FRONER e VELO. -
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
al termine di un processo durato 24 giorni, il 15 giugno 2000 una giuria popolare della Dade County di Miami ha ritenuto colpevole di omicidio il trentino Enrico Forti, condannandolo all'ergastolo, «per aver personalmente e/o con altra persona o persone allo Stato ancora ignote, agendo come istigatore e in compartecipazione, ciascuno per la propria condotta partecipata, e/o in esecuzione di un comune progetto delittuoso, provocato, dolosamente e preordinatamene, la morte di Date Pike»;
da quasi dieci anni Enrico Forti, (padre di tre bambini), è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza sito nelle paludi delle Everglades, a Miami in Florida;
la sentenza di condanna ha lasciato molti dubbi e perplessità e pare basata su flebili e confuse prove circostanziali. A seguito di attente verifiche e valutazioni sulla fondatezza di queste «prove circostanziali», si è rafforzato il sospetto, se non la certezza, che i fatti siano andati in modo completamente diverso da come sono stati presentati dall'accusa;
a seguito della condanna di Enrico Forti è incominciata una forte azione popolare per sostenere la richiesta di aprire un nuovo processo, alla luce delle nuove prove che lo scagionerebbero. Anche a Trento, città natale di Forti, è sorto un comitato per sostenere la riapertura del processo e sono stati raccolti dei fondi per garantire il sostegno di validi avvocati;
tutte le istanze di riapertura del processo sono state finora rigettate. Recentemente è stato presentato dai legali di Enrico Forti un ricorso alla Corte federale come estrema possibilità per riaprire il caso e portare i molti elementi a discarico emersi in questi anni, utili a dimostrare la sua estraneità al delitto;
a giudizio dell'interrogante, in un caso come questo l'intervento del Governo italiano può contribuire a determinare una decisione positiva -:
se il Governo intenda attivarsi con le opportune iniziative diplomatiche presso le autorità degli Stati Uniti d'America, a tutela di Enrico Forti in modo tale da far sì che la posizione processuale del nostro concittadino possa essere riconsiderata.
(3-00624)