PISICCHIO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
il sistema della riscossione delle imposte locali, tributi che complessivamente si aggirano intorno ai 20 miliardi di euro annui, poggia in misura preponderante sulla società a capitale pubblico Equitalia, alle cui competenze sono affidati 4637 comuni, con una popolazione complessiva di 30 milioni di cittadini;
tale società, che è stata più volte al centro di controverse vicende, chiamata in causa dalle associazioni dei consumatori per gli innumerevoli episodi legati alle cosiddette «cartelle pazze», vale a dire cartelle esattoriali emanate per crediti inesistenti e procedure di pignoramento illegittime, esprime la sua attività d'istituto in una condizione alquanto paradossale;
la società pubblica, infatti, da un lato fa registrare, rispetto all'immenso ammontare dei crediti non esatti, circa 200 miliardi di euro nel periodo 2000/2007, una percentuale di recupero delle imposte pari soltanto al 4 per cento del valore dell'evaso, dall'altro continua ad esercitare la sua missione di recupero crediti facendo registrare gravi e non infrequenti episodi di negligenza;
gli errori di Equitalia, che si traducono, ad avviso dell'interrogante, in vere e proprie vessazioni di gabellieri medievali nei confronti dei cittadini-consumatori, hanno anche recentemente interessato la Corte dei conti, che, con sentenza n. 28 del 2009, ha condannato la società al pagamento di 1.465.384 euro con rivalutazione ed interessi, a motivo di interventi di esazione non dovuti;
le stime dei contribuenti parlano di 9,8 miliardi di euro (per quasi cinquanta milioni di cartelle esattoriali illegittime) non dovuti pagati in dieci anni da cittadini ignari o disposti ad accettare una vessazione pecuniaria di entità limitata, pur di non imbarcarsi in un'odissea giudiziaria per veder riconosciuto il diritto a non pagare nuovamente la multa già pagata, in molti casi accettando consapevolmente la vessazione per evitare il pignoramento del veicolo -:
quali tempestivi e risolutivi interventi, compresa una procedura formale di verifica, il Ministro interrogato intenda adottare per far cessare una situazione che all'interrogante appare di inaccettabile vessazione nei confronti dei cittadini da parte di una società pubblica, la cui missione, invece, sarebbe quella di recuperare le risorse ingenti sottratte all'erario e, quindi, tali da ridurre drasticamente il nostro debito pubblico. (3-00600)