto FORMISANO ANNA TERESA UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/10/2009

DISCUSSIONE IL 21/10/2009

SVOLTO IL 21/10/2009

CONCLUSO IL 21/10/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00716
presentata da
MICHELE GIUSEPPE VIETTI
martedì 20 ottobre 2009, seduta n.235

VIETTI, COMPAGNON, CICCANTI, DELFINO, POLI, VOLONTÈ, NARO, PEZZOTTA, OCCHIUTO, GALLETTI, LIBÈ, TASSONE e ANNA TERESA FORMISANO. -
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
in più di un'occasione e, da ultimo, nel corso di una lezione tenuta al collegio Carlo Alberto di Moncalieri, il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, ha sollecitato una riforma previdenziale che preveda un innalzamento dell'età pensionabile, sottolineando che «tale aumento potrà contribuire, se accompagnato da azioni che consentano di rendere più flessibili orari e salari di lavoratori più anziani, a elevare il tasso di attività e a sostenere la crescita potenziale dell'economia»;
intervenendo a margine di un convegno a Siena, Lorenzo Bini Smaghi, membro del board della Banca centrale europea, ha affermato che una riforma delle pensioni in Italia «più tardi si farà e peggio sarà». Per Bini Smaghi, per riportare il debito pubblico a livello pre-crisi, è necessario «adeguare le pensioni alle aspettative di vita. Questo è stato fatto già in passato, ma non abbastanza». Per tornare a crescere, ha aggiunto Bini Smaghi, servono riforme strutturali;
nel rapporto sulla sostenibilità dei conti pubblici dei 27 Paesi membri dell'Unione europea, pubblicato la scorsa settimana, si chiede di alzare l'età pensionabile in linea con l'aumento delle aspettative di vita nell'Unione europea. Per la Commissione europea l'innalzamento dell'età pensionabile resta una priorità, rimarcando come «numerosi Paesi stanno valutando l'ipotesi di fare passi di questo tipo», anche perché «le persone stanno vivendo più a lungo e sono in salute più di prima» e se «le attuali politiche non vengono cambiate, l'età media alla quale le persone escono dal mercato del lavoro nell'Unione europea aumenterà solo di un anno, da 62 a 63 anni, entro il 2060»;
autorevolissimi esponenti della maggioranza, in un'intervista ad un quotidiano, hanno recentemente affermato che, sebbene «una riforma delle pensioni non si fa con un colpo di bacchetta magica», una riforma delle pensioni è necessaria «perché la situazione dei conti pubblici è quella che è, soprattutto con un debito in costante crescita»;
circa una settimana fa, pur non entrando nel dettaglio, poiché trattasi di un tema che coinvolge più Ministri, il Presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa tenuta dopo l'incontro con il Premier bulgaro Boiko Borisov, ha annunciato che presto il Governo si occuperà anche del problema delle pensioni;
il Ministro interrogato ha, invece, ribadito che «le pensioni non sono nelle attività prossime del Governo, anche perché noi la riforma l'abbiamo fatta solo due mesi fa e quindi pensiamo intanto ad applicarla» -:
se non ritenga opportuno valutare più attentamente le sollecitazioni provenienti da autorevoli istituzioni (Banca d'Italia, Banca centrale europea, Commissione europea), da esponenti della stessa maggioranza e dallo stesso Presidente del Consiglio dei ministri in tema di riforma delle pensioni, ritenuta fondamentale per il rilancio e lo sviluppo del Paese.
(3-00716)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Banca centrale europea

bilancio dello Stato

condizione di pensionamento

debito pubblico

lavoratore anziano

mercato del lavoro