FAVIA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
il 13 gennaio 2009 è avvenuto il passaggio di consegne ufficiali da parte del commissario liquidatore di Alitalia s.p.a. alla Compagnia aerea italiana (Cai), con la relativa operatività e i diritti di volo che sono stati trasferiti ai soci della nuova compagnia. I soci Cai hanno, quindi, sottoscritto un impegno finanziario di 847 milioni di euro;
il passaggio dell'ex compagnia di bandiera alla Cai è stato finora contrassegnato da perdite economico-finanziarie, non solo per il bilancio dello Stato, ma anche per migliaia di cittadini che avevano investito i propri risparmi in Alitalia SpA, e da un costo sociale altrettanto pesante per i lavoratori colpiti direttamente dalla crisi Alitalia;
il progetto Cai mostra ancora una volta tutta la sua fragilità. Come riporta Il Sole 24 ore del 15 luglio 2009, la nuova compagnia «è tra le peggiori compagnie in Europa per i ritardi dei voli», senza contare i voli quotidianamente cancellati;
nei primi tre mesi del 2009 il 26,2 per cento dei voli a breve e medio raggio è arrivato in ritardo. In pratica, la compagnia si colloca al ventiquattresimo posto in Europa sulle 27 censite dalle statistiche dell'Aea, associazione di Bruxelles tra i vettori tradizionali;
inoltre, ad agosto 2009 la compagnia dovrà prepararsi a pagare la prima rata - circa 138 milioni di euro - per gli asset della vecchia Alitalia e, quindi, la seconda rata a fine 2010, al netto dei debiti della vecchia Alitalia;
nei giorni scorsi il commissario della vecchia Alitalia, Augusto Fantozzi, come riportato da diversi quotidiani, ha ricevuto la lettera della Cai, relativamente alla prima rata che la nuova compagnia si era impegnata a versare, sulla base di impegni concordati nel mese di novembre 2008, per l'acquisto dei beni e degli aerei della vecchia Alitalia, e la cifra contenuta nella lettera sarebbe stata inferiore di circa la metà rispetto alle intese prese;
come se non bastasse, si parla, infine, di un possibile buco di bilancio di quasi 500 milioni di euro a fine 2009 per la nuova compagnia -:
con quali garanzie per la tutela del capitale umano e logistico, gli asset della vecchia Alitalia vadano a confluire nella nuova compagnia Cai, visto che quest'ultima fino ad oggi non ha rispettato gli accordi con i sindacati e il Governo, e se non intenda adoperarsi al fine di favorire un progetto e un reale piano industriale in grado seriamente di rispondere alle attuali inefficienze con investimenti strategici in grado di rilanciare la compagnia aerea, che sempre più rischia di essere relegata a mediocre compagnia regionale. (3-00630)