ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00408

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 140 del 25/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: MARCHI MAINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/02/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2009
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2009
MIGLIOLI IVANO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 25/02/2009
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 17/06/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00408
presentata da
MAINO MARCHI
mercoledì 25 febbraio 2009, seduta n.140

MARCHI, MOTTA, GHIZZONI e MIGLIOLI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

i recenti rapporti sulla criminalità evidenziano una crescente diffusione delle organizzazioni mafiose di origine italiana nel centro-nord del Paese, clan criminali interessati a controllare l'economia illegale e a condizionare quella legale, ad entrare nelle dinamiche imprenditoriali locali per commettere reati e piegare le regole del mercato a proprio vantaggio;

in particolare, nel dossier su criminalità imprese della Confesercenti nazionale si scrive che: «Modena, Parma e Reggio hanno il triste primato per le proiezioni camorristiche legate al clan di Francesco Schiavone, che si sta localizzando a sostegno della penetrazione finanziaria nei mercati immobiliari e nelle imprese della regione»;

nell'ultimo rapporto semestrale della Direzione Investigativa Antimafia, per quanto riguarda l'Emilia-Romagna, si evidenziano le infiltrazioni della camorra e della 'ndrangheta; per quanto concerne la camorra si sottolineano le infiltrazioni criminali registrate ad opera di soggetti riconducibili al cartello dei «Casalesi», evidenziando che da anni si registrano significative proiezioni sul territorio emiliano, con articolazioni operative attualmente focalizzate a sostegno dell'azione di penetrazione finanziaria nei mercati immobiliari e nelle imprese della regione emiliana, che praticano estorsioni non solo nei confronti di imprenditori edili provenienti dalla Campania, ma anche di soggetti locali; rapporti estorsivi funzionali, oltre che ai fini del riciclaggio e del reinvestimento speculativo, anche ai più complessi obiettivi di infiltrazione nella realtà economico-sociale emiliana, attraverso l'imposizione di ditte sub-appaltatrici, legate ai gruppi criminali campani; rischi di infiltrazioni similari potrebbero rilevarsi anche nel settore dell'intermediazione del mercato del lavoro e del mercato immobiliare (soprattutto nel modenese e nel parmense); per quanto concerne la 'ndrangheta si evidenziano l'acclarata presenza nel reggiano, le presenze nelle province di Parma e Piacenza (territori attigui alle province della bassa Lombardia dove sono attive dirette articolazioni strutturali di alcune delle più pericolose cosche calabresi) ed in quella di Rimini; si afferma che l'esplorazione di tali realtà consente di tracciare una descrizione unitaria del fenomeno in termini di preminente attenzione dei sodalizi ad assicurarsi nel territorio emiliano un'adeguata mimetizzazione, come emerge anche dallo sviluppo investigativo su alcune operazioni finanziarie sospette;

le informazioni preoccupanti degli organismi investigativi dicono che le città emiliano-romagnole hanno una forte capacità attrattiva verso la criminalità in ragione della ricchezza che producono e della economia sana che le distingue. Gli stessi fattori di sviluppo di queste terre rischiano, quindi, di essere corrotti dall'illegalità e dalle infiltrazioni in importanti segmenti di mercato, dall'inquinamento della competizione con danni certi alle piccole imprese;

emerge, altresì che i sodalizi mafiosi trovano in Emilia forti opportunità per il riciclaggio del denaro sporco, realizzando investimenti in azioni societarie e in proprietà immobiliari. Il rapporto di Confesercenti indica che, purtroppo, nel suo sistema di «lavaggio» dei capitali, la mafia sfrutta i canali della finanza legale e realizza, purtroppo, una «collusione partecipata» con un numero crescente di imprenditori, soprattutto quelli interessati a lavorare nel Sud Italia;

la crescente crisi economica che sta investendo il Paese offre ai clan mafiosi l'opportunità di accrescere i propri guadagni proprio nei territori più dinamici, che saranno costretti a misurarsi con inedite difficoltà. La strategia di infiltrazione della 'ndrangheta e della camorra in città come Parma, Modena, Reggio espone gli imprenditori più vulnerabili all'usura o al rischio di diventare partner dei mercati illeciti;

cresce la consapevolezza dei pericoli e dei danni che le mafie possono produrre in Emilia-Romagna insieme alla voglia di reagire respingendo l'illegalità rendendo più solido il tessuto democratico delle realtà locali. Nel mese di novembre scorso, il Consiglio Comunale di Parma ha approvato all'unanimità un testo di condanna per le intimidazioni rivolte a Roberto Saviano e Don Aniello Manganiello nel quale ha espresso «il permanente e costante impegno della istituzione comunale per ostacolare, nell'area della propria attività, ogni tentativo di inquinamento del territorio» da parte delle organizzazioni di stampo camorristico-mafioso;

allo stesso modo, il Consiglio Comunale di Modena, ha tenuto il 24 ottobre 2008 un importante confronto, coinvolgendo i Comitati dei cittadini, alla presenza del Prefetto, sui temi del contrasto alla criminalità organizzata, e per la sicurezza urbana;

nel gennaio 2008 la Commissione consiliare Affari Istituzionali del Comune di Reggio Emilia ha discusso sullo studio delle dinamiche criminali a Reggio Emilia, che ha preso in esame le azioni della 'ndrangheta dalla fine degli anni novanta al 2007; lo studio è stato commissionato dalla Giunta comunale sulla base di una precedente discussione in Consiglio comunale nel novembre 2005; preoccupazioni significative sulle infiltrazioni mafiose sono state evidenziate dalla CNA locale;

l'impegno della società civile, delle organizzazioni democratiche e imprenditoriali, delle associazioni insieme a quello delle amministrazioni territoriali ha bisogno di essere sempre sostenuto e ricondotto alla più rigorosa azione dello Stato per contrastare e sconfiggere la criminalità organizzata -:
quale sia la valutazione del Ministro interrogato con riferimento alle dinamiche di crescita della presenza e del radicamento delle organizzazioni mafiose nel Nord e nel Centro Italia;
quali siano le misure anche economiche con le quali il Ministro interrogato intenda contrastare questa crescita e, soprattutto, intenda sostenere le imprese locali, piccole e grandi, impedendo che la crisi economica o i vantaggi illegali le asservano ai criminali;
quali siano le iniziative che intenda porre in essere per sostenere l'impegno istituzionale e civile delle città dell'Emilia- Romagna, unitamente alla Regione, e per aiutare le imprese, i commercianti, i cittadini a non avere paura e mantenere alta la fiducia nella legalità. (3-00408)
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

EMILIA ROMAGNA

EUROVOC :

mafia

sicurezza pubblica