ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00393

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 134 del 17/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: PIFFARI SERGIO MICHELE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 17/02/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 17/02/2009
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 17/02/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 17/02/2009
Stato iter:
18/02/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/02/2009
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 18/02/2009
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 18/02/2009
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/02/2009

SVOLTO IL 18/02/2009

CONCLUSO IL 18/02/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00393
presentata da
SERGIO MICHELE PIFFARI
martedì 17 febbraio 2009, seduta n.134

PIFFARI, CIMADORO e DONADI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
l'articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 stabilisce che: «Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti». Numerose successive convenzioni internazionali, firmate dall'Italia, hanno ribadito e rafforzato tale principio;

negli ultimi anni si sta assistendo alla crescita costante di fenomeni di chiara intolleranza religiosa, in particolare nei confronti della religione cattolica e, più in generale, delle altre confessioni cristiane. Se, infatti, l'Occidente ha oramai acquisito il principio di eguaglianza religiosa, in molti altre realtà geopolitiche il processo di secolarizzazione, alla base dell'affermazione dell'uguaglianza religiosa, non solo non si è affermato, ma in molti casi non si è neanche iniziato a sviluppare;

il rapporto annuale pubblicato dall'agenzia di stampa missionaria Fides sottolinea che nel 2008 - oltre alle decine di persone rimaste vittime di violenti disordini, come quelli in Orissa ed in altri Paesi - sono state venti le persone assassinate a dichiarato motivo del loro impegno missionario nel mondo (l'arcivescovo caldeo di Mossul in Iraq, monsignor Paulus Faraj Rahho, sedici sacerdoti, un religioso e due volontari laici). L'Asia è stato il continente con il più alto numero di tali vittime: Iraq, India, Sri Lanka, Filippine e Nepal (si confronti L'Osservatore romano del 1o gennaio 2009, pagina 6);

il Governo italiano, in data 10 novembre 2008, ha espresso parere favorevole su diverse mozioni presentate alla Camera dei deputati, in relazione ai gravi avvenimenti verificatisi nel 2008 nello Stato indiano dell'Orissa, dove è in atto una persecuzione contro i cristiani. Tutte le mozioni presentate sono state approvate e tutte chiedevano un impegno specifico del Governo italiano ad intervenire per contrastare ogni forma di persecuzione religiosa;

al momento la situazione, specie in India, non pare essere migliorata e gravi incognite e pericoli pesano su molte comunità cristiane presenti nel Paese asiatico, come denunciato dall'All Indian christian council e dall'United christian forum for human rights; pericoli dovuti, in particolare, all'annunciato imminente ritiro dei seimila agenti federali, che hanno garantito una relativa calma durante il periodo delle ultime feste natalizie;

le persecuzioni nei confronti dei cristiani in India diventano un messaggio inquietante per l'intero pianeta, come lo sono quelle di cui si parla ancora meno, in Paesi dove c'è una forte presenza di fondamentalismo islamico;

l'India non è, infatti, il solo Paese con il quale l'Italia intrattiene rapporti diplomatici e commerciali ad essere segnato da continue e sistematiche violenze anticristiane in genere e anticattoliche in particolare. Si pensi al Pakistan, dove ragazze cristiane giovanissime vengono rapite per essere costrette a sposarsi ed abbracciare la religione islamica, o all'Iraq, dove il milione di cristiani del 2003 si è ridotto alla metà, fra chi è stato ucciso e chi è stato costretto a fuggire;

atti di «cristianofobia» si sono verificati anche in Arabia Saudita, Corea del Nord, Afghanistan, Iraq, Yemen, Nigeria, Somalia, Sudan e persino in Paesi dell'America latina. Non si tratta di casi isolati, ma di atteggiamenti di discriminazione e di intolleranza, che a volte paiono giustificati, se non addirittura alimentati, dagli stessi Governi di quei Paesi;

è necessario conoscere quale siano stati gli effetti reali dell'impegno assunto, nell'aula della Camera dei deputati il 10 novembre 2008, dal Governo ad adoperarsi, direttamente e attraverso l'Unione europea, per monitorare la condizione dei cristiani nei Paesi dove rappresentano una minoranza, adottando a loro tutela le opportune iniziative di carattere politico e diplomatico, anche nell'orientamento delle valutazioni per stabilire le priorità degli interventi in materia di collaborazione allo sviluppo;

l'impegno assunto non può rimanere lettera morta -:
quali concreti provvedimenti abbia adottato fino ad ora per garantire un concreto ed adeguato contrasto delle persecuzioni religiose nei confronti delle minoranze cristiane nel mondo.(3-00393)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Carta dei diritti dell'uomo

cristianesimo

diritti umani

discriminazione religiosa

liberta' di religione

protezione delle minoranze