DE MICHELI, MIGLIAVACCA, BERSANI, SERENI, BRESSA, MARIANI, QUARTIANI, GIACHETTI, BRAGA, BENAMATI, MARCHI, BOCCI, BRATTI, ESPOSITO, GINOBLE, IANNUZZI, MARANTELLI, MARGIOTTA, MARTELLA, MASTROMAURO, MORASSUT, MOTTA, REALACCI e VIOLA. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
il 30 aprile 2009 è ceduta una delle campate del ponte sul Po che sosteneva la strada statale n. 9 via Emilia, asse di collegamento essenziale tra l'Emilia Romagna e la Lombardia, nel territorio dei comuni di Piacenza (Emilia) e S. Rocco al Porto (Lombardia);
risulta da atti del comune di Piacenza che sin dalla alla fine degli anni '80 era stato redatto il progetto di massima, recepito nel protocollo di intesa sottoscritto il 7 giugno 1988 dalle regioni Emilia Romagna e Lombardia, unitamente alle province di Milano e Piacenza ed i comuni di Piacenza, San Rocco al Porto e Guardamiglio, della variante della strada statale n. 9 via Emilia, con nuovo ponte sul Po, e che detta variante risultava recepita negli strumenti di pianificazione degli enti competenti, tra i quali, in primis, l'Anas;
nel novembre 1994, a seguita di una piena, il ponte, ora crollato, fu oggetto di controlli statici;
nell'ottobre 2002 vi fu una successiva imponente piena del fiume, a seguito della quale i tecnici dell'Anas - compartimento di Milano, come si legge nel verbale della riunione alla prefettura di Piacenza del 21 ottobre 2002, prot. 1236 gab., affermavano di aver «individuato una profonda erosione di circa tre metri della spalla su cui poggia il primo pilone del ponte, che comporta l'attuazione di urgenti lavori di consolidamento»;
con un ordine del giorno degli onorevoli Tommaso Foti e Massimo Polledri, accolto dal Governo, veniva indicata la priorità della realizzazione di un secondo ponte sul Po a Piacenza;
nel 2002 una nota dei sindaci di Piacenza e San Rocco al Porto (Lodi) ad Anas - compartimento di Milano richiedeva l'esecuzione di lavori di intervento per messa in sicurezza del ponte sul fiume Po (strada statale n. 9 via Emilia) e di completare le opere previste dal progetto di messa in sicurezza del ponte sul Po;
con l'accordo preliminare del 24 aprile 2002, stipulato da Anas, regione Emilia Romagna, regione Lombardia, provincia di Piacenza, provincia di Lodi, comune di Piacenza, comune di Guardamiglio e comune di San Rocco al Porto, avente ad oggetto «ss. via Emilia variante di Piacenza in complanare all'autostrada A1, con un nuovo ponte sul fiume Po ed interconnessione con l'autostrada A1» si precisava che:
a) l'Anas chiedeva alla regione Emilia Romagna, al comune e alla provincia di Piacenza disponibilità e compartecipazione alle spese tecniche per la progettazione definitiva del progetto del nuovo ponte sul Po (e interconnessione con autostrada A1);
b) era necessario adottare nuove strutture ed opere pubbliche di particolare interesse per la riduzione dei problemi di traffico;
c) il progetto non era stato realizzato per scarsità di mezzi e personale in dotazione ad Anas («limitatezza delle risorse disponibili»), sebbene tali opere pubbliche fossero state inserite al primo posto della programmazione regionale;
d) il costo complessivo dell'opera era di euro 123.949.656,00;
e) Anas e pubbliche amministrazioni coinvolte si impegnavano a trovare risorse nei rispettivi bilanci;
f) Anas assicurava che avrebbe curato l'affidamento della progettazione definitiva e seguito l'intera fase elaborativa-esecutiva;
g) l'esecuzione delle opere pubbliche sarebbe avvenuta attraverso il reperimento di risorse messe a disposizione dagli enti locali e tramite project financing;
con la nota Anas/comune di Piacenza ed altri (prot. 013254 del 14 maggio 2002) veniva richiesta la disponibilità degli enti interessati a contribuire alle spese per la progettazione definitiva del nuovo ponte sul Po (e il relativo importo di compartecipazione pari ad oggi a 258.000 euro);
la successiva convenzione, sottoscritta in data 3 settembre 2003 tra Anas/regione Lombardia, regione Emilia Romagna, provincia di Piacenza, comune di Piacenza ha previsto, tra l'altro, che entro un anno dalla stipula Anas avrebbe dovuto ultimare le procedure necessarie per l'affidamento dell'incarico di progettazione e che il progetto relativo all'opera avrebbe dovuto essere ultimato entro il termine di 18 mesi dall'aggiudicazione (eccettuato il periodo necessario per il rilascio delle autorizzazioni di legge);
dall'anno 2003 all'anno 2008, tra l'Anas e gli enti interessati è intercorso un cospicuo carteggio volto alla definizione dei progetti preliminari e definitivi per la realizzazione del nuovo ponte sul Po;
la regione Emilia Romagna il 6 ottobre 2008 comunicava all'Anas che, non essendo stati eseguiti i lavori né mantenuti gli impegni a carico della stessa, ex articolo 7 della convenzione 3 settembre 2003, la regione non aveva potuto procedere all'assunzione dell'impegno di spesa (pur restando disponibile ad effettuare un incontro);
tutti gli enti interessati, pur avendo tempestivamente assunto i propri obblighi finanziari, come previsto dalla convenzione doc. 21 (del 3 settembre 2003), hanno dovuto lasciar decadere gli impegni per mancata esecuzione dei compiti assunti da Anas (articolo 7 della convenzione del 2003);
nel frattempo, il 30 aprile 2009, alle ore 12.30, il ponte sul Po è crollato -:
in che tempi e con quali modalità verrà riattivato il collegamento provvisorio e il ripristino del ponte storico che collega le due sponde, a tal fine anche prevedendo l'inserimento degli eventi di piena dei giorni 29 e 30 aprile 2009 e il crollo del ponte sul fiume Po, sito sulla strada statale n. 9, nel decreto sull'emergenza idrogeologica che riguarda la provincia di Piacenza, in vista della costruzione del secondo ponte sul Po, da realizzare mediante la previsione dell'opera nell'ambito della cosiddetta «legge obiettivo», così come stabilito dai molteplici impegni sottoscritti con gli enti territoriali. (3-00530)